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TUSK di Kevin Smith

tusk1L’esplosione dei social network, aberrazione ad oggi più evoluta della comunicazione mediatica in piena era internettaria, ha portato anche alla nascita di realtà lavorative al limite del reale, che inglobano al loro interno ispirazioni professionali rubate da ambienti intermediali affini [il blogger, giusto per inserir noi stessi tra le fila delle aberrazioni, + una di queste figure].

Wallace [Justin Long], nel mondo del web ha coronato la sua rinascita artistica. Cabarettista dalla scarsa fortuna e, probabilmente, dall’altrettanto poca abilità, il giovane è ormai diventato una star dopo essersi riciclato podcaster di un fortmat web di taglio demenziale.

Ed è proprio grazie ad un video caricato online e trasmesso durante la trasmissione che conduce insieme a Teddy [Haley Joel Osment], che Wallace scopre Kill Bill Kid, un giovane fuori forma diventato caso mediatico dopo essersi amputato la gamba con una katana nel tentativo di imitare le movenze di Uma Thurman nel cult tarantiniano.

Senza pensarci, Wallace parte per il Canada, per incontrare dal vivo il maldestro samurai e confenzionare un’intervista/presa in giro per i followers della sua trasmissione, ingnorando del tutto i consigli della sua compagna che, in verità, vede in questa sua ricerca del “caso umano” da mettere alla berlina qualcosa di assolutamente cinico e insopportabile.

tuskUn volta giunto a destinazione, però, il podcaster è colpito da una inaspettata doccia fredda: la perdurata esposizione mediatica agli insulti online, dopo l’incidente, hanno portato Kill Bill Kid al suicidio.

In sostanza, un lungo viaggio alle spalle e nessuna intervista da portare a casa, se non fosse che Wallace incappa in uno strano messaggio appeso nella bacheca di un bagno pubblico. Un anziano avventuriero, dopo una vita passata in mare, e un grave infortunio alle gambe, si era ritirato a vita tranquilla nella sua magione, offrendo, in cambio di un po’ di compagnia, puntigliosi resoconti delle sue gesta.

Il giovane non ci pensa su due volte e raggiunge l’isolata dimora del vecchio che, tra un tè particolarmente saporito e l’osso genitale di un tricheco esposto su un a mensola, inizia a pensare di aver trovato il giusto personaggio da inserire nel suo podcast.

Ed è questo il momento chiave di Tusk, la nuova commedia horror di Kevin Smith, il regista di Clerks – Commessi, che regala al pubblico della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma una versione grottesca e in acido del The Human Centipede di Tom Six.

[SPOILER]

tusk3Il vecchio [Michael Parks] si scoprirà essere rimasto segnato da una drammatica esperienza di naufragio, vissuta al fianco di un unico confortevole compagno: un tricheco. Una volta tornato nella civiltà, l’uomo ha ossessivamente cercato di ricreare chirurgicamente l’amico animale di cui era stato costretto a cibarsi, partendo da un’altra specie animale, eticamente tutt’altro che corretta: l’uomo. Wallace nel caso specifico.

Tramite un sapiente uso di amputazioni, protesi e operazioni ricostruttive, il folle mad doctor è più che mai risoluto nel suo voler riabbracciare l’amico zannuto, per rispondere finalmente alla domanda che da sempre affligge l’umanità: “E’ l’uomo, in verità, un tricheco dentro di sé?”.

tusk.2jpgSmith non si adagia nel torture porn che pure avrebbe prestato spalla alla demenzialità insana del plot, ma decide di soffermarsi più sull’effetto delle operazioni che sull’atto violento in sé, per fotografare una metamorfosi del protagonista che da rompiscatole magro e baffuto si trasforma in un puzzle di carne umana dalla forma simile a quella dell’agognato tricheco.

Nel cast anche un sempre sopra le righe Johnny Depp, nei panni di uno stralunato investigatore, da anni sulle tracce del folle omicida.

Tusk è la weirdata che può salvarvi la giornata.

Luca Ruocco

TUSK

4 Teschi

Regia: Kevin Smith

Con: Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Génesis Rodriguez, Johnny Depp

Uscita in sala in Italia: /

Sceneggiatura: Kevin Smith

Produzione: Demarest Films, SModcast Pictures

Distribuzione: A24 Films

Anno: 2014

Durata: 102’

InGenere Cinema

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