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BED TIME di Alberto Marini

bedtimelibroStrano e affascinante esperimento intermediale questo Bed time, che, da soggetto cinematografico firmato Alberto Marini, ha originato la sceneggiatura trasposta in immagini da Balagueró nel bel thriller omonimo di cui vi abbiamo parlato qui e, parallelamente, il romanzo [sempre firmato da Marini], edito da Mondadori.

La storia dello psicotico portiere di condominio lievita, e non riesce a rimanere ingabbiata all’interno della struttura filmica che lo ospita. Come spiegano l’autore e il suo regista all’interno di intro e post-fazione del libro, la storia di Marini aveva bisogno di seguire un proprio corso extra-cinematografico; di poter ritornare a vestire i panni originari che, per motivi organizzativi e mediali, aveva dovuto abbandonare per la versione filmica.

Il Cesar del Bed Time cinematografico diventa Cillian, sempre portiere di un grande condominio, situato però nell’Upper East Side di New York, e non a Barcellona.

C’è subito da dire che la struttura del romanzo e quella del film si assomigliano davvero tanto: il portiere servizievole e gentile che conosce a memoria le abitudini e gli spostamenti dei suoi condomini, e che, in realtà, cova all’interno del suo animo, fin da giovanissimo, una profonda insofferenza verso la vita. Un desiderio di autodistruzione che lo spinge al suicidio e che può trovare un desiderabile contraltare solo nel tentativo di rovinare inesorabilmente la vita di chi lo circonda. L’incapacità di essere felice va seppellita con i continui e feroci tentativi di rendere infelici anche gli altri, sperando nella livella del “mal comune mezzo gaudio”.

Tra i tanti condomini presenti nello stabile, anche a New York il portiere elegge a vittima sacrificale del suo mal di vivere una giovane e felice inquilina: Clara, che, senza neanche saperlo, rappresenta l’esatto contraltare del portiere a cui quotidianamente rivolge sorrisi affettuosi e modi gentili. Tanto lui è saldamente inabissato all’interno delle sabbie mobili della tristezza, tanto lei vive con passione ogni piccola cosa, emanando soddisfazione e felicità in ogni suo gesto.  Pur continuando a rivolgere piccole e sgarbate cattive azioni verso altri inquilini del palazzo [rubando posta, maltrattando cani, facendo appassire costose piante nel terrazzo], il desiderio di veder scomparire ogni scintilla vitale dal volto della giovane Clara supera ogni altro tipo di soddisfazione, trasformando il portiere in un accanito stalker.

Bed Time, il libro, rimane un ottimo esempio di narrativa thrilling: la loquace penna di Marini riesce a creare un universo tanto reale e forte quanto quello del film di Balagueró, e l’odio immotivato del protagonista si snocciola attraverso importanti descrizioni di intenti morbosi e desideri malati.

Marini acuisce la cattiveria insita nell’animo di Cillian raccontando anche di uno stretto rapporto tra il portiere e un giovane praticante di parkour, confinato a letto da un irreversibile trauma alla colonna vertebrale, del tutto assente dal film; un personaggio che, per certi versi, sostituisce quello della madre morente presente nel film, ma che permette al lettore di captare onde negative del tutto inedite che gli permetteranno di scendere ancora più a fondo, all’interno del suo abisso di insoddisfazione e oblio.

Luca Ruocco

 

Autore: Alberto Marini

Editore: Mondadori [www.librimondadori.it]

Pagine: 310

Illustrazioni/Foto: No

Costo: 17,00 euro

InGenere Cinema

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