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IL FIGLIO DI BABBO NATALE di Sarah Smith

Era il 23 dicembre 2011 quando Il figlio di Babbo Natale, diretto da Sarah Smith, che lo ha scritto con Peter Baynham, di cui vi abbiamo parlato qui, usciva nelle sale italiane.

Prodotto dalla Aardam, casa di animazione britannica, celebre per la notevole bravura nell’uso della tecnica dello stop motion, utilizzato ad esempio in Galline in fuga [2000] e Pirati! Briganti da strapazzo [2012], Il figlio di Babbo Natale è un film di animazione brioso, acuto e intelligente. Ad un anno di distanza dalla sua uscita nelle sale italiane, il film è ora disponibile in DVD e Blu-Ray, su distribuzione targata Sony Pictures.

Ideale per fare un perfetto regalo di Natale, il film unisce tradizione e modernità, ed è proprio questo binomio la scintilla che dà vita al film, che schiera Nonno Natale e Arthur da un lato, e Babbo Natale e Steve dall’altro.

Il film comincia con la velocissima e radio-comandata azione di mille elfi che si lanciano dall’astronave gigante di Babbo Natale, calandosi con delle funi per poi atterrare su in America. A gestire tutta l’organizzazione della consegna dei regali a tutti i bambini del mondo, è Steve, il figlio maggiore di Babbo Natale. Steve è in gamba, e sa amministrare bene tutta la squadra di elfi, ma manca  di sensibilità. Mentre Arthur, suo fratello, che si occupa della corrispondenza tra Babbo Natale e i bambini, si emoziona ogni qualvolta legge una lettera recapitatagli, e si commuove nel vedere la gioia di un bambino nel ricevere il suo regalo, Steve considera il suo lavoro in maniera macchinosa..

Un giorno, però, la quasi perfetta organizzazione della squadra degli elfi, fa un errore, dimenticando di far recapitare il regalo di Babbo Natale a Gwen, che aveva richiesto una bicicletta. Steve, e lo stesso Babbo Natale, non sono poi tanto scossi dalla notizia, mentre Arthur si, e molto, tanto da arrivare a vincere le proprie paura per organizzare una missione, nella quale prenderà parte l’elettrico Nonno Natale [insofferente a causa del suo status di pensionato] per consegnare il regalo a Gwen. È questa l’occasione per spolverare e rimettere in uso la vecchia slitta, che tutti considerano sorpassata.

Il figlio di Babbo Natale è scritto e diretto con molta agilità, risultando fresco e assolutamente originale. Non vi è un solo protagonista, perché qui a reggere la scena sono in molti, da Babbo Natale, che vorrebbe andare in pensione, a sua moglie Margaret [che ricorda Margaret Tatcher], a Steve, ad Arthur, alle sue stesse pantofole animate, unica ancora di salvezza contro le belve dell’Africa, e non solo. Il figlio di Babbo Natale si copre di sarcasmo, e l’umorismo si fa sempre crescente. Come non cedere, ad esempio, di fronte alla richiesta che Nonno Natale fa ad Arthur, con cui si è perso nel mondo, di finirlo con una pietra?

L’edizione DVD e Blu-Ray si completa di contenuti speciali.

Questi, numerosi, sono però un po’ tediosi, perché inframmezzati da brevissimi interventi di gran parte del cast tecnico con diversi spezzoni del film che rompono il filo. Molto più interessante è invece la sezione Gli stadi dell’animazione, in cui, suddivise per capitoli, si descrivono, tra le tante cose, le modalità di realizzazione della tecnica dello stop motion, della costruzione degli ambienti, dell’arredamento, della fisicità dei personaggi, che appaiono asimmetrici e volutamente imperfetti, come gli elfi, ad esempio, con il naso appuntito e le orecchie a sventola, come Steve, che ha degli addominali ben scolpiti, che creano sproporzione con la testa e la parte inferiore del corpo, o come lo stesso Arthur, che ha un naso grande e che porta sempre i capelli alzati, la cui magrezza è nascosta da abiti ampi e super colorati.

Gilda Signoretti

 

Regia: Sarah Smith

Durata: 97’

Formato: 1.85: 1  – 1920 x 1080P

Audio: Italiano, Inglese, Giapponese, Portoghese 5.1 DTS-HD MA

Distribuzione: Sony Pictures [www.he.sonypictures.it]

Extra: L’albero genealogico; I soldati di Babbo Natale; Alla scoperta del film; Dietro le quinte; Video musicale; Gli stadi dell’animazione; Video del reclutamento degli elfi

InGenere Cinema

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