Segnata dalle critiche feroci che bocciarono Boxing Helena [1993], Jennifer Lynch nel 2008 diresse un thriller-noir che potesse sfatare l’ombra buia che aveva avvolto la sua opera precedente. Stiamo parlando di Surveillance, che fu presentato, fuori concorso, al Festival di Cannes, e che valse alla regista il premio come miglior film al 41° Festival di Sitges, con grande sorpresa.
Non vogliamo entrare nelle tediose e a volte superflue considerazioni sull’influenza del padre della regista, David Lynch, in questo film, e nei successivi, ma analizzare quest’opera senza pregiudizi, che troppo hanno avuto peso nelle considerazioni di molti critici.
Surveillance è un film ben studiato, sia a livello narrativo che visivo. La sceneggiatura, scritta dalla stessa regista con Kent Harper, che nel film interpreta il ruolo dell’ufficiale Bennet, è molto controllata, nel senso che, trattandosi comunque di un thriller, i due sceneggiatori stanno bene attenti a non anticipare niente, ma a lasciare comunque molti dubbi nello spettatore nei confronti degli sguardi ammiccanti della coppia di agenti FBI chiamati a fare luce su una serie delitti avvenuti a Santa Fe, nel New Messico.
Visivamente Surveillance è potente, e questo sia per un’ottima fotografia, che si dipana, tra paesaggi selvaggi [che, per certi versi, ricordano Le paludi della morte di Ami Canaan Mann] e interni semibui.
Lungo una strada solitaria di Santa Fe, tre macchine stanno viaggiando, ognuna per conto proprio. Su una ci sono due poliziotti [Gill Gayle e Kent Harper], che, una volta parcheggiata l’auto a bordo della strada, si preparano a vendicarsi, con violenza e tanta cattiveria, dei passeggeri a bordo delle auto che sfrecciano sulla strada. Loro bersaglio saranno una coppia di cocainomani, Bobbi [Pell James] e Johnny [Mac Miller], e una famiglia di quattro persone, a bordo della quale c’è Stephanie, una bambina di otto anni. Nessuno di loro, eccetto la piccola Stephanie [Ryan Simpkins], che lungo il tragitto aveva visto qualcosa di sospetto, può immaginare che, di lì a breve, la loro vita o verrà spezzata per sempre, da un trama. Gli unici sopravissuti alla strage sono il poliziotto Bennet, Bobbi e Stephanie. Ciascuno di loro è scioccato, e il loro turbamento renderà difficili le indagini, proprio perché i tre faticano a rimettere insieme i tasselli che possano fare ordine nella vicenda.
Survellaince, recitato degnamente,è un film che lascia con il fiato sospeso perché non permette allo spettatore di giungere alla soluzione del caso con facilità. Tutt’altro. I dialoghi tra gli agenti e i tre interrogati sono serrati, ed enigmatici sono i pensieri dei due agenti FBI, così come i loro sguardi di intesa, che fanno paura anche a Stephanie, ignara del brutale assassinio, con cui comincia il film, di una coppia all’interno della propria casa, nella quale entrano con cautela, con torce elettriche a spiarne i corpi martoriati, i due agenti.
La violenza riempie il film, così come, nella seconda parte, il sesso. Surveillance è distribuito in DVD da Sony Pictures, che arricchisce il discocon tre sezioni curiose, che contengono il finale alternativo del film, le dichiarazioni di Jennifer Lynch e due scene eliminate.
Gilda Signoretti
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SURVEILLANCE
Regia: Jennifer Lynch
Con: Bill Pullman, Julia Ormond, Ryan Simpkins, Pell James, Gill Gayle, Kent Harper
Durata: 93’
Formato: 2.35:1 Anamorfico 16:9
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1; Inglese Dolby Digital 5.1
Distribuzione: Sony Pictures Home Video [www.he.sonypictures.it]
Extra: Senza sorveglianza; Finale alternativo; Scene eliminate