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X-MEN: L’INIZIO di Matthew Vaughn

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Il quarto capitolo di X-Men, quello dedicato a Wolverine, primo spin-off della trilogia, ispirata al celebre fumetto pubblicato dalla Marvel, ci aveva salutati con un arrivederci nel 2009, ed ora, a distanza di due anni, i mutanti ci invitano nuovamente al cinema per un quinto appuntamento. Si tratta di X-Men: L’inizio, un vero e proprio prequel, perché ritorna all’inizio dell’intera saga,  tutto teso a raccontare l’incontro dei primi mutanti del gruppo degli X-Men, e a fare luce sul rapporto tra Charles Xavier/Professor X [James McAvoy] e Erik Lensherr /Magneto [Michael Fassbender], sulla nascita dell’amicizia tra gli altri supereroi mutanti, ovvero Raven/Mystica [Jennifer Lawrence], Hank/Bestia [Nicholas Hoult], Emma/Regina Bianca [January Jones], Angel/Tempest [Zoë Kravitz], Alexander/Havok [Lucas Till], Sean/Banshee [Caleb Landry Jones], Armando/Darwin [Edi Gathegi] e Moira [Rose Byrne], che di mutante non ha proprio nulla, ma che sta portando avanti una ricerca proprio sulla mutazione genetica.

Diretto da Matthew Vaughn, X-Men: L’inizio, sta sbancando i botteghini in America, dove è uscito il 3 Giugno, classificandosi al primo posto nell’ultimo week end, e guadagnando, almeno per ora 56 milioni di dollari, contro i 160 milioni spesi per la realizzazione.

Il soggetto è firmato da Bryan Singer [già regista di X-Men e X-Men 2] e Sheldon Turner, mentre la sceneggiatura da Ashley Miller, Zack Stentz, Jane Goldman e dallo stesso Vaughn.

X-Men: L’inizio può essere considerato, per certi aspetti, un viaggio intimista nella psiche di questi supereroi, che ci permette di conoscerne l’indole, e con essa i pregi e i difetti, ma anche le paure, relative, in particolare, al rapporto con la società e alle conseguenze che i loro poteri potrebbero provocare. È a partire da questa prospettiva che prende piede il quinto X-Men, ed è dall’individualità che poi si passa alla collettività del gruppo di mutanti, tutti pronti ad unire le loro doti in sinergia per combattere il terribile Sebastian/Dott. Schmidt [Kevin Bacon] e i suoi alleati, che costituiscono la più grande minaccia per il nostro pianeta.

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Per far fronte agli indomabili avversari dovranno, prima di tutto, accettare la loro condizione di “altri”, per poi mantenere la lucidità e la concentrazione per gestire l’impresa.  Chi sembra avere più difficoltà è Erik/Magneto, che, accecato dalla rabbia, non riesce a praticare la telecinesi, dote che gli appartiene dalla nascita, e sarà grazie ai moniti di Charles/Professor X, che lo esorta a trovare un punto di congiunzione tra la rabbia e la serenità che riesce nell’intento.

La personalità vulcanica e impetuosa di Magneto difficilmente può essere controllata dal Professor X, molto più razionale. Ed è così, da queste prime divisioni, che il rapporto si lacera, e i due, da amici e confidenti, diventeranno avversari.

Il film è ambientato dapprima durante la seconda guerra mondiale, poiché comincia narrando la storia di Erik/Magneto [in questo caso interpretato dal bravissimo Bill Milner], vittima, con la sua famiglia, della deportazione nazista, per poi spostare l’orologio di una ventina d’anni più avanti, ed arrivare al 1962, l’epoca della Guerra Fredda, caratterizzata dalle tensioni tra Stati Uniti e Russia, e, tra le atre cose, dalla crisi missilistica a Cuba, in seguito alla quale il gruppo di supereroi, al servizio degli Stati Uniti, entrano in azione, sventando il pericolo di una Terza Guerra Mondiale, il cui scoppio è invece pianificato dagli altri mutanti, capeggiati dal nazista Dott. Schmidt. L’azione e la storia si uniscono in un insieme di tensione, emozioni e imprevedibilità che mantengono alta l’attenzione, e che non sono mai di troppo.

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X-Men: L’Inizio, a dispetto delle perplessità che molti, critici e alcuni fan, affermavano di avere, soprattutto per la paura che potesse distanziarsi troppo dal fumetto, intaccandone le solidità, e andando a parare chissà dove, è davvero un bel film, oltretutto, almeno in gran parte, fedele allo scheletro del fumetto.

È già dai primi minuti che tutto scorre con un’effervescenza ed una ritmicità costanti, supportate da un apparato armonioso e da un impatto visivo notevoli, affiancati, a loro volta, da un’ottima sceneggiatura. Anche gli attori fanno la loro parte, guidati con maestria da Vaughn, che nel 2006 aveva rinunciato, a poche settimane dalle riprese, alla regia di X-Men – Conflitto finale, e che, reduce dal brillante Kick-Ass, si ritrova a gestire e dirigere un altro film di azione sui supereroi, figlio del genere fumettistico.

X-Men: L’Inizio, la cui uscita in Italia era prevista per il 2 giugno, è stato posticipato al prossimo 8 Giugno, ed è distribuito dalla 2Oth Century Fox.

Gilda Signoretti

 

Regia: Matthew Vaughn

Con: James McAvoy, Michael Fassbender, Kevin Bacon

Uscita in sala in Italia: mercoledì 8 giugno 2011

Sceneggiatura: Ashley Miller, Zack Stentz, Jane Goldman, Matthew Vaughn

Produzione: Marvel Studios, Donners’ Company, Marv Films, Bad Hat Harry Productions, Dune Entertainment

Distribuzione: 20th Century Fox

Anno: 2011

Durata: 132’

InGenere Cinema

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