Da un furgone a tutta velocità viene lanciata una bottiglia di vetro che colpisce in pieno il giovane Patrick. Il padre, il dottor Hershell, studioso di fenomeni psichici, per vendicarsi della sorte toccata al figlio, inchiodato in stato comatoso ad un letto, invita per un fine settimana alla sua clinica-villa quelli che potrebbero essere i responsabili dell’incidente occorso al ragazzo.
Gli ospiti sono tutti personaggi di un certo calibro, e nonostante l’invito del dottore si sia rivelato una sorta di ricatto contro malefatte perpetrate in passato, gli stessi sono renitenti ad affrontare i misteriosi esperimenti ai quali vorrebbe sottoporli Hershell.
Intanto Patrick, immobile nel suo letto, attraverso i poteri della telecinesi aiuta il padre a compiere le sue inquietanti malefatte.
Vero e proprio cult del trash di fine anni Settanta, Patrick vive ancora è – praticamente solo nel titolo – il sequel del più celebre Patrick [1978], thriller australiano di un certo successo, di cui riprende il personaggio principale, che nelle mani dello sceneggiatore Piero Regnoli, del regista Mario Landi e del produttore Gabriele Crisanti diventa lo chef di un elaborato piatto a base di erotismo, horror e pura exploitation.
Eh sì, perché Patrick vive ancora, negli anni si è guadagnato una fama molto più alta del suo reale valore, ma proprio per questo merita una rivalutazione e un’attenzione maggiore della semplice etichetta di film di serie Z con la quale è stato velocemente etichettato al tempo della sua uscita nelle sale. La storia del film è poco più che una traccia, ma è sufficiente agli autori per imbastire un vero e proprio delirio di situazioni e sequenze a tinte forti che difficilmente si ritrova nel cinema di genere italiano. Lo stesso Landi – peraltro già autore televisivo di certo calibro – aveva già realizzato un’altra opera che potremmo definire “scult” come Giallo a Venezia [1978], di cui questo film può costituire un ideale alter ego cinematografico.
Le nefandezze e gli ultradatati [già per l’epoca] effetti visivi a cui Patrick vive ancora ci costringe per quasi tutta la durata del film sono accompagnati però da un certo gusto dell’estetica che si riflette nella location utilizzata per la storia, Villa Parisi a Frascati [la stessa di un altro “scult”, Zombi Horror – sempre prodotto da Crisanti], così come nella colonna sonora “goblineggiante” di Berto Pisano e sull’interpretazione di un gruppetto di attori ormai entrati nella storia del cinema bis grazie agli stravaganti personaggi portati sullo schermo: Sacha Pitoeff è il dottor Hershell, Gianni Dei è lo statuario Patrick e Carmen Russo e Mariangela Giordano due delle sexy invitate alla villa.
Finora irreperibile in Italia, uscito solamente in DVD per il mercato americano, il film approda su DVD grazie a Cinekult in collaborazione con CG Entertainment, che ci presentano una copia integrale dalle buone caratteristiche audio video. Un DVD impossibile da mancare nella videoteca degli appassionati di cinema di genere e soprattutto di cinema bis.
Luca Servini
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PATRICK VIVE ANCORA
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Mario Landi
Con: Sacha Pitoeff, Mariangela Giordano, Carmen Russo, Gianni Dei
Formato: 1.66:1
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Distribuzione: CG Entertainment – Cinekult [www.cgentertainment.it]
Durata: 88’