Mai il confronto mondiale tra USA e URSS fu così acceso come durante il periodo della guerra fredda, a partire dal 1947, quando si evidenziarono maggiormente le spaccature politiche tra le due potenze mondiali. Proprio in quel lasso di tempo si colloca Operazione U.N.C.L.E., l’ultima fatica di Guy Ritchie al cinema dal 2 settembre, ispirata ad una serie tv divenuta cult negli anni ’60: The Man From U.N.C.L.E.
Dopo i due Sherlok Holmes, Ritchie si avventura in una spy story diretta con leggerezza e un pizzico di brio, dove di drammatico sembra apparentemente non esserci nulla, a parte la paura che una catastrofe nucleare possa distruggere gli equilibri ancora precari tra le due potenze mondiali e il resto del mondo.
Non è la trama la forza di questo film, che visto con gli occhi di oggi regge su un soggetto fin troppo abusato, ma è lo stile assolutamente personale di Ritchie, che unisce eleganza, tanto umorismo, ritmo mai troppo frenetico, colonna sonora ricercata che ripropone anche brani sentimentali italiani anni ’60, e una cura scenografica evidente, a fare la differenza. Ad un montaggio intelligentemente costruito, si unisce il ricorso allo split-screen nelle scene d’azione.
Costretti a portare una missione insieme nonostante le ostilità, l’agente del KGB, Illya Kuryakin [Armie Hammer] e l’agente della CIA con un trascorso da criminale Napoleon Solo [Henry Cavill], sono chiamati a sgominare un’organizzazione criminale che fabbrica armi nucleari. Il primo obiettivo dei due agenti è una donna che di mestiere fa il meccanico: Gaby Teller [Alicia Vikander], che ha la sfortuna di essere la figlia del dottor Teller, un esperto di missilistica molto stimato da Hitler. L’uomo è scomparso da circa due anni, e va assolutamente rintracciato prima che le sue capacità mettano a frutto il piano dell’organizzazione criminale capeggiata dalla società Vinciguerra, a capo della quale vi sono la glaciale Victoria [Elizabeth Debicki], suo marito Alexander Vinciguerra [Luca Calvani], e lo zio di Gaby, Rudolph [Sylvester Groth], responsabili della sparizione del dottor Teller.
A questo punto ai tre non resta che presentarsi, fingere nuove identità e fare in modo che lo zio Rudi creda che Gaby e Illya siano fidanzati desiderosi di ufficializzare la loro unione, e che Napoleon sia un mercante di antichità specializzato in cultura greca e romana.
Operazione U.N.C.L.E., girato quasi interamente a Roma, è un film disinvolto e divertente, che si lascia guardare senza mai apparire forzato. Inganni, intrighi, tradimenti, si uniscono ad un sottotesto che mostra come due agenti così distanti tra loro per cultura e ideologie, possano trovare un accordo quando il minimo comune denominatore è la lotta alla criminalità e la ricerca di una pace internazionale.
L’azione è discontinua, nel senso che spesso il film intervalla inseguimenti, fughe rocambolesche, colpi di scena, sparatorie, a dialoghi utili ai fini della storia e per lo più spiritosi, come quelli legati a quale sia l’abbigliamento da scegliere per i tre protagonisti prima di partire per Roma. Da sottolineare la cura dei costumi, molto ricercati e tendenti a caratterizzare la personalità dei personaggi.
Al termine del film, il dilemma è tornare o meno a casa [in Germania Gaby, in Russia Illya e negli Usa Napoleon] salutarsi nella speranza di rivedersi o dirsi addio. Azzeccati nei rispetti ruoli degli agenti CIA e KGP Hammer e Cavill. Quando tutto sembra per chiudersi, i due agenti più Gaby, vengono a sapere di essere stati arruolati in un nuovo corpo di spionaggio con nome in codice: U.N.C.L.E., appunto.
Gilda Signoretti
–
OPERAZIONE U.N.C.L.E.
Regia: Guy Ritchie
Con: Armie Hammer, Henry Cavill, Alicia Vikander, Elizabeth Debicki, Luca Calvani, Sylvester Groth
Uscita in sala in Italia: mercoledì 2 settembre 2015
Sceneggiatura: Guy Ritchie, Lionel Wigram
Produzione: Warner Bros.
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Anno: 2015
Durata: 116′