Un’epidemia di infetti violenti e rapaci, con i suoi classici simil-zombie velocissimi e nevrotici, è esplosa ed ha coperto a macchia d’olio un’intera città.
Si pensa ad una responsabilità dei poteri forti, quindi tutto potrebbe essere rimesso a tacere con un intervento “definitivo” che metta a nanna tutti i folli assassini… Il caso, però, vuole che la figlia di un uomo molto potente sia rimasta ingabbiata proprio all’interno della zona colpita dalla fuga del virus patogeno, e proprio per questo il soldato Max Gatling [Dolph Lundgren], un supermacho senza paura, ma forse con qualche macchia, viene incaricato di infiltrarsi, insieme ad un manipolo di mercenari, all’interno dell’area da mettere in quarantena per portar via la ragazza sana e salva.
Il lavoro non sarà affatto semplice: l’eroe perde il suo staff già a inizio film, e, armato fino ai denti di armi da fuoco e quant’altro, proverà ugualmente a render merito alla sua fama, intercettando e portando via la giovane in pericolo.
Ma quanto un uomo solo, pur avendo a disposizione case disabitate in cui nascondersi e un’intera cittadina a propria disposizione, potrà resistere ad un’intera orda di infetti iperattivi?
La battaglia dei dannati, di Christopher Hatton, prova a raccontarvelo e, quando la situazione si fa davvero troppo poco credibile, anche per un action macho con gli zombie invidiosi dell’appeal de I Mercenari, tanto vale esagerare ancor di più, inserendo all’interno della trama una piccola truppa di robot protettori di ultima generazione, made in Tokyo, per qualche motivo lasciati in giro in attesa di poter essere assoldati proprio dal guerriero buono che, senza farsi scrupoli, e dopo aver conquistato la loro stima grazie ad un carisma senza pari, potrà iniziare a dar davvero filo da torcere agli infetti.
Nessuna novità in uno zombie movie coniugato in action, ma senza nulla da raccontare né da mostrare! Unica scintilla di freschezza potevan essere solo i robot, ma il tutto si consuma in un ingresso in scena da punto interrogativo sulla testa, e in un utilizzo che ripiomba nel dimenticabile.
Distribuisce in DVD Minerva Pictures. Non c’è bisogno nemmeno di domandarsi se sia cult o l’esatto contrario!
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Cult mancato, e con amarezza, è invece il La fine del mondo di Edgar Wrigh, che chiude l’ideale trilogia [firmata in sceneggiatura dal regista insieme all’interprete Simon Pegg e interpretato da quest’ultimo insieme a Nick Frost], dopo i fasti comico-di-Genere dello stra-cult L’alba dei morti viventi e dell’ottimo Hot Fuzz!
Dopo aver sezionato con dissacrante ironia l’horror [in particolare lo zombie movie romeriano] e il poliziesco, il trio di di filmakers inglesi si dà da fare per costruire un degno proseguo del loro lavoro anche nel seminato dello sci-fi.
Una trama che ha un po’ dello Stephen King più classico, con una storia di adolescenza un po’ atipica troncata sul più bello, e i fili da riallacciare a distanza di qualche decina di anni, in età ormai adulta, e che dello Stand by me di King potrebbe replicare anche la chiusa morale!
È quello che succede a Andrew [Nick Frost], Oliver [Martin Freeman], Steven [Paddy Considine] e Peter [Eddie Marsan] che, dopo essersi allontanati dalla propria cittadina di origine per cercare di costruirsi un futuro e un famiglia, si ritrovano davanti agli occhi il più fastidioso fra i ricordi della loro giovinezza: Gary King [Simon Pegg], quello che era stato ai tempi del liceo il leader del loro gruppo di emarginati, e il Peter Pan che, dopo averli traditi o allontanati uno per uno, aveva rifiutato di diventare uomo e ora li richiama agli ordini, per provare a portare a termine la missione che alla fine della scuola non erano riusciti a chiudere: una serata, cinque amici e una maratona di dodici pub [tutti quelli presenti in città fino al “The World’s End”] a base di birra!
Chi per un motivo, chi per un altro, i quattro adulti si ritroveranno ad assecondare l’inaspettata proposta del folle King e, come se già non bastasse il vivere a distanza di così tanto tempo un inconciliabile déjà vu, il gruppo di amici si troverà a dover affrontare una sorpresa davvero terrificante e assurda: la popolazione del proprio paese natale è stata quasi del tutto sostituita da una di replicanti alieni, che utilizzano i corpi dei loro ospiti, svuotati dagli organi e dalla coscienza, e riempiti di liquido azzurro, per dissimulare il loro piano di conquista della Terra.
La storia di non completo abbandono all’età adulta, narrata da Wright, non si dimostra del tutto all’altezza della precedente, e non tanto per l’eccessiva lunghezza dell’incipit pre-presa di coscienza dell’invasion in atto. Il tutto macina troppo a fatica. nfatti, anche dopo l’epifanica apparizione del primo “sangue blu”, i non più giovani eroi ripetono un po’ di volte azioni similari, bloccati come sono all’interno di un script a tappe [i vari pub da visitare] che permette, a quanto pare, evoluzioni troppo piccole per essere davvero assimilate come tali!
Ci si diverte a tratti, ma stavolta non si urla al miracolo!
Distribuisce anche in Blu-Ray la Universal Pictures, in un’edizione con un comparto extra carico di Making of, una scena eliminata e il commento degli autori.
Occhio alla qualità video, però. Davvero scadente per essere un disco ad alta definizione!
Luca Ruocco
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LA BATTAGLIA DEI DANNATI
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Christopher Hatton
Con: Dolph Lundgren, Malanie Zanetti, Matt Doran, Jen Kuo Sung, Lidia Look
Durata: 90’
Formato: 1.78:1 anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1
Distribuzione: Minerva Pictures [www.minervapictures.com]
Extra: /
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LA FINE DEL MONDO
Voto film:
Voto Blu-Ray:
Regia: Edgar Wright
Con: Simon Pegg, Nick Frost, Paddy Considine, Martin Freeman, Eddie Marsan, Rosamund Pike
Durata: 109’
Formato: 1080p High-Definition Widescreen 2.35:1
Distribuzione: Universal Pictures [www.universalpictures.it]
Extra: Scena eliminate; Completare il Golden Mile: Il making of de “La fine del mondo”; Commento al film degli autori Edgar Wight e Simon Pegg