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FINO A QUI TUTTO BENE di Roan Johnson

FINO A QUI TUTTO BENE di Roan JohnsonInserito nella sezione Prospettive Italia – dedicato alle nuove tendenze del cinema italiano – al Festival Internazionale del Film di Roma, Fino a qui tutto bene, si è aggiudicato il premio del Pubblico BNL Cinema Italia [Fiction]. A dirigerlo, Roan Johnson, che firma la sua seconda regia dopo I primi della lista.

L’idea di Fino a qui tutto bene nasce in seguito alla video-intervista L’uva migliore, 2012, che fu realizzata con l’Università di Pisa, che ha collaborato alla produzione del suddetto film, che prende spunto proprio da quelle testimonianze che vedevano protagonisti gli studenti pisani, che si esprimevano sulla delicata situazione nella quale si sono venuti a trovare, o sarebbero venuti a trovarsi a breve, una volta conseguita la laurea.

Ne è venuto fuori un film delicato, che non vuole essere né tragico né comico, anche se è la componente comica quella più spesso presente. Al centro della storia cinque ragazzi, freschi di laurea: Vincenzo [Alessio Vassallo], Cioni [Paolo Cioni], Ilaria [Silvia D’Amico], Andrea [Guglielmo Favilla], Francesca [Melissa Bartolini].

Chi tra di voi ha frequentato l’università da studente fuori sede, sa quali sono le difficoltà alle quali si va incontro, soprattutto il primo anno, quando ci si trova ad ambientarsi in un nuovo ambiente, e sa bene cosa significhi avere il frigo quasi sempre vuoto, pochi soldi in tasca, o quanto sia piacevole, ma anche difficile, condividere lo stesso tetto con altre persone.

Fino a qui tutto bene foto 2Dagli anni universitari si impara molto, e spesso le amicizie che si stringono in quel periodo sono assai salde. Lo sanno bene i 5 protagonisti del film, che, dopo anni di convivenza, pasta in bianco, feste, turni di pulizie e giorni passati a studiare, devono separarsi, lasciare la casa che ha simboleggiato il loro accesso all’età adulta, caratterizzando il percorso evolutivo di ciascuno.

Vincenzo attende l’esito di una domanda per un dottorato in Islanda, argomento che provocherà non poche tensioni con la sua fidanzata, Francesca. Ilaria, invece, disinibita, superficiale, ma anche la più simpatica del gruppo, ha la certezza di un posto di lavoro nello studio del padre. Il problema, però, è che è incinta, e il bambino è frutto di una relazione con un uomo sposato che, scoprirà, non ha soltanto lei come amante.

Fino a qui foto 1Poi c’è Cioni, toscano, estroverso e schietto, che tornerà a casa dai suoi. E, infine, c’è Guglielmo, pronto ad intraprendere una sorta di viaggio di riscoperta di sé stesso. Guglielmo ha sempre sognato di fare l’attore, e infatti anni fa è stato lui a spingere i suoi coinquilini a mettere insieme una compagnia teatrale, che, ora, sta per chiudere definitivamente.

Che ne sarà dello stabile dove facevano le prove? E che ne sarà del suo futuro d’attore? Guglielmo soffre molto per la fine della sua relazione con  Marta [Isabella Ragonese], sua ex coinquilina, e ora famosa attrice di fiction, nei confronti della quale prova molto rancore.

Fino a qui tutto bene è costituito da una prima parte, frizzante e scorrevole, e di una seconda che invece si fa più malinconica, ma anche meno interessante, forse a causa delle ripetizioni delle situazioni iniziali e di un ritmo che tende ad affievolirsi.

Gilda Signoretti

FINO A QUI TUTTO BENE

2.5 Teschi

Regia: Roan Johnson

Con: Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Ilaria, Silvia D’Amico, Guglielmo Favilla, Melissa Bartolini, Isabella Ragonese

Uscita in sala in Italia: giovedì 19 marzo 2015

Sceneggiatura: Roan Johnson

Produzione: Roan Johnson

Distribuzione: Microcinema

Anno: 2014

Durata: 80′

Gilda Signoretti

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