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DI NUOVO IN GIOCO di Robert Lorenz

Blasonato atteso ritorno di Clint Eastwood, Di nuovo in gioco rappresenta per il texano dagli occhi di ghiaccio la sua nuova esperienza unicamente da interprete; la cosa non avveniva da Nel centro del mirino del 1993.

Dietro la macchina da presa troviamo un fidato collega della nota star, il produttore Robert Lorenz che, dopo aver affiancato Eastwood come aiuto per anni, con questo film compie il primo passo da regista, sperando nella benedizione artistica del suo amico di lunga data, al quale affida una parte su misura.

Di nuovo in gioco narra le gesta del vecchio Gus Lobel, uno scout esperto di baseball che conosce benissimo il suo mestiere e lo svolge ormai da parecchio tempo con la passione più profonda.

L’ufficio centrale degli Atlanta Braves, però, sapendo dell’età ormai avanzata del nostro, non gli da più molto affidamento, convinti che ormai Gus sia da pensionare ed archiviare.

Ben presto a dare una mano al vecchio arriva la figlia Mickey [Amy Adams], un’avvocatessa piena di carisma che per il suo amato padre è pronta a fare ogni cosa.

Il loro avvicinamento darà ben presto i suoi frutti, cosa che avverrà anche grazie alla presenza del talent scout Johnny Flanagan [Justin Timberlake].

Ormai il fatto stesso di parlare di un film di/con Eastwood in uscita imminente crea automaticamente aspettative altissime nello spettatore; è quello che ogni volta succede coi suoi film da regista, anche se gli ultimi tre prodotti sono andati cronologicamente in fase calante [Invictus – L’invincibile, Hereafter, J.Edgar].

Di nuovo in gioco l’aspettativa l’aveva creata ancor più alta, se pensiamo che per l’ex-cowboy rappresenta un ritorno al solo ruolo di attore [anche se  il suo nome risulta anche tra i produttori] e che ai tempi di Gran Torino lui stesso aveva affermato che non avrebbe più calcato le scene al di là della macchina da presa.

Forse la storia di questo film lo ha coinvolto a tal punto da convincerlo a ripensare alla sua decisione ma, cosa ancor più probabile, forse a convincerlo sarà stato il senso di profonda amicizia che lo lega a Lorenz.

Difatti, tutto si potrà dire di questo lungometraggio, tranne che sia un trionfale ritorno del Clint-attore, perché in fin dei conti i risultati sono modestissimi e nulla rimane, anzi la trama è una trita e ritrita storia di riscatto a sfondo sportivo, venata di sentimentalismo [l’appiccicata storia tra la Adams e Timberlake], con morale ovviamente annessa.

Con tutta sincerità, in fin dei conti, anche la presenza di Eastwood risulta in gran parte sacrificata, dato che Di nuovo in gioco si incentra molto più sul personaggio della Adams che su quello di Gus Lobel, e la cosa dovrebbe far intendere quanto l’iper-pubblicizzata presenza dell’ex-cavaliere pallido sia stato solo un utile specchietto per le allodole.

Mirko Lomuscio

Regia: Robert Lorenz
Con: Clint Eastwood, Amy Adams, Justin Timberlake, John Goodman, Robert Patrick
Uscita in sala in Italia: venerdì 30 novembre 2012
Sceneggiatura: Randy Brown
Produzione: Malpaso
Distribuzione: Warner Bros.
Anno: 2012
Durata: 111’

InGenere Cinema

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