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BELLA ADDORMENTATA di Marco Bellocchio

bella-addormentata-1A circa due anni di distanza dall’ultima fatica, Sorelle mai, 2010, preceduto da un apprezzato e meritatamente premiato Vincere, 2009, Marco Bellocchio torna al cinema con Bella addormentata, film da molto tempo meditato dal regista, che inizia a progettarlo proprio in seguito a quel 9 febbraio 2009, data in cui la studentessa milanese Eluana Englaro, di quasi 39 anni, morì in una clinica di Udine dopo 17 anni di stato vegetativo, conseguenza di un incidente stradale avvenuto nel 1992.

Scritto dallo stesso Bellocchio con Veronica Raimo e Stefano Rulli, Bella addormentata è un film complesso e delicato perché porta al cinema un tema scottante, intorno al quale tutti, troppi, hanno preso parte. Bellocchiodà voce ad entrambe le parti: ai laici, che gridano al diritto di libertà di morte, e ai ferventi cattolici, che ritengono invece un assassinio l’interruzione della terapia che mantiene in vita un corpo umano.

Le due bandiere sono espresse in due modi: attraverso l’attivismo politico [sono inseriti i veri interventi dei politici] che vede ancora destra e sinistra litigare inferocite anche di fronte ad un tema così spinoso e individuale, e attraverso la viva partecipazione dei manifestanti.

bella-addormentata-2L’Italia, già in subbuglio per diverse ragioni, è divisa: Eluana ha il diritto di vivere o no? In realtà la vicenda di Eluana è solo un pretesto per raccontare tre vicende diverse che s’incrociano per il ricorso al tema dell’eutanasia, etimologicamente “la dolce morte”. A fare infatti da sfondo sono tre storie che si intersecano tra loro e che si alternano tra un prima e un poi. Uliano Beffardi [Toni Servillo] è un senatore della Repubblica, vedovo e padre di Maria [Alba Rohrwacher]. Deve presentarsi in Senato per votare pro o contro il decreto [la cui bozza era pronta il 5 febbraio 2009] che vieta l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione, motivo per cui sia lui che i suoi colleghi sono molto tesi. Ma Uliano è maggiormente implicato in questa faccenda perché fu lui, dietro richiesta della moglie, a staccare anni addietro il macchinario che la teneva in vita. Sua figlia Maria non lo ha ancora perdonato per quel suo gesto, e vive con foga, da cattolica, le ultime ore di Eluana. Padre e figlia viaggiano su due binari diversi, ma proprio questa dualità li aiuterà, alla fine, ad avere un confronto, e superare ogni tipo di chiusura.

bella-addormentata-3C’è una famiglia, però, che sta vivendo ora il tormento di Ulbiano, perché la loro figlia, Rosa, è in stato vegetativo da molto tempo ormai. Sua madre [Isabelle Huppert], famosa attrice di teatro, ha abbandonato la sua professione per vegliare sua figlia, e vive, stremata e confusa, fuori dal mondo. A farle compagnia ci sono due assistenti con cui prega notte e giorno, in modo talmente assillante e continuo da far paura, perché le preghiere della donna sono meccaniche, forzate, comandate. La madre trascura così suo marito [Gian Marco Tognazzi], anche egli attore di teatro, che si sente inutile di fronte al turbamento della moglie, che è anche suo; capisce che sua moglie ha bisogno di aiuto, ma proprio la severità della donna impedisce di starle accanto. A loro si aggiunge Federico [Brenno Placido], il loro secondo figlio, che sogna un futuro d’attore, e che vive con allarme lo stato mentale in cui vive sua madre, desiderando la morte di sua sorella. A queste due storie se ne aggiunge un’altra, che si distingue dalle precedenti proprio per la volontà della protagonista, Rossa [Maya Sansa], di smettere di vivere. Proverà più volte a togliersi la vita, ma l’intervento del dottor Pallido [Pier Giorgio Bellocchio] le impedirà di sparire da questo mondo che lei disprezza. È la tempra di Rossa a dare un’impronta notevole al film. Pur nella sua depressione e nella sua incontrollabilità, infatti, la donna comunica maturità perché la sofferenza le ha insegnato molto; è il dolore che Rossa vive a spingere il medico a controllarla e assisterla giorno e notte, lui che a casa non ha nessuno che lo aspetta. Ma chi ha la libertà di decidere per noi?

bella-addormentata-4È su questo interrogativo che si muove il film. Bella addormentata è un film naturale, recitato egregiamente da tutti gli attori, e diretto nello stile tipico di Bellocchio, che ama i tempi lenti e gestisce le tematiche diverse con laboriosità ed anche con senso di humour. I dialoghi tra Uliano e lo psichiatra [Roberto Herlitzka], all’interno di un clima politico viscido, rasserenano l’ambiente, lasciandoci ridere, come la scena in cui i senatori si stanno rilassando, prima del gran voto, in un bagno turco, attenti a seguire in diretta tv gli ultimi sviluppi politici.

Eppure, Bella addormentata non conquista, e il motivo sta forse in quell’appiattimento di idee e ideologie che non sono sufficientemente messe in mostra. Bellocchio avrebbe dovuto rischiare di più, osando su più fronti, anche a rischio di suscitare le polemiche feroci, che ad ogni modo avrebbe suscitato comunque. Funziona poco la storia d’amore tra Maria e Roberto [Michele Riondino], fratello di Pipino [Fabrizio Falco], un ragazzo con problemi comportamentali, che condivide con Roberto la difesa all’eutanasia, così come la formazione della futura storia d’amore tra Rossa e il dottor Pallido.

Bella addormentata, distribuita da 01Distribution, è distribuito nelle sale italiane da giovedì 6 settembre.

Gilda Signoretti

 

Regia: Marco Bellocchio

Con: Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Isabelle Huppert

Uscita in sala in Italia: giovedì 6 settembre

Sceneggiatura: Marco Bellocchio, Veronica Raimo, Stefano Rulli

Produzione: Cattleya con RAI CINEMA; una coproduzione italo-francese con BABE FILMS

Distribuzione: 01 Distribution

Durata: 110’

Anno: 2012

InGenere Cinema

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