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WEREWOLF – LA BESTIA E’ TORNATA di Louis Murneau

werewolf1Universal Pictures, proprio nell’anno del suo centenario, festeggiato alla grande ridando luce ad alcuni dei classici che hanno costruito la grandezza e l’importanza, tra cui i mai dimenticati Universal Monsters, ritorna a cantar le gesta del lupo mannaro.

Di acqua sotto ai ponti ne è passata davvero tanta da quel The Wolf Man [George Waggner, 1941] interpretato da Lon Chaney jr., ma il ciclico moto delle sacre acque del Cinema ha già riportato a galla il mito licantropico nel remake, sempre targato Universal, interpretato da Benicio Del Toro e girato da Joe Johnston nel 2010. L’uomo lupo era ritornato a vivere in una storia rinnovata e gonfiata, nel ritmo e nel senso gore, che ha ben restituito l’anima da b-movie che era insito nella voglia di riscoperta del film.

A due anni di distanza, e proprio strizzando l’occhio al remake  del 2010 [la tag-line di locandina recita “Dopo Wolfman, i lupi mannari sono tornati…”], Louis Murneau [The hitcher II – Ti stavo aspettando, 2003] rispolvera la leggenda dell’uomo lupo nel suo horror Werewolf – La bestia è tornata [2012].

La struttura del film è quella stra-conosciuta della bestia che vessa la popolazione di un piccolo villaggio con attacchi omicidi ciechi e feroci.

Werewolf-The-Beast-Among-Us-imageAmbientandolo nell’ottocento, in un piccolo centro urbano, Murneau colpisce nel segno, innanzitutto, mettendo in atto tutta una serie di rimandi storico-antropologici: dalle battute di caccia organizzate dagli uomini del paese [basti consultare uno dei tanti libri che raccolgono resoconti e documenti di storici attacchi di animali violenti, come quelli della bestia del Gévaudan], ai coprifuochi, agli imbrogli che bracconieri e manigoldi mettevano in atto addobbando in maniera macabra e mostruosa le carcasse di normali lupi, per farli passare per i mostri in questione ed incassare le cospicue taglie fissate dalle amministrazioni dei singoli comuni.

In questo mondo fatto di paura e credenze, si muove un gruppo di cacciatori, professionisti nella costruzione di trappole e nell’eliminazione dei violenti mutaforma, che offrono i loro servigi alla comunità in cambio di una cospicua maggiorazione della taglia fissata sull’uccisione della bestia.

werewolf3Daniel [Guy Wilson], giovane assistente del medico locale, rimane da subito affascinato dal fascino del misterioso e carismatico capo del gruppo [Ed Quinn] e, un po’ per emularne il coraggio, un po’ per assecondare l’istinto di protezione provato nei confronti della sua innamorata, si offre di dare una mano nelle ricerche.

Werewolf, come il Wolfman di Johnston, cavalca il mood del b-movie, ricamando sui temi della monster story per tentare la novità con qualche piccolo stravolgimento alla classica evoluzione della storia di licantropi, con sterzate lievi ma intonate.

Ma, all’interno dell’orchestrazione di Muneau, qualcosa suona a vuoto: innanzitutto nella caratterizzazione dei singoli personaggi facenti parte della banda. A parte il silenzioso e dannato capobranco e il personaggio interpretato da Adam Croasdell, una sorta di braccio destro, damerino e meschino, un po’ dandy un po’ Iago, gli altri, dal guercio forzuto alla femme fatale, non sono ben strutturati e non hanno un vero ruolo nell’evoluzione della storia.

werewolf6Altro punto debole è la resa della creatura, puntata sì sulla oramai ovvia interazione tra effetto speciale old school e digital effetcs, ma con una propensione più che evidente verso questi ultimi che, soprattutto nelle scene più action, perdono di credibilità, lasciando il tempo che trovano.

Buona, invece, l’idea tutta grafica della trasformazione/trasfigurazione dell’uomo in bestia, nella scena in stile crocifisso.

Non fa male, se si visiona senza pretese. Werewolf – La bestia è tornata è distribuito in edizione DVD e Blu-Ray da Universal, con un ricco comparto extra fatto di scene eliminate, commento al film, e interviste e interventi al cast e ai realizzatori.

Luca Ruocco

WEREWOLF – LA BESTIA E’ TORNATA

2.5 Teschi

Regia: Louis Murneau

Con: Ed Quinn, Stephen Rea, Steven Bauer

Durata: 93’

Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 5.1; Francese, Italiano, Tedesco, Spagnolo, Giapponese DTS Surround 5.1

Formato: 1080p High-Definition Widescreen 2.40:1

Distribuzione: Universal Pictures [www.universalpictures.it]

Extra: Scene eliminate; Una mostruosa creazione; La trasformazione: da uomo a bestia; Una tradizione di mostri; Commento al film

InGenere Cinema

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