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EXTREME JUKEBOX di Alberto Bogo

extremejukebox1Una piccola cittadina italiana, centro di raccolta del gruppo più variegato di rockers ancora decisi ad arrancare sulla terra, almeno sino al compimento del trentesimo anno di età, diventa luogo del delitto scelto da un’oscura presenza per portare a termine una serie di delitti che sembrano essere collegati al ritrovamento di un disco, forse maledetto, che oltre ad ossessionare il suo scopritore,

Jessie Cake, cantante metal in ascesa, sembra essere un affidabile richiamo per un killer spietato che, di volta in volta, lega i suoi omicidi al mondo della musica [scegliendo le sue vittime tra i rockers e i loro fan, o utilizzando strumenti musicale debitamente “modificati” per l’occasione].

Alberto Bogo è un folle nerd che, ai fornelli della cucina indie di Genere, prepara un’assurda, divertente e ritmata amalgama che fa il verso ad una commistione filmica tipica degli anni ’80, dove horror, commedia e film musicale fanno da padroni in un puzzle grottesco e colorato, in cui trova spazio anche un nome noto come Pino Scotto, nel ruolo di don Zappa, rocker e vj sui generis, per la prima volta in un ruolo fiction.

extremejukebox6Galoppa sull’umorismo sfrenato, divertendo spettatori, cast e crew, e divertendosi nella libertà che l’habitat low budget [più che degnamente domato] gli concede, Bogo, che raccoglie all’interno del suo Extreme Jukebox un insieme di giovani forze attoriali, dall’ormai inossidabile duo formato da Guglielmo Favilla e Alex Lucchesi [Eatears], nel ruolo di Reginald e Mark, truci intenditori di dischi metal e rock asserragliati tra gli scaffali di un negozio di dischi cult, ad Alessio Cherubini [nel ruolo di Jessie Cake], Maurizio Lastrico [che, proveniente dal palco di Zelig, interpreta David Cristal, cantante scomparso in odore di trasfigurazione animica], a Irene Villa, Elisabetta Loi, Barbara Alesse, tre nomi a rappresentare l’importante quota “rosa” del film.

extremejukebox3Idealmente sospeso tra il Morte a 33 giri di Charles Martin Smith e il Le streghe di Salem di Rob Zombie, anche i fatti di sangue narrati in Extreme Jukebox ruotano attorno ad disco che si fa oggetto iconico, pezzo unico e raro, ancor più perché contente, oltre al pezzo inedito di tal artista rock, una maledizione omicida, in questo caso, una sorta esca capace di far materializzare nei pressi dell’oggetto mistico l’apparentemente impacciato Naugthy Rocky Boy, assassino seriale che, indossando una parrucca dai lunghi e appariscenti capelli rossi ed una maschera trasfigurata in una indecente boccaccia, fa a pezzi le sue vittime più o meno famose, a colpi di microfoni arpionati o chitarre-ascia.

extremejukebox7Al binomio rock/morte, che Extreme Jukebox eredita [come prima di lui proprio film come Morte a 33 giri avevano fatto] proprio dal movimento musicale dell’heavy metal, che Bogo vuol ironicamente fotografare [monumentale il momento del funeral party in piscina], vengono accostati rinvii al genere thriller, a cui l’inserimento di un’indagine sulle gesta di un killer seriale rimanda direttamente [dalla scena in doccia che fa da incipit al film, all’ingresso del personaggio di un investigatore].

extremejukebox2Ma non c’è ricerca di una finta serietà: il killer di Extreme Jukebox si duplica, si triplica, rimbalza di parrucca in parrucca, di maschera in maschera, continuando a segnare sulla lavagna di Alerto Bogo le vittime di un assurdo bodycount messo in atto nei vari capitoli di cui il film è costituito.

Slasher, risate e rock’n roll! Non manca nulla.

Luca Ruocco

EXTREME JUKEBOX

3 Teschi

Regia: Alberto Bogo

Con: Alex Lucchesi, Guglielmo Favilla, Pino Scotto, Maurizio Lastrico, Alessio Cherubini

Sceneggiatura: Alberto Bogo, Andrea Lionetti

Produzione: Duble Production

Distribuzione: /

Anno: 2013

Durata: 81’

Trailer:

InGenere Cinema

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