Christian Morgenstern è un autore tedesco nato nel 1871, sconosciuto ai più in Italia, dove è possibile trovare pochissime edizioni dei suoi scritti. Un autore che, durante una scampagnata con alcuni suoi amici si ritrova in mezzo ai resti di un antico patibolo, un posto che subito marchia a fuoco la sua immaginazione portandolo a fondare, assieme ai suoi compagni, la “Confraternita della Forca” e ad iniziare a comporre proprio per i suoi confratelli una serie di componimenti in versi che descrivessero personaggi e situazioni grotteschi e paradossali, tutti legati al capestro e ai nodi scorsoi.
Un umorismo mortifero e apparentemente innocente, ma che nasconde tanto altro sotto allo strato di puerilità e di nonsense.
E se uno tra i più gotici e mortiferi autori del nostro cinema [e non solo] si imbatte magicamente in una vecchia edizione dei Galgenlieder [Canti della forca] di Morgenstern all’interno di una piccola libreria di volumi usati, c’è poco da chiamare in campo il caso!
É quello che successe, anni fa, a Stefano Bessoni, autore di cui più volte vi abbiamo palato all’interno del nostro portale: e fu un incontro, quello, decisivo per il regista-illustratore, che da allora tenta più volte di mettere in piedi un progetto organico derivato proprio da Canti della forca.
Tanti disegni, un cortometraggio, poi un lungo che ne fa respirare l’aria pur parlando d’altro, il pluripremiato Krokodyle, ma bisogna aspettare il 2013 perché il progetto più completo riguardo Canti della forca prenda corpo.
Grazie alla fruttuosa collaborazione di Bessoni con Logos Edizioni, da qualche giorno è arrivato nelle librerie di tutta Italia [ed è già pronta un’edizione in lingua inglese, per la distribuzione all’estero], Canti della forca, un volume in cui i disegni dell’autore romano, con i suoi personaggi scheletrici e macabri, si mescolano agli scritti in versi di Morgenstern, che Bessoni stesso adatta dal tedesco, con un lavoro molto rispettoso, e quelli in prosa, creati dal regista per dare ai componimenti dissociati dello scrittore tedesco una cornice unica dentro cui muoversi.
Ne viene fuori una sorta di Antologia di Spoon River fatta di impiccati, suicidi e personaggi affini, che Bessoni racconta attraverso parole e disegni e, ancora non soddisfatto, in immagini in movimento!
All’interno del volume distribuito da Logos, infatti, è racchiuso un DVD contenente il cortometraggio Canti della forca, un misto di live action [affidata all’ormai alter-ego filmico di Stefano Bessoni, il giovane interprete Lorenzo Pedrotti] e animazione in stop motion [ad opera di Claudia Brugnaletti] dei burattini creati, a partire dai disegni dell’autore, dallo staff del Leonardo Cruciano Workshop.
Il cortometraggio, co-prodotto insieme a Interzone Visions e Revok Film, è una sorta di strano spi-off di Krokodyle, un breve film derivativo in cui Pedrotti reinterpreta Bessoni, e si lascia attorniare dal suo mondo macabro e bizzarro, popolato di creature allo stesso tempo funeree e infantili.
Ottimo dal punto di vista della messa in scena dell’animazione e della realizzazione di scene e personaggi da animare, Canti della forca non punta a raccontare una storia forte ma, proprio come gli scritti da cui prende corpo, presenta al pubblico i tanti personaggi che ruotano attorno alla confraternita di deceduti.
É fresca la notizia che il progetto Canti della forca ha ricevuto il riconoscimento d’Interesse Culturale Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali, e questo, si spera, possa smuovere in qualche modo anche il più impegnativo lungometraggio che Bessoni vorrebbe trarre proprio dagli scritti di Morgenstern.
Luca Ruocco
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CANTI DELLA FORCA
Autore: Stefano Bessoni
Editore: Logos Edizioni [www.logosedizioni.it]
Pagine: 70
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: 20,00 euro