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I TONI DELL’AMORE – Love is Strange di Ira Sachs

tonidellamore1Il cinema a volte si pone come obiettivo quello di fotografare la realtà e di restituirla così com’è, senza particolari artefici, colpi di scena o costruzioni tipicamente cinematografiche. Se poi, il centro di tale narrazione è rintracciabile nell’amore ed in come le persone si relazionino ad esso, con differenti approcci e risultati, ebbene, l’obiettivo appare sempre più arduo da raggiungere.

Tuttavia, sempre più cineasti subiscono il desiderio di mettere la loro macchina da presa all’interno di situazioni intime, quotidiane, piccole, cercando di portare al minimo quella che potremmo definire come finzione cinematografica.

Recentemente, l’esempio più eclatante in tal senso è Boyhood di Linklater che addirittura mina i meccanismi tipici della messa in scena, concedendo al film una verità al dir poco rara.

I toni dell’amore – Love is Strange rappresenta, per molti aspetti, un ulteriore tentativo – non estremo come quello di Linklater – di proporre sul grande schermo un pezzetto di vita reale, autentica e molto attuale.

tonidellamore2Dopo 28 anni passati insieme, Ben e George, approfittando delle nuovi leggi sui matrimoni gay dello stato di New York, decidono di convolare a nozze. Tuttavia, di ritorno dalla luna di miele, a causa delle pubblicazioni di matrimonio, George – direttore di lunga data del coro di una scuola cattolica – viene licenziato in tronco.

Improvvisamente, la coppia scopre di non potersi più permettere le rate del mutuo del proprio appartamento nell’eccentrico quartiere di Chelsea, a Manhattan.

Senza più un posto dove stare, la coppia è costretta a chiedere aiuto alla comunità di amici e parenti che popolano la loro vita, dividendosi a pochi giorni dal loro matrimonio.

Il regista Ira Sachs, già apprezzato al Sundance Film Festival con Keep the linghs on, spoglia il suo film di qualsiasi artificio, accostandosi alla vicenda con minimalismo e con un rispetto formale assolutamente essenziale.

tonidellamore3I personaggi sono l’unico interesse per Sachs ed affida a loro ogni tipo di tensione narrativa o drammatica. A consentirgli tale approccio, un gruppo di attori davvero eccellenti: su tutti, Alfred Molina e John Lithgow, certamente non nuovi ad interpretazioni degne di nota, ma questa volta si fanno apprezzare per l’interessante lavoro svolto nel costruire le dinamiche di una coppia gay anziana, innamorata e dignitosissima, anche quando è costretta a chiedere aiuto ed ad accettare sistemazioni non adatte a persone della loro età.

Sullo sfondo una New York splendida, ovvero quella di quartieri come il Greenwich o Chelsea, vero punto di riferimento per la comunità artistica della Grande Mela. Questo contesto appare particolarmente riuscito poiché palesa una realtà attuale in continua evoluzione, così come queste zone di Manhattan, che da qualche anno a questa parte stanno cambiando pelle, accogliendo sempre più coloro i quali rappresentano la modernità e che si allontanano da molte convenzioni culturali o sociali. L’unico limite di questo progetto è nella scrittura, o meglio, in come lo script porta lo spettatore verso il dramma e verso l’emozione.

tonidellamore4Spesso il minimalismo così integralista, conduce ad una freddezza del racconto che in questo caso male si concilia con l’atmosfera di calda umanità che si avverte per tutta la durata del film. Ogni personaggio – compresa la città New York – restituiscono sentimenti vivi e carichi di sincera umanità che contrasta negativamente con questa passività di emozione che il registro stilistico pretende.

I toni dell’amore – Love is Strange uscirà nelle nostre sale il 20 novembre distribuito da Koch Media.

Paolo Gaudio

I TONI DELL’AMORE – Love is Strange

2.5 Teschi

Regia: Ira Sachs

Con: Jonh Lithgow, Alfred Molina, Marisa Tomei, Charlie Tahan, Cheyenne Jackson, Manny Perez, Darren Burrows

Sceneggiatura: Ira Sachs, Mauricio Zacharias

Uscita in sala in Italia: giovedì 20 novembre 2014

Produzione: Lars Knudsen, Jay Van Hoy

Distribuzione: Koch Media

Anno: 2014

Durata: 100 minuti

InGenere Cinema

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