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L’ULTIMA GUERRA di Marco Farina e Omar Protani

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Una nuova guerra mondiale ha minato in profondità le fondamenta di ogni Stato; la stessa civiltà umana sembra destinata a seguire il declino di una parabola che di certo porterà all’estinzione della specie.

Chi ancora rimane in vita, cerca di arrancare proteggendosi all’interno di struttura abbandonata, tirando avanti con provviste di fortuna o, peggio ancora, cercando di prevaricare definitivamente i diritti dei propri simili, illudendosi che ci sia un futuro in cui continuare a barricarsi dietro un potere di carta, costruito sul nulla.

L’ultima guerra [2010], lungometraggio indipendente prodotto da Omar Protani in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata di Roma, scritto e diretto dallo stesso Protani a quattro mani con Marco Farina, si apre su un mondo ormai in sfacelo.

L’ultima edizione di un notiziario televisivo introduce il mood del film: la violenza e l’odio scatenati dalla guerra hanno fatto sì che un gruppo di mercenari, ex-militari al soldo di un invasato, amplificano l’onda di devastazione, uccidendo chiunque si trovino davanti, deportando giovani donne e foraggiando i folli esperimenti del “dottore”, classica figura da lager nazista, che smembra corpi umani con disinvoltura, parandosi dietro teorie tutte da verificare.

A far da contraltare ai mercenari, però, esiste un altro gruppo: sono i ribelli, che tentano utopisticamente di ricostruire piccole comunità su piccole isole che difficilmente potrebbero far gola ai mercenari o all’esercito.

Farina e Protani scelgono, però, di focalizzare la loro attenzione non tanto su panorami post-bellici e scene di guerra, quanto sui devastanti cambiamenti emotivi che quattro giovani sopravvissuti, barricati in una sorta di villetta costiera, si trovano a tentar di superare per riprendere a sperare in una vita normale.

I quattro giovani [tre uomini e una donna], cercano di farsi forza a vicenda, nonostante la guerra abbia creato dei motivi di rancore anche tra loro, con la scomparsa della sorella di uno di loro.

La scelta di virare un war-movie in qualcosa di realmente molto distante da questo non è di poco conto: di certo risponde in maniera molto intelligente alla scarsità di mezzi di un’autoproduzione che, soprattutto su metraggio lungo, non avrebbe potuto mettere in scena in maniera degna atmosfere e scene da guerra mondiale; dall’altra, però, il film rischia di scadere nel melenso [e in alcuni punti, nonostante gli sforzi degli autori, è quello che succede] e di stancare.

L’arrivo improvviso di un militare che trascina un compagno moribondo, in cerca di medicazioni, destabilizzerà il precario equilibrio domestico dei quattro sopravvissuti.

Quel che c’è di buono, in questo L’ultima guerra, è soprattutto questo tentativo di raccontare la guerra non solo attraverso le interiorità dei protagonisti che l’hanno vissuta sulla propria pelle, ma anche dei personaggi comprimari che, non potendo affrontare lucidamente la morte, hanno preferito perdere i lumi [vedi il folle Quagliamarcia]. Ciò che convince poco e niente, però, sono le location della prima parte [la villetta e il villaggio marittimo], che, pur abbandonate, non danno l’idea di una catastrofe, bensì di uno scarso utilizzo. Eccessivi, poi, possono risultare alcuni rintocchi di sentimentalismo [sorella/fidanzata scomparsa, una coppia drammaticamente separata, un ribelle seppellito con onor di patria, una bambina che regala del pane al fuggitivo, e via dicendo]. Ovvio che i toni generali del film sono proprio questi, rimarcati anche dalle note di piano della colonna sonora, ma è la troppa abbondanza che porta alla sconfessione.

Protani e Farina sono anche registi di uno degli episodi del lungometraggio Fantasmi [2011], prodotto dal regista Gabriele Albanesi, che in L’ultima guerra offre anche un cameo, nel ruolo di una sentinella sulla torre di controllo del campo base dei mercenari.

Luca Ruocco

 

Regia: Marco Farina, Omar Protani

Con: Alessandro Talone, Daniel Terranegra, Azzurra Rocchi, Davide Maria Marucci

Sceneggiatura: Marco Farina, Omar Protani

Produzione: Omar Protani, Università di Lettere e Filosofia di Tor Vergata

Distribuzione: /

Anno: 2010

Durata: 100’

Trailer:

 

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