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INTO THE WOODS di Rob Marshall

into-the-woods1Si parlava, proprio dopo la visione di Into the Woods, insieme ad altre firme di InGenere, di quanto sia difficile mettere a punto un film che possa dirsi “brutto”, per alcune tra le più grandi major cinematografiche.

Una di queste case di produzione è, di certo, Walt Disney Pictures, che con Into the Woods, che arriva in sala a poche settimane di distanza dal quasi del tutto inattaccabile Cenerentola, riesce a spiazzare qualsiasi aspettativa.

Innanzitutto mettendo in cantiere un film che in nessun modo potreste aspettarvi dalla casa madre di Topolino, che partendo da una struttura da musical ironico, dribbla quasi subito il suo gioco sul campo del grottesco e del trash assolutamente volontario.

In secondo luogo, e questo stupisce ancora di più, Into the Woods è l’eccezione che conferma la regola, in quanto può essere definito, senza ombra di dubbio, un film brutto, che poggia su un’ironia grossolana e, dopo una prima parte per lo meno spigliata, prende ad arrancare, in salita, raggiungendo a fatica un fiabesco lieto fine.

into-the-woods4Il marmellone musicale che il regista e coreografo Rob Marshall si ritrova tra le mani è un enorme gioco narrativo che, tratta dall’omonimo musical di Stephen Sodheim, mescola intrecci narrativi e protagonisti di diverse fiabe dei fratelli Grimm, con l’intenzione di raccontarne una possibile differente evoluzione, magari coniugata in chiave moderna e macchiata di un’ironia amara.

Nei villaggi e nei boschi lambiti dalle note di Into the Woods, versioni alternative di Cappuccetto Rosso [Lila Crawford] e del lupo [Johnny Depp], di Jack [Daniel Huttlestone] coi suoi fagioli magici, di Cenerentola [Anna Kendrick], Rapunzel [MacKenzie Mauzy] e dei loro principi azzurri [Chris Pine e Billy Magnussen], si mescolano alla storia di una coppia di fornai [Emily Blunt e James Corden], infelici per il mancato arrivo di un figlio che possa trasformarli in una vera famiglia, e alla “maledizione della strega della porta accanto” che i due sposi cercheranno di rompere, aiutando la strega [Meryl Streep] a raccogliere gli oggetto magici utili al nuovo incantesimo.

INTO THE WOODSIl risultato dell’accozzaglia di storie e caratteri ha il sapore di una fiacca parodia da intrattenimento televisivo, ma risulta ancor più indigesta perché mette in campo finanziamenti ben più gonfiati e un nome, come quello di Walt Disney, che con fiabe, principesse, streghe e simili ha costruito un vero e proprio impero creativo-finanziario.

Il senso di Disney per il trash sorprende, sì, ma non lascia quel felice senso di eccitazione che un sorpresa dovrebbe nascondere sotto fiocco e carta dorata: le battute infelici in bocca a Cappuccetto o al principe stonano, e a lungo andare stancano, perché hanno il sapore stantio di un politically uncorrect finto e stiracchiato; e assistere allo sfaldarsi della magia della fiaba fra le mani di chi di fiabe ha sempre trattato, sembra qualcosa di assurdamente immotivato, proprio perché trattato in modo così leggero e insapore.

Luca Ruocco

INTO THE WOODS

1.5 Teschi

Regia: Rob Marshall

Con: Meryl Streep, Emily Blunt, James Corden, Anna Kendrick, Billy Magnussen, Johnny Depp, Lilla Crawford, Daniel Huttlestone

Uscita in sala in Italia: giovedì 2 aprile 2015

Sceneggiatura: James Lapine

Produzione: Walt Disney Pictures, Lucamar Productions, Marc Platt Productions

Distribuzione: Walt Disney Pictures Italia

Anno: 2014

Durata: 125’

InGenere Cinema

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