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LO HOBBIT: LA DESOLAZIONE DI SMAUG di Peter Jackson

desolazionedismaug1Continua il viaggio per la riconquista del regno di Erebor. La compagnia formata da Bilbo, l’aspirante re Thorin Scudodiquercia, e il coraggioso gruppo di nani dovranno, finalmente, tentare di snidare Smaug, il drago parlante, dal regno di roccia appartenuto alla stirpe nanica, per riappropriarsi della fortezza e dello smisurato tesoro contenuto al suo interno.

Ma come la trilogia de Il Signore degli anelli e il primo di quella de Lo Hobbit [Un viaggio inaspettato] hanno saputo insegnarci, le lunghe camminate all’interno della Terra di Mezzo non sono mai solo e soltanto delle escursioni.

Ne Lo Hobbit:  La desolazione di Smaug l’enorme drago usurpatore non è che la ciliegina sulla torta di un capitolo assai ricco di battaglie, fughe e pericolosi incontri: dall’esercito di orchi che, come sempre, tentano di ostacolare l’impresa dei buoni, ma anche dall’inserimento di personaggi assai caratterizzati come Beorn “il cambia pelle”, un enorme omone dal viso peloso che può mutare il suo corpo in quello di un orso dalle dimensioni abnormi, o di creature che in sé incarnano paure ataviche e primordiali, come gli enormi ragni che infestano le foreste del Bosco Atro.

desolazionedismaug2Ma non basta, perché all’interno delle 2 ore e 40 de La desolazione di Smaug, la Compagnia dovrà vedersela anche con la sfiducia del popolo elfico  e con il farsi sempre più concreto del nemico più pericoloso di tutti, Sauron, collegato all’anello che Bilbo continua ad utilizzare per sfuggire a situazioni particolarmente pericolose. A subodorare qualcosa, come sempre, il buon vecchio Gandalf, che vivrà, all’interno del capitolo, un’avventura solitaria ma altrettanto pericolosa.

Peter Jackson è ormai felicemente ingabbiato all’interno di un progetto mastodontico che, se da una parte ha innalzato la sua personalità filmica ad uno status hollywoodiano, dall’altra ha via via privato il suo mestiere di un carattere vero e proprio, per sviare su un preciso modus operandi, un marchio di fabbrica da ripresentare di volta in volta, riconoscibile allo spettatore.

desolazionedismaug3Nulla da eccepire contro la messa in scena e l’orchestrazione registica, sempre capace di affabulare a pieno lo spettatore,  o sull’utilizzo degli effetti; ma quel che è certo è che l’eccessiva dilatazione del libro da cui la nuova trilogia è tratta si fa sentire molto più che ne Il Signore degli anelli, che pure soffriva di qualche momento di stasi.

La desolazione di Smaug offre allo spettatore un corpus filmico più forte e omogeneo, rispetto a Un viaggio inaspettato, e questo segna già un punto a favore rispetto al capitolo precedente. Ma è innegabile che il tutto abbiamo il sapore di un ripasso, meraviglioso, ma pur sempre ripasso, della trilogia precedente, con una geometrica proporzionalità tra capitolo iniziale e capitolo iniziale e ora tra seconda e seconda parte.

desolazionedismaug4Anche stavolta l’utilizzo del  3D è magistrale, ma il lavoro viene danneggiato dall’effetto che l’aver girato tutto in 48 fotogrammi per secondo restituisce al movimento [velocizzato] e alla fotografia delle immagini, che per quanto vorrebbe accrescere il senso di realismo, finisce per impastare il tutto in un’apparenza para-televisiva.

Anche stavolta, però, più di una sequenza da ricordare e da godersi fino in fondo: la prima e l’ultima le abbiamo già accennate, e vedono la Compagnia impelagata, prima, all’interno del bosco invaso dai mostri a otto zampe, in una sequenza davvero aracnofobica, e poi nella tana del drago [doppiato nella versione italiana da Luca Ward], in una location che riporta al cuore immagini d’infanzia del deposito di Paperon De Paperoni! Aggiungiamo a queste la fuga dal regno degli elfi attraverso le correnti del fiume che ne costeggia le terre, all’interno di alcune botti, bersagliate dalle frecce dei feroci orchi!

Luca Ruocco

LO HOBBIT: LA DESOLAZIONE DI SMAUG

3 Teschi

Regia: Peter Jackson

Con: Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Evangeline Lilly, Orlando Bloom

Uscita in sala in Italia: giovedì 12 dicembre 2013

Sceneggiatura:  Fran Walsh, Philippa Boyens, Peter Jackson, Guillermo Del Toro

Produzione: New Line Cinema, Metro-Goldwyn-Mayer, Wingnuts Film

Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Italia

Anno: 2013

Durata: 161’

InGenere Cinema

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