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MONDO DI NOTTE, il cofanetto 3 DVD

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A cavallo tra il 1959 e il ’60, Luigi Vanzi firma la regia del primo dei tre capitoli dedicati alla riscoperta del Mondo di notte; risposta o ripresa apocrifa del precedente Europa di notte di Alessandro Blasetti [1958], che con il suo predecessore condivide la struttura a episodi e l’ambientazione notturna che vorrebbe porre l’accento sulle realtà più scabrose, piccanti e fuori dal comune che proprio nelle ore di tenebra trovano adeguato rifugio, e fanno proseliti tra gli uomini che non cedono alle lusinghe di Morfeo.

Anche se Mondo cane [1962] rimane il titolo più rappresentativo del filone, prolifico pur se non sempre ispirato, il primo Mondo di notte lo precede cronologicamente di tre anni, e annovera tra le fila dei suoi autori lo stesso Gualtiero Jacopetti che poi firmerà la regia proprio dell’antologia “mondo” più famosa.

Mosaico Media distribuisce un cofanetto a tiratura limitata [999 copie] dedicata alla trilogia notturna, iniziata da Luigi Vanzi e poi esplorata e portata all’estremo da Gianni Proia, con i successivi capitoli del 1961 e del 1963.

La carne al fuoco è davvero tanta e l’auto su cui i registi ci invitano a salire si aggira, tranquilla, per le vie delle viziose capitali di tutto il mondo, cercando di stanare succulenti personaggi e di fotografare i grandi cambiamenti di costume in atto in quel preciso periodo storico nei grandi centri urbani, accostandoli a tradizioni bizzarre e ad usanze, se non estreme, quantomeno sorprendenti.

Il gioco, però, non regge: poco interessanti, e alla lunga tediose, risultano oggi le notturne scorribande  a cui siamo invitati a prender parte, proprio per la ripetitività dei luoghi che ci si impone di dover frequentare e per la scarsa incisività delle immagini mostrate.

Difficile pensare che, anche cinquant’anni fa, Mondo di notte sia realmente riuscito a illudere spettatori, di certo meno abituati all’“esotico” e all’“esplicito a tutti i  costi”, di stare realmente regalando quel morboso potere voyeuristico che andava promettendo.

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Mondo di notte, l’originale e sicuramente il capitolo n.2, rimane fine a sé stesso, si blocca in lunghi déjà vu, che non portano da nessuna parte e, soprattutto, non sottolinea affatto la liminalità dell’“ambiente notte” con la forza di immagini visivamente ammalianti o disturbanti, come sarebbe stato a d’uopo.

A sanare, leggermente, la partita, ci pensa Proia con il terzo ed ultimo capitolo dei Mondo di notte: distante di pochi anni dal capostipite, il n.3 sembra essere nato da una giusta intuizione, come se il regista e autore anche del capitolo precedente avesse trovato, alla fine, il giusto profilo verso cui volgere l’attenzione.

Anche stavolta ci si sbrodola in stucchevoli strip, anche se la calda voce narrante lavora in contrapposizione, criticando la “pratica notturna” come fuori moda e obsoleta anche se fino all’anno precedente ne aveva fatto uno dei cavalli di battaglia del vero nottambulo. Le vere attrazioni, stavolta, sono altre: un fachiro francese che in una lunga sequenza, alla presenza della stampa, inizia ad infilzarsi con degli stiletti, prima nell’addome, poi, facendo attenzione a non scalfire la giugulare, si trapassa la gola da parte a parte. Quando un rivolo di sangue inizia a scendere sul collo, un primo brivido scuote lo spettatore: era ora! Il signor fachiro, non contento, dimostra agli astanti di essere riuscito più volte a spingersi ai confini tra la vita e la morte, agendo volontariamente sulla velocità delle sue pulsazioni cardiache. Anche qui, grazie al posticcio utilizzo sonoro di un battito cardiaco, la cosa risulta abbastanza disturbante.

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Mondo di notte n.3 continua vivacemente a battere sul pedale dell’“insanità” andando ad immortalare l’assurda pratica tedesca, durante la quale giovani virgulti, bardati di nero e con una mascherina a preservare occhi e naso, si sfidano ad un singolarissimo duello: i loro corpi restano immobili, mentre con audaci movimenti degli spadini branditi, cercano di deturpare, elegantemente, il volto dell’avversario.

Anche Mondo di notte n.3, come i precedenti, trascende volentieri dalla gabbia notturna ma, in questo caso, le sequenze diurne riescono ad essere ancora più sanguinose, mostrandoci feroci cacce alle balene e gli ancora più spietati trattamenti riservati ad un branco di renne in Finlandia.

Il cofanetto, edito da Mosaico Media, non presenta contenuti extra, ma è ugualmente un must per gli appassionati di mondo movie.

Luca Ruocco

 

Regia: Luigi Vanzi, Gianni Proia

Con: artisti vari

Durata: 105’, 113’, 106’

Formato: 4:3, 1.85:1 – 1.33:1 – 1.85:1

Audio: Italiano Mono, Francese Mono, Inglese mono

Distribuzione: Mosaico media [www.mosaicomedia.it]

Extra: /

InGenere Cinema

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