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IL LIBRO DELLE SOLUZIONI di Michel Gondry

Marc [Pierre Niney] è un regista “triste la mattina e manipolato di pomeriggio“. Durante una riunione con i produttori gli viene comunicato che il suo nuovo film non funziona e le riprese vengono interrotte. Con una evasione degna di Missione Impossibile, Marc e un gruppo di fidati collaboratori elaborano e avviano un “piano B”: fuggono nella casa in campagna della zia del regista per completare il film anche con l’aiuto, perché no, delle maestranze locali perché “il talento è  ovunque, anche nei luoghi più inaspettati“.

In quello che dovrebbe essere un luogo di pace e concentrazione, Marc, il procrastinatore seriale, si perde in ogni idea possibile pur di non dedicarsi alla chiusura del film, dal cortometraggio su un’unica formica che segue per due giorni, allo studio di montaggio in un camion, al cartone animato della volpe che voleva fare la parrucchiera fino ad un intero nuovo film.

A distanza di otto anni dalla sua ultima opera, Michel Gondry ritorna in sala con una commedia fresca, agrodolce, perfettamente costruita, che riflette il suo disagio per il sistema di produzione alla base del cinema contemporaneo e la lotta per poter affermare la propria  paternità artistica, la propria personalità, la propria indipendenza, la propria Arte.

Simbolo del processo creativo, la sequenza iniziale, dove un’infinità di cavi e componenti che si intersecano e sovrastano si rivela essere ciò che c’è dietro il funzionamento di un semplice schermo; o la magistrale sequenza in cui Marc dirige un’orchestra senza altra partitura musicale che il suo corpo, una bacchetta umana in perenne movimento espressivo.  Proprio Marc, alter ego di Gondry, è il protagonista assoluto dell’opera.  Pier Niney, con il suo sguardo spiritato, la sua incredibile versatilità’ espressiva, ci regala un personaggio instabile, depresso, psicolabile [che quando prova a fare a meno delle sue pillole , peggiora tragicamente],  capriccioso, suscettibile, presuntuoso, orgoglioso, perennemente insicuro e terrorizzato dal giudizio altrui, arrogante, empatico, diffidente, scostante, vendicativo, spietato, nevrotico, antipatico, infantile, spietato, cattivo, intelligente ,timido, di cui esprime perfettamente ogni singolo processo mentale e sentimentale. Ad arricchire il tutto ci pensa un ottimo cast tra cui spicca Francoise Leburn nel ruolo della materna e rassicurante Zia Denise.

Il libro delle soluzioni – che nel film stesso dovrebbe essere l’opera definitiva di Marc, un libro che appunto contiene le soluzioni ad ogni problema, concepito nella sua infanzia e ovviamente mai neanche iniziato – è una pellicola irresistibile che rappresenta una nuova giovinezza creativa per Gondry. Impreziosito da una regia puntuale ricca di trovate interessanti e cambi di registro visionari, nonostante la critica al sistema, ci ricorda la bellezza del mondo che racconta e ci mostra che nonostante ci siano un’infinità di problemi da risolvere, alla fine le soluzioni arrivano sempre, anche se nei posti e nei modi più impensabili.

Massimo Triggiani

IL LIBRO DELLE SOLUZIONI

Regia: Michel Gondry

Con: Pierre Niney , Camille Rutherford, Balche Gardin, Farnkie Wallach, Sting, Francoise Lebrun, Vincent Elbaz

Uscita sala in Italia: mercoledì 1 novembre 2023

Sceneggiatura: Michel Gondry

Produzione: Georges Berman

Distribuzione: I Wonder Pictures

Anno: 2023

Durata: 103′

InGenere Cinema

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