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COME UN TUONO di Derek Cianfrance

comeuntuono1“Se corri come un fulmine, ti schianti come un tuono”, una frase lapidaria, epigrafica, che avrebbe dovuto suonare come un avvertimento per Luke il Bello [Ryan Gosling, che con Cianfrance aveva già lavorato sul set di Blue valentine], ma che invece scivola addosso alla corazza fatta di muscoli e tatuaggi che protegge l’anima triste, fanciullesca, del biondo motociclista.

Dal baraccone di una fiera, dove si esibisce come attrazione su due ruote, rollando pericolosamente all’interno di una grossa palla/gabbia di metallo, insieme ad altri due stunt, Luke decide di insediarsi nella cittadina di Schenectady, che in lingua mohawk significa letteralmente “posto al di là delle pianure di pini” [da cui il molto più suggestivo titolo originale The Place Beyond the Pines], dopo aver accidentalmente scoperto di aver avuto un figlio, Jason, da una sua vecchia fiamma, Romina [Eva Mendes].

La donna ha nel frattempo provato a ricostruirsi una vita: da ragazza madre continua a mantenere il suo lavoro di cameriera in un fast food e, insieme alla madre, ha trovato ospitalità nella casa dell’uomo che da un po’ di tempo frequenta.

comeuntuono3Illudendosi di poter ricoprire, improvvisamente, un ruolo che mai avrebbe cercato, Luke prova ostinatamente a riconquistare Romina e il suo piccolo, ma per ovviare ai problemi di danaro suoi e della donna, decide di correre sulla sua moto lungo una pericolosa scorciatoia. Luke diventa un rapinatore di banche, assistito da un compare che inizialmente gli aveva offerto lavoro presso la sua officina, e non s’accorge in tempo che la strada intrapresa lo porterà sempre più distante dalla vita che aveva scelto di conquistarsi, e sempre più a quella di una giovane recluta di polizia, Avery Cross [Bradley Cooper], colui che costringerà lo spettatore a prendere un’improvvisa biforcazione drammaturgica.

In Come un tuono, improvviso e inatteso, come nella previsione iniziale, il cambio di pilota della storia abbandona i fasti circensi del bambino troppo [mal] cresciuto, per infangarsi all’interno di una malsana stazione di polizia. Stessa città, stessi comprimari, ma un punto di vista decisamente differente.

Ryan Gosling, Eva MendesUna sceneggiatura risoluta e davvero ben strutturata, quella firmata dal regista Derek Cianfrance con Ben Coccio e Darius Marder, una storia che ha come centro quello di inquadrare dei soggetti difficili calati all’interno di nuclei familiari ancor più difficili, e dissimili tra loro, ma che nel farlo riesce organicamente ad accompagnare lo spettatore attraverso vari livelli di dramma, sprazzi d’azione, e addirittura tre storie differenti, ramificando ancora lo schema attanziale alla generazione successiva, abbandonando le fila di un discorso iniziato da un rapinatore a un poliziotto ai loro figli, Jason [Dane Dehaan] e AJ [Emory Cohen], casualmente capitati allo stesso tavolo nella mensa della scuola.

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Una casualità che sembra poco intelligente, banale, scritta fra queste righe, ma che fila liscia, corporea, all’interno della solida drammaturgia, fra le immagini di Come un tuono.

Un’ottima regia, che triplica l’effetto dello script, supportata da attori d’alto livello, Gosling e Mendes sopra tutti.

Avviluppante, d’effetto, suggestivo. Puzza già di capolavoro.

Luca Ruocco

COME UN TUONO

4 Teschi

Regia: Derek Cianfrance

Con: Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes, Dane Dehaan, Emory Cohen

Uscita in sala in Italia: giovedì 4 aprile 2013

Sceneggiatura: Ben Coccio, Darius Marder, Derek Cianfrance

Produzione: Focus Features, Sidney Kimmel Entertainment, Electric City Entertainment

Distribuzione: Lucky Red

Anno: 2013

Durata: 140’

InGenere Cinema

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