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RE-FLESH di Davide Pesca

Re-Flesh è il nuovo film di Davide Pesca, prolifico autore della nostra cinematografia indie-horror, ormai da tempo padrone di un tipo di linguaggio filmico e di racconto drammaturgico molto riconoscibili, che gli sta regalando dimostrazioni di interesse soprattutto negli USA e in Asia.

Il cinema di Pesca è allo stesso tempo legato sia all’horror più estremo e che alla visual art. Non ricerca mai una vera e propria narrazione, non gli interessano climax o personaggi: mentre sullo schermo si susseguono immagini che trasudano mood underground e spirito guerriero lowbudget, quelli che il regista mette in scena sono sempre piccoli spiragli di terrore, spesso racchiusi all’interno di una macro-storia cornice.

L’eccesso visivo non è declinato solo in effetti speciali estremamente grafici e impressionanti, ma anche in colori volutamente troppo saturi e in una ricerca erotica malata che si inserisce perfettamente all’interno della ricerca della Nuova Carne che, idealisticamente ereditata dal maestro Cronenberg, Pesca ha ormai da anni adottato e porta avanti chiaramente in chiave differente e personale. Ricerca che in questo suo Re-Flesh mette in prima linea, a partire dal titolo e dai cartelli che danno il via a tutto.

Proprio questo è l’elemento cardine, l’ingrediente più importante e più oleoso, che macchia il setting di cornice e degli episodi che diventano sempre più gore ed esasperati, mettendo ancora una volta in un angolo storia e personaggi. Nuova Carne, mutazioni sanguinarie, che in questo caso si mescolano a un secondo tema: le nuove tecnologie che portano il regista a mischiare sullo schermo corpi nudi, creature viscide e tentacolari, sangue e ferite con chip cutanei, flebo USB, virtual pet carnivori e algoritmi trasformati in nuove divinità.

Il film antologico a cinque episodi varia anche il tipo di immagini che bombardano gli occhi dello spettatore, con colori acidi e brillanti; rimandi al cinema giapponese, oltre che al body horror e al cyberpunk; inserti video-giornalistici e altri di isterica macchina a mano.

Allucinante, violento e grottesco, il film di Pesca racconta un nuovo divenire del corpo umano, una rinascita violenta e maligna, ma anche un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia che porta proprio allo smarrimento di quell’umanità.

Questi i cinque episodi raccolti all’interno di Re-Flesh:

“My Little Puppy”: Il corto racconta di una app che permette di adottare e allevare piccole creature virtuali, ma che si rivela estremamente pericolosa per chi la utilizza;

“Electric Dreams”: Dopo essere accidentalmente entrata in contatto con una sorta di braccio robotico, il corpo di una donna comincia a mutare in maniera irreversibile;

“Tentacles”: Uno strano marchingegno elettronico entra nella vita di una sensuale ninfa e la catapulta in un’altra dimensione popolata da creature tentacolari;

“Neovita”: Un’innovativa società reintegra in società soggetti borderline in modo non canonico;

“Angel 20.0”: Una donna androide proveniente dal futuro con il ruolo di angelo purificatore assolve i peccati degli umani. Ma ogni espiazione porta a conseguenze drastiche.

Per quanto apprezzabile e tenace, il lavoro di Pesca non è privo di difetti, dovuti in maggior parte ad una produzione davvero low budget che per certi versi lo costringe anche a ricoprire diversi ruoli all’interno della realizzazione stessa del film, depotenzializzando il passaggio da idea a messa in atto.

Budget a parte, noi continuiamo a sperare di poter vedere presto Pesca alla guida di un film con un corpo unico e una trama maggiormente sviluppata, anche per vedere dove questo nuovo assetto potrebbe portare lui e la sua ricerca.

Luca Ruocco

RE-FLESH

Regia: Davide Pesca

Con: Ivan Brusa, Mery Rubes, Alessandra Pellegatta, Alessandro Diavoli, Paolo Salvadeo

Sceneggiatura: Davide Pesca

Produzione: Demented Gore Production

Distribuzione: /

Anno: 2022

Durata: 59’22’’

InGenere Cinema

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