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Horror SINISTER FILM Settembre 2014

trilogiadelterroreSinister Film, in collaborazione con CG Home Video che la distribuisce, presenta questo mese altre tre chicche di notevole entità, che colmano ulteriori buchi nel panorama home video nostrano: il famigerato tv-movie Trilogia del terrore di Dan Curtis, Sette note in nero, considerato uno dei migliori thriller italiani mai realizzati e nel contempo una delle punte più alte del regista Lucio Fulci, e il perduto L’ombra del gatto, thriller della Hammer del 1961 con una trama che ricalca il più celebre Il bacio della pantera.

Vero e proprio cult degli anni Settanta, Trilogia del terrore è un tv-movie realizzato nel 1975 dallo specialista Dan Curtis per la Abc: inizialmente il film doveva essere il pilot di una serie horror, ma poi non se ne fece nulla. Considerato da Retro Crush uno dei cento migliori film horror mai realizzati, Trilogia del terrore acquisì fama anche da noi durante i suoi passaggi televisivi dapprima sulla allora Rete Due [nel 1978] e poi sulle reti Fininvest nei primi anni Ottanta.

Dopo anni di oblio finalmente colma la lacuna per il mercato nostrano la Sinister Film, che si riconferma probabilmente il più attento e meritevole editore nel settore del cinema di Genere del nostro panorama home video, e lo fa con una buona edizione dal lato tecnico anche se scevra di contenuti extra, fatta eccezione per una galleria fotografica, ma probabilmente non era semplice reperire materiale bonus su un tv movie degli anni Settanta.

Il film si articola in tre episodi tutti al femminile, scritti da William F. Nolan e Richard Matheson e interpretati dalla bravissima Karen Black, la cui performance vanta ben quattro ruoli differenti all’interno delle tre storie. Piccolo aneddoto sulla statua-feticcio del terzo episodio, la quale apparteneva a Dan Curtis che la riutilizzò per il seguito del film, realizzato nel 1996.

settenoteinneroSette note in nero può essere considerato, insieme a Profondo rosso [1975] di Dario Argento e La casa dalle finestre che ridono [1976] di Pupi Avati, uno dei migliori risultati ottenuti dai nostri autori all’interno del Genere thrilling. Appartenente al poco sfruttato – ma interessantissimo – sottofilone del giallo parapsicologico, il film sfrutta sapientemente una serie di cliché del Genere unitamente a citazioni dalla letteratura gialla e fantastica, Sette note in nero [titolo geniale, come il motivetto che ne accompagna la colonna sonora] fa parte della cinematografia fulciana – anno di realizzazione 1977 – prima del grande esodo nell’horror più sanguinario, e vanta un’altissima performance sia artistica che tecnica che lo ha reso un piccolo classico, riscoperto purtroppo tardivamente, come gran parte dei titoli del nostro cinema di Genere.

Tratto dal romanzo di Vieri Razzini Terapia mortale e sceneggiato dal regista insieme a Gianviti e Sacchetti, il film racconta la storia di Virginia, moglie veggente di un nobile toscano, che grazie a una serie di visioni rivelatrici porta alla luce un’allucinante scoperta: un cadavere murato in una nicchia del casale di famiglia. Dopo l’arresto del marito, la donna ci vuole vedere chiaro, e attraverso una serie di agghiaccianti scoperte e misteriosi incontri, arriverà all’inquietante soluzione finale. Cast di alto livello, nel quale spiccano sicuramente la O’Neill e Garko – ma anche Porel e Ferzetti hanno un notevole spessore nel contesto narrativo, e locations suggestive [il film è stato girato in Toscana eccetto l’incipit iniziale ambientato nel Kent] fanno di Sette note in nero un thriller ad alta tensione, grazie anche a una regia che sa il fatto suo unita ad una sceneggiatura complessa ma abilmente strutturata.

Il DVD Sinister offre una buona qualità visiva, equivalente a quella della bella edizione d’oltralpe già disponibile da qualche anno, oltre a un’interessante featurette intitolata 4 voci in nero con le voci di Lucio Fulci, Dardano SacchettiMassimo LentiniBruno Micheli [montatore].

ombra del gattoRipescaggio assolutamente doveroso di una chicca divenuta pressoché invisibile negli anni, L’ombra del gatto è una produzione della mitica Hammer realizzata nel 1961 dal regista John Gilling, autore in seguito – sempre per la casa inglese – dei bellissimi La lunga notte dell’orrore [1966] e Il sudario della mummia [1967], e vanta anche nel cast presenze ricorrenti in Hammer come Barbara Shelley e Andre Morell.

Sulla scia de Il bacio della pantera [1942] di Tourneur, Gilling imbastisce una storia sulla vendetta di un gatto ai danni dei responsabili del decesso della sua amata padroncina per questioni ereditarie. Il punto forte del film è sicuramente l’ambientazione e l’atmosfera che lo pervade: in un contrastato e bellissimo bianco e nero, il regista orchestra una sinfonia di suspense fatta di ombre e misteri che sfocia in un rocambolesco finale: i richiami al più noto film di Tourneur sono evidenti, ma L’ombra del gatto riesce a brillare di luce propria per il buon livello degli interpreti e della principale location dove la storia è ambientata, un tetro castello immerso nel verde della provincia inglese. Anche qui unico extra disponibile è una galleria fotografica, ma il pezzo forte del dischetto è certamente il film stesso. Imperdibile.

Luca Servini

Voto Film:

5 Teschi

Voto DVD:

4disc copy

Distribuzione: CG Home Video – Sinister Film [www.cghv.it]

InGenere Cinema

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