Una donna in camicia da notte, su un letto disfatto, si aggira fra i vicoli del quartiere di San Lorenzo di Roma e la stazione di Terracina: la capitale, in cui ha frequentato gli studi, e la cittadina di provincia in cui è cresciuta con la sua famiglia, città e campagna. È con questo escamotage narrativo che Eleonora Danco, in N-Capace, intraprende un viaggio interiore nei luoghi che ha attraversato durante la sua crescita, prima umana poi artistica. Si dibatte in un letto che si sposta con lei, simbolo di un ipocondria latente che la spinge a rifugiarsi sotto le coperte, come una sorta di riflesso infantile.
Un’ immagine surreale che sembra pescare, in un solo tempo, nel cinema di Buñuel e Dalì e nella psicanalisi freudiana, un ambiente onirico in cui memoria e sogno si confondono l’uno con l’altro.
A rompere questo contesto fantastico ci sono le interviste dei suoi familiari e di ragazzini di Terracina, che potrebbero idealmente star percorrendo il suo stesso percorso. Fra le figure più ricorrenti ci sono, in particolare, la nonna e il padre, a cui chiede di pronunciare frasi che non hanno mai detto ma che forse, inconsciamente, hanno pensato almeno una volta.
Eleonora rende i suoi personaggi parte di una sorta di performance collettiva, e la camera potrebbe essere solo un escamotage per giustificarla.
Difficile capire se si tratta di fiction o di documentario, il film assomiglia piuttosto ad un capriccio della protagonista, che sfrutta il mezzo cinematografico per confrontarsi con le proprie insicurezze e le proprie fantasie, per riuscire, allo stesso tempo, a cogliere in fallo, anche se per un breve istante, i suoi personaggi,riuscendo a far emergere la loro spontaneità.
Nell’impossibilità di far scomparire la camera, ne fa strumento per giocare con i suoi personaggi. La creazione di uno spazio fra realtà e fantasia, fra sogno e memoria, diventa l’opportunità di far rivivere la madre scomparsa da diversi anni, e ciò può avvenire solo grazie alla memoria dei propri cari, attraverso la parola.
Un racconto che si emancipa dal reale e prende forma attraverso le fantasie personali dell’autrice, una ricerca interiore che in ogni caso riesce essere sempre autentica e onesta, in quanto rende lo spettatore partecipe dei meccanismi che danno forma alla narrazione.
Marco Natola
N-CAPACE
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Regia: Eleonora Danco
Con: Eleonora Danco
Uscita in sala in Italia: giovedì 19 marzo 2015
Sceneggiatura: Eleonora Danco
Produzione: Bibi Film in collaborazione con Rai Cinema
Distribuzione: Bibi Film in collaborazione con Rai Cinema
Anno: 2015
Durata: 80′