Billy “The Kid” Mc Donnen [Robert De Niro] e Henry “Razor” Sharp [Sylvester Stallone] sono due ex-pugili che negli anni d’oro della loro carriera se le sono date di santa ragione.
Ognuno dei due ha un match vinto rispettivamente contro l’altro ma, al momento della rivincita di The Kid, Razor si tira indietro inspiegabilmente mandando in fumo non solo la sua ma anche la carriera del suo avversario.
L’idea di questo film venne a Tim Kelleher che firma il soggetto e la sceneggiatura insieme a Rodney Rothman ripensando a quando Larry Holmes e George Foreman anni dopo il loro ritiro nel 1999 annunciarono un match, a cinquant’anni suonati, che purtroppo non si tenne mai.
Tim pensò a come poteva essere richiamare sul ring vecchie glorie ancora in vita e, si spera, ancora in forma per sostenere un match ad anni dal loro ritiro dalle scene.
Nel film, ovviamente, non c’è solo l’evento in sé, vale a dire, la possibilità di vedere finalmente Jake La Motta e Rocky combattere insieme, ma anche la vicenda personale che lega i due pugili.
Razor è un orso che una volta ritiratosi perché la sua donna Sally [Kim Basinger] finisce a letto proprio con il suo peggior nemico Billy “The Kid” decide di sparire completamente dal mondo della boxe finendo a lavorare presso un’industria siderurgica e facendo di tanto in tanto delle buffe statuine a forma di cane con i residui metallici recuperati qui e la.
Billy “The Kid” vende automobili e ogni tanto va a sbronzarsi e a fare un po’ di cabaret in un locale di un suo amico e non ha perso il vizio di essere uno sregolato, donnaiolo, irresponsabile.
Le cose cambiano quando il figlio di un vecchio, poco di buono, manager Dante Slate Jr. propone ai due pugili il colpaccio: organizzare il match che avrebbero dovuto disputare nel lontano ’83 a trent’anni di distanza.
Ovviamente trenta lunghi anni non hanno seppellito dissapori, astio, parole non dette ma soprattutto chili di troppo e rughe, ma il collante di tutta la storia rimane Sally e la sua famiglia…
Ormai dai Mercenari in poi siamo abituati a vedere Sylvester Stallone legato a queste belle “operazioni nostalgia”.
Si può dire ogni cosa [peraltro giustamente]: non c’è più creatività; non c’è più gente in grado di scrivere storie che tengano lo spettatore incollato sullo schermo; i tempi sono cambiati; queste operazioni nostalgiche sono dovute a stuoli di trentenni bamboccioni che non vogliono uscire di casa e rimangono legati ai vecchi film, alla vecchia musica e ai vecchi miti dell’infanzia… però non si può dire che i vecchietti in questione non ci sappiano fare.
Sono grandi! E sono grandi soprattutto perché sono autoironici e sono i primi a mettersi in discussione e poi le cifre parlano chiaro. Operazioni come questa o i Mercenari hanno avuto il merito di riportare gente di ogni età al cinema!. Viene solo da chiedersi, giovani ci siete?
Paolo Corridore
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IL GRANDE MATCH
Regia: Peter Segal
Con: Robert De Niro, Sylvester Stallone, Kim Basinger
Uscita in sala in Italia: giovedì 9 gennaio 2014
Sceneggiatura: Tim Kelleher, Rodney Rothman
Produzione: Warner Bros. Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Anno: 2013
Durata: 113′