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BURYING THE EX di Joe Dante

13823301_10208499927287362_2006572060_nJoe Dante appartiene a quella schiera di registi che hanno segnato in modo indelebile il cinema horror e fantasy a partire dagli anni Ottanta: mentre i suoi cult vengono rivisti e riproposti in rassegne e in home video, l’infaticabile maestro continua a creare, prima con Homecoming [Masters of Horror] e The Hole e ora con Burying the Ex [USA, 2014]. L’opera, una riuscitissima e frizzante commistione tra horror e commedia in stile eighties, risulta essere uno tra i suoi film migliori di sempre, una dimostrazione che il suo talento non è ancora sopito – possiamo fare un’ideale paragone con Drag Me to Hell, l’horror con cui Sam Raimi è tornato a ruggire dopo i gloriosi anni Ottanta e Novanta. Dopo gli esordi con due horror tout-court come Piranha e L’ululato, Joe Dante ha sempre impresso alle sue pellicole una cifra stilistica inconfondibile, cioè la fusione tra elemento orrorifico e comico, drammatico e fantastico – pensiamo a Gremlins, Gremlins 2, l’episodio del collettivo Ai confini della realtà, Matinée – oltre a qualche fantasy puro che possiamo definire “per famiglie”.

Burying the Ex è il raggiungimento di un equilibrio perfetto tra il macabro e la risata, un equilibrio che nulla ha perso rispetto ai vecchi tempi, e che anzi ne è forse un compendio perfetto, una lezione magistrale del suo stile e modo di raccontare storie incredibili.

Protagonista è il giovane Max [Anton Yelchin], che conduce una vita in apparenza perfetta: appassionato di film horror, lavora in un negozio che vende gadget a tema, sognando di aprirne uno tutto suo, ed è fidanzato con la bellissima Evelyn [Ashley Greene]. Una serie di incomprensioni lo inducono a interrompere la relazione, ma la ragazza muore investita da un camion, prima che Max possa comunicarle la notizia. Disperato, il giovane inizia a frequentare Olivia [Alexandra Daddario], con la quale condivide varie passioni, ma deve affrontare un incredibile imprevisto: a causa di una misteriosa statuetta raffigurante un diavolo, la defunta torna dalla tomba e vuole riprendere la relazione, anche a costo di voler uccidere il suo ex pur di stare insieme per sempre. Max si trova così diviso tra la sua nuova fiamma e la donna-zombi, e chiede aiuto allo scapestrato fratellastro Travis [Oliver Cooper] per uscire dalla difficile situazione.

Burying-the-ex3Burying the Ex, prima ancora che un horror/comedy, è un atto d’amore verso il cinema fantastico – un altro topos del cinema di Dante [pensiamo allo splendido Matinée] – ricchissimo di citazioni e omaggi a vari film horror ma anche alla cultura popolare su tutto ciò che è inerente all’orrore [ricordiamo la ricca scenografia halloweeniana della bottega dove lavora Max]. Le citazioni si esplicano in dialoghi, locandine e spezzoni di film: memorabile la proiezione del classico La notte dei morti viventi di Romero dentro un cimitero di notte [un tipo di evento che esiste davvero negli States, come la proiezione de Lo squalo in acqua], le locandine che il protagonista custodisce gelosamente appese e che Ashley Greene rovina scatenando la sua furia [Il pozzo e il pendolo, Terrore nello spazio, solo per citarne due], la sala dove proiettano Il bacio della pantera e Ho camminato con uno zombi, Travis che guarda in dvd Gore gore girls, e moltissime altre ancora – i dialoghi fra Yelchin e la Daddario sono impregnati di omaggi cinematografici.

Burying-the-ex4La prima parte di Burying the Ex può essere scambiata per una commedia romantica, visto che è dedicata alla narrazione della storia d’amore fra il compianto Yelchin e la splendida Greene, alternata alle gag con protagonista il brillante Oliver Cooper e le sue numerose amanti. Joe Dante ripropone poi il classico racconto La zampa di scimmia ponendo come elemento scatenante la statuetta di un misterioso diavolo, che durante la promessa di amore eterno fra i due si attiva facendo da preludio a tutto ciò che vedremo. La morte di Evelyn introduce l’elemento drammatico, che si trasforma improvvisamente in soprannaturale quando vediamo – come nei migliori zombi-movie – la ragazza uscire dalla tomba, con dettaglio romeriano della mano che sporge dalla terra. Da questo momento in poi, orrore e commedia si mescolano in maniera magistrale e inestricabile: Dante riprende il tema della persona amata che torna sotto forma di zombi [Cimitero vivente, Zeder], uno tra i più perturbanti del cinema horror, e lo trasforma in qualcosa d’altro, una commedia degli equivoci dove lo spaesato Yelchin è diviso tra un morto vivente che va in decomposizione giorno dopo giorno e una ragazza a cui non riesce a dire la verità. Burying-the-ex5L’elemento raccapricciante fa capolino in maniera dosata, con alcuni momenti cult come il getto di liquido giallastro che esce dalla bocca di Evelyn [fluidi di imbalsamazione, spiega lei] e si spande in faccia a Max, la medesima che si esibisce in contorsioni incredibili con il corpo, i fluidi melmosi che le escono dal corpo. Efficacissimo il make-up dello zombi, con il volto emaciato che si decompone giorno dopo, perde capelli e pezzi di carne, e il protagonista deve inventare sempre nuove scuse per sottrarsi agli smisurati appetiti sessuali della ritornante. L’elemento gore e splatter aumenta man mano fino all’uccisione di Travis per mano di Evelyn, assalita da un’improvvisa fame di cervelli: anche il fratellastro si trasforma a sua volta in un morto vivente, dando vita a un finale frizzante e sanguinario – naturale conclusione di un film fresco e divertente, grazie anche alla fotografia vivace, a inquadrature dinamiche dal gusto quasi raimiano e alle suggestive musiche d’atmosfera.

Davide Comotti

BURYING THE EX

3.5 Teschi

Regia: Joe Dante

Con: Anton Yelchin, Ashley Greene, Alexandra Daddario, Oliver Cooper, Ozioma Akagha, Mark Alan, Erica Bowie, Archie Hahn, Tomoko Karina, Stephanie Koenig, Wyndoline Landry, Julia Marchese, London May, Dick Miller, Katie Roberts, Mindy Robinson, Pandie Suicide, Alexandra Vino

Uscita in sala n Italia: /

Sceneggiatura: Alan Trezza

Produzione: Voltage Pictures, Elevated Production, Act 4 Entertainment, Scooty Woop Entertainment, Artimage Entertainment

Distribuzione: /

Anno: 2014

Durata: 90’

InGenere Cinema

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