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BORDELLA di Pupi Avati

Locandina numero 1Minerva Pictures distribuisce in home video un film, restaurato, che tante polemiche e discussioni ha suscitato negli anni ’70: Bordella di Pupi Avati.

Era il 1974 quando Pupi e Antonio Avati, con Maurizio Costanzo e Gianni Cavina si riunivano per cominciare a scrivere la sceneggiatura di Bordella, che seguiva a La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone, con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio.

I quattro non potevano immaginare che proprio quel film avrebbe portato loro non poche grane, dovute all’intervento censorio che vietò l’uscita del film, sequestrandolo, e denunciando la crew e gli attori, per motivi legati alle tematiche e alla satira politica e religiosa presente nel film, considerato oltraggioso e osceno. Chiamati in tribunale, i fratelli Avati e gli altri membri del film, con un processo svolto a Latina, ne uscirono perdenti.

Eppure Bordella era nato sotto una buona stella, come raccontano Pupi e Antonio nelle due interviste presenti nella sezione extra dell’home video: grande feeling con Costanzo e Cavina; il sostegno di una produzione notevole come l’Euro International Film; una particolare vitalità di cui godeva il cinema italiano di quegli anni…

Taryn_Power BordellaEddie Mardace [Al Lettieri, morto pochi mesi dopo aver girato il film in circostanze sospette, e al quale il film è dedicato] è un uomo intraprendente, di origini sicule. É stato chiamato da Mr. Chips [Vincent Gardenia], presidente di American Love Company, una importante multinazionale americana del sesso, e, dopo aver attraversato New York e aver visto la 42esima strada, piena di sexy shop e bordelli, giunge allegramente a destinazione.

Gli viene proposto di gestire una casa d’appuntamento per clienti donne a Milano. Eddie accetta di buon grado l’affare e, una volta tornato a Milano, si impegna a cercare i suoi uomini, che dovranno soddisfare i piaceri sessuali delle donne più esigenti.

La squadre, in men che non si dica, è pronta, e al suo interno vi entrano a far parte personaggi come Francesco Brandani [Vladek Sheeybal], maggiordomo che pratica il travestitismo; il muscoloso Sinbad [Luigi Montefiori, con lo pseudonimo di George Eastman], corteggiato da tutte le donne; il barman [Salvatore Billa]; l’irrequieto Adone [Gianni Cavina], ex campione di boxe; il giovane conte Ugolino [Christian De Sica], aristocratico in bancarotta, figlio di un ammiraglio ora defunto, la cui morte ha profondamente turbato la moglie, portandola ad indossare ogni giorno la divisa del marito; Ivano Zuccoli [Gigi Proietti], uscito di prigione dove era entrato per un’accusa di molestie sessuali,  e ora in cerca di riscatto.

Foto 3Il bordello in poco tempo raggiunge un numero impressionante di clienti in cerca di emancipazione, riscatto e vendetta nei confronti del genere maschile, che le vuole dominare. La chiesa grida allo scandalo, e le stesse forza dell’ordine sono indignate da cotanto libertinaggio, così da inviare delle spie nella struttura, come il capitano dei vigili del fuoco Ercole Bartoletti.  Ma se gli affari vanno a gonfie vele,  allora perché non premiare i suoi rappresentanti, facendo giungere dall’America Mr. Chips e il suo fido collaboratore senza nome, e permettere la moltiplicazione dei bordelli?

Bordella è una commedia che possiamo definire sicuramente folle e spensierata, vestita però da uno humour spicciolo e poco divertente, ma sicuramente originale nel soggetto e nella sceneggiatura. Lo stesso Antonio lamenta nella sua intervista proprio la mancata comprensione della comicità da parte di pubblico e critica.

Bordella foto 1Ci stupisce che Bordella, pur considerando i quaranta anni circa che ci separano dalla sua uscita, possa aver così tanto turbato gli organi censori e lo stesso sentire comune, non essendo minimamente scabroso, come neppure offensivo o volgare. Certo è evidente il tono graffiante e sarcastico, molto ironico contro la religione cattolica, contraria ad ogni tipo di clemenza nei confronti della prostituzione, o comunque della libertà sessuale, pronta anche a sacrificare vite umane, come nel caso dell’angelica Judie [Taryn Power], fedele pronta a convertire Mordace, in alcune delle poche scene divertenti del film; sulla emancipazione femminile; e soprattutto sulla politica italiana e americana, quest’ultima promotrice di un sogno dal quale ricavare molti utili: permettere l’edificazione di numerosi bordelli da Nord a sud dell’Italia per spacciare felicità.

Simpatiche sono le coreografie dei protagonisti del bordello, messi alla prova di canto e ballo. Nel cast un giovanissimo Christian De Sica e Gigi Proietti, che sempre nel ’76 usciva al cinema con il celebre Febbre da cavallo di Steno.

Gilda Signoretti

BORDELLA

Voto film 

2.5 Teschi

Voto DVD

3.5disc copy.

Regia: Pupi Avati

Con: Al Lettieri, Vincent Gardenia, Vladek Sheeybal, Christian De Sica, Luigi Montefiori, Taryn Power, Gianni Cavina

Durata: 93′

Formato: PAL 16:9

Audio: Italiano Dolby Digital 2.0

Distribuzione: Minerva Pictures [www.minervapictures.com]

Extra: Intervista a Pupi Avati; Intervista ad Antonio Avati; Credits

 

InGenere Cinema

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