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BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER di Ryan Coogler

Era quasi tutto pronto. Gli accordi fatti, il regista pronto a tornare dietro la macchina da presa, la sceneggiatura scritta, gli attori ingaggiati. Tutto era stato annunciato: Black Panther II era prossimo alla realizzazione. Poi, un fulmine a ciel sereno. Un duro colpo al cuore. Il 28 agosto 2020 il mondo è rimasto scosso dalla prematura scomparsa dell’attore Chadwick Boseman, morto all’età di 43 anni a causa di un tumore diagnosticatogli nel 2016. La star di Black Panther non aveva reso noto il suo stato di salute, proseguendo con il suo lavoro e regalando al pubblico performance memorabili, nonostante l’evidente decadimento fisico. Un attore virtuoso e un esempio da seguire non solo nel campo recitativo, ma anche in quello benefico ed educativo.

Come scritto, nessuno – a parte i suoi cari – era al corrente delle sue condizioni. E così, Kevin Feige [presidente dei Marvel Studios], il regista e sceneggiatore Ryan Coogler e il resto dei collaboratori si sono trovati davanti ad una difficile questione: cosa fare del film? Che fare del sovrano di Wakanda, T’Challa? Sostituire Boseman? Affidare la corona di Black Panther ad un altro attore? La ferita era [è] troppo grande, il dolore immenso per essere ignorato. La decisione, quella giusta, è stata presa in fretta. Nessun altro attore avrebbe ereditato il ruolo del Re. T’Challa è morto insieme a Chadwick.

Per questo motivo, Black Panther: Wakanda Forever ha dovuto mescolare realtà e finizione: così come il mondo reale è rimasto orfano di una persona unica, un filantropo e… sì, un eroe nella vita vera, la fittizia nazione del Wakanda ha sofferto la perdita del suo amato sovrano.

A un anno di distanza dalla sconvolgente dipartita, la Regina Ramonda [Angela Bassett] e la Principessa Shuri [Letitia Wright] cercano con grande forza di tenere le redini di un regno ancora in lutto, contrastando le insistenti invadenze di altre nazioni decise a mettere le mani sul prezioso vibranio, la principale risorsa del loro territorio. Una conseguenza dovuta alla precedente rivelazione da parte di T’Challa – forse avventata – delle vere potenzialità, degli usi e dei costumi del mondo wakandiano. Parallelamente a tutto ciò, il capo di un’antica civiltà si manifesta all’interno del loro regno: Ku’uk’ulkan, sovrano del mondo sommerso di Talokan e soprannominato dai suoi nemici Namor [Tenoch Huerta], avverte le regnanti che le passate divulgazioni hanno compromesso la salvaguardia del suo popolo e che il vibranio non è più un’esclusiva del Wakanda. Anche Talokan ne possiede dei giacimenti e questo potrebbe attirare l’attenzione dei popoli in superficie, rimasti finora ignari dell’esistenza di un tale luogo. Il coinvolgimento della giovane Riri Williams [Dominque Thorne], genio tecnologico dell’MIT in possesso del prezioso minerale, porterà a uno scontro fra le due popolazioni, con una dura lotta da parte di Shuri per tentare in tutti i modi di preservare la pace.

Oltre ad esplorare l’aspetto luttuoso, i sensi di colpa e le nuove responsabilità della giovane principessa, il film presenta finalmente uno degli antieroi per eccellenza dell’universo Marvel, ovvero Namor il Sub-Mariner. A differenza degli albi a fumetti, dove ricopre il ruolo di sovrano della leggendaria Atlantide e frutto della passione di un umano e di una principessa del luogo [origini quasi identiche a quelle di Aquaman, di casa DC], in questo adattamento si è scelta una nascita diversa e più originale. Ku’uk’ulkan fa parte di un’antica tribù Maya che ha trovato rifugio nelle profonde acque dell’oceano, sopravvivendo grazie a una miracolosa mutazione. Data questa nuova origine, la parte di Namor è stata affidata a Tenoch Huerta, attore messicano lontano dalla classica figura caucasica dal fisico scolpito, probabilmente anche per distanziarsi dall’eroe della concorrenza interpretato da Jason Momoa. La scelta di tramutare Atlantide in Talokan, risulta sorprendentemente più “veritiera”, collocando il regno a distanze più remote, limitandolo a dimensioni più contenute e a uno stile di vita degli abitanti più affascinante.

Con Black Panther: Wakanda Forever, Ryan Coogler dimostra nuovamente di essere uno dei registi più talentuosi al servizio dei Marvel Studios [e non solo], gestendo al meglio l’aspetto battagliero e le conseguenti consapevolezze raggiunte dai protagonisti. Inutile aggiungere che l’opera rilasciata è assai personale, una veglia con la quale consente di processare la perdita di due grandi eroi dal volto unico, riducendo le distanze fra concreto e irreale. Una potente celebrazione. Un commovente tributo.

Luca Pernisco

BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER

Regia: Ryan Coogler

Con: Letitia Wright, Lupita Nyong’o, Angela Bassett, Danai Gurira, Winston Duke, Tenoch Huerta, Dominique Thorne, Martin Freeman, Julia Louis-Dreyfus, Florence Kasumba

Uscita in Italia: mercoledì 9 ottobre 2022

Sceneggiatura: Ryan Coogler, Joe Robert Cole

Produzione: Marvel Studios

Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures

Anno: 2022

Durata: 161’

InGenere Cinema

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