Home / Recensioni / In sala / ANT-MAN AND THE WASP: QUANTUMANIA di Peyton Reed

ANT-MAN AND THE WASP: QUANTUMANIA di Peyton Reed

Le cose stanno andando magnificamente per Scott Lang [Paul Rudd], alias Ant-Man: è a tutti gli effetti uno dei salvatori dell’intero universo, essendo stato un elemento fondamentale per la sconfitta definitiva di Thanos. Grazie a lui e alla sua miracolosa fuga dall’universo subatomico – per il quale tutti dovrebbero ringraziare un ignaro topo – gli Avengers sono riusciti a poter viaggiare nel tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito e riportare in vita metà degli esseri viventi falciati dal Titano Pazzo. Le gesta di Scott sono al centro di un libro autobiografico e ora vive felicemente con la fidanzata Hope van Dyne [Evangeline Lilly], alias Wasp. Sua figlia Cassie [Kathryn Newton], ormai diciottenne, sembra aver ereditato la passione per l’ingegneria da suo nonno adottivo Hank Pym [Michael Douglas], ovvero l’Ant-Man originale. A insaputa di tutta la famiglia, la giovane ha elaborato un dispositivo in grado di lanciare un segnale nel Regno Quantico.

Sua nonna adottiva Janet van Dyne [Michelle Pfeiffer], finalmente libera dopo trent’anni di prigionia nel Microverso, tenta di bloccare invano il congegno appena attivato e l’intera famiglia si ritrova subito catapultata all’interno del mondo subatomico. I Lang/Pym approdano così in un regno popolato da creature di ogni genere, da anni sotto il controllo del tiranno Kang, detto il Conquistatore [Jonathan Majors], un individuo in grado di viaggiare attraverso il Multiverso. Riuscirà Scott Lang/Ant-Man, l’eroe più piccolo di sempre, a proteggere i suoi cari dalle minacce del perfido regnante?

Con Ant-Man and the Wasp: Quantumania si apre ufficialmente la quinta fase della fortunata epopea dei Marvel Studios, arrivata al suo 31° capitolo.

Grandi aspettative da parte del pubblico, vista l’annunciata presenza del tanto atteso nuovo villain di questo Universo Cinematografico, destinato a prendere le redini del mefistofelico Thanos. Su questo aspetto, il produttore e presidente Kevin Feige ha saputo scommettere bene, dato che il punto di forza di quest’ultima pellicola è senza dubbio Jonathan Majors nel ruolo di Kang [già apparso nella variante di “Colui che rimane” nella serie tv Loki], attore in grado di conferire al sinistro personaggio la giusta autorevolezza, con una caratterizzazione a tratti shakespeariana. Paul Rudd torna a dare a Scott Lang il giusto carisma e umorismo, mischiati a singolari momenti d’azione. La star cinquantatreenne [portati magnificamente] è nuovamente  accompagnata dal veterano Michael Douglas, insieme a Evangeline Lilly, Michelle Pfeiffer – che dona un’ottima e intensa performance a Janet van Dyne – e alla new entry Kathryn Newton, che prende inspiegabilmente il posto di Emma Fuhrmann, interprete di Cassie Lang in Avengers: Endgame.

Purtroppo, il buon servizio reso dall’intero cast non è stato del tutto ripagato dai realizzatori, in particolar modo dallo sceneggiatore prescelto per scrivere questa nuova e importante avventura, ossia Jeff Loveness [Rick and Morty], appena giunto negli studi Marvel e già incaricato della scrittura del prossimo film degli Avengers. Quella che doveva essere un’introduzione trionfale e solida del nuovo antagonista, si rivela una kermesse debole e dispersiva, condita da personaggi di contorno – i componenti della fazione ribelle, principalmente – poco sviluppati e di scarso interesse.

Il regista Peyton Reed, che completa così la sua “trilogia del piccoletto”, presenta un mondo subatomico che ricorda scenari e atmosfere da Viaggio al centro della Terra, misto a quanto già visto nell’universo di Star Wars o in casa Guardiani della Galassia. Si possono ammirare sconfinati paesaggi e esseri pittoreschi, resi – in gran parte – grazie all’utilizzo di efficaci effetti visivi.

Lo stesso, però, non si può sottolineare per quel che riguarda un altro villain introdotto, ovvero M.O.D.O.K., un grottesco testone fluttuante: la sua realizzazione richiama il tipo di CGI dei primi anni 2000, con risultati più “cartooneschi” che verosimili, tanto da sembrare uscito dalla datata trilogia animata di Robert Zemeckis, composta da Polar Express, La leggenda di Beowulf e A Christmas Carol. Sembra quasi che si siano limitati a prendere il volto dell’attore scelto [chi scrive non rivelerà la sua identità, per non rovinare la sorpresa] strecciandolo con Photoshop.

Concludendo, nonostante scenari e performance notevoli, la pellicola risulta fiacca, dissipata e poco appassionante, sperperando il potenziale del Regno Quantico e del nuovo arrivato, sia per quanto riguarda il personaggio in sé, che per la sua incarnazione.

Luca Pernisco

ANT-MAN AND THE WASP: QUANTUMANIA

Regia: Peyton Reed

Con: Paul Rudd, Evangeline Lilly, Jonathan Majors, Michelle Pfeiffer, Michael Douglas, Kathryn Newton, Bill Murray

Uscita in Italia: mercoledì 15 febbraio 2023

Sceneggiatura: Jeff Loveness

Produzione: Marvel Studios

Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures

Anno: 2023

Durata: 124’

InGenere Cinema

x

Check Also

Horror News [17-23 marzo 2023]

FINAL DESTINATION: BLOODLINES: SFUGGIRE ALLA MORTE UNA MISSIONE [IM]POSSIBILE Le telecamere si ...