Home / Recensioni / Animazione / SI ALZA IL VENTO di Hayao Miyazaki

SI ALZA IL VENTO di Hayao Miyazaki

Locandina Si alza il vento“Chi ha mai visto il vento? Non io e neppure tu:ma quando le foglie sospese tremano è per il vento che soffia. Chi ha mai visto il vento? Non tu e neppure io:ma quando gli alberi chinano il capo è il vento che passa”. Christina Rossetti

Non poteva cominciare meglio la nuova stagione del Nuovo Cinema Aquila, [qui] che all’interno della sua programmazione – dal 13 al 16 settembre –  vede l’ultima e attesa fatica di Hayao Miyazaki: Si alza il vento. Di questo importante animatore vi abbiamo su InGenere Cinema più volte, e ogni volta con grande entusiasmo e riconoscenza. Si alza il vento si distacca dai precedenti film del genio dell’animazione giapponese, in quanto l’elemento fantastico non è più preponderante, manifestandosi solo nei sogni del protagonista, Jiro Horikoshi, un ragazzino assennato e solitario, che ha già deciso di cosa si occuperà nella vita:guidare aeroplani  e costruirli.

Per la prima volta Miyazaki dirige [firma anche il soggetto e la sceneggiatura] un film d’animazione che si ispira alla avvincente storia di uno degli ingegneri dell’aeronautica più famosi della storia: Jiro Horikoshi, appunto, uno dei protagonisti del ‘900. Miyazaki compie quindi una ricostruzione storica dettagliata e vivace, nella quale prendono parte eventi storici che avranno ripercussioni sulle relazioni tra le grandi potenze mondiali: l’allarmante Grande depressione del 1929, con il conseguente crollo della borsa di Wall Street, che indebolì l’economia mondiale, lo spettro della prima guerra mondiale, e il più violento terremoto che si sia manifestato, quello di Kanto, risalente l’11 marzo 1923, seguito da un tsunami.

Si alza il vento foto 2C’è sempre molta intensità nei personaggi creati dall’animatore giapponese, di una delicatezza sconvolgente, ma anche astuti e riflessivi.

Jiro è un ragazzo dalle buone maniere, un sognatore per eccellenza. Il sogno lo insegue in ogni momento della giornata, e il protagonista dei suoi sogni è Giovanni Battista Caproni, progettista italiano di aeroplani, autore di modelli di aeroplani all’avanguardia, tra i padri fondatori dell’aviazione italiana dei primi del ‘900. Jiro lo considera un mito, e nei suoi sogni ricorrenti Caproni veste il ruolo di guida, e in fondo anche di padre.

Gli anni passano, e Jiro non è più un bambino, eppure continua a scrutare il cielo con la stessa meraviglia di sempre, immaginando aeroplani che si muovono liberamente in cielo, da lui realizzati. Raggiunta la maggiore età, Jiro decide di lasciare il suo tranquillo paese di montagna per vivere a Tokyo, dove si iscrive alla facoltà di ingegneria aeronautica, e sperare di scalare la vetta, riuscendo ad affermarsi, in breve, come ingegnere aeronautico.

Si alza il vento foto 1La sua forte miopia non gli ha permesso di praticare la scuola per piloti, ma l’idea di poter progettare in futuro modelli di aeroplani lo inorgoglisce.

Non è facile riuscire a sopportare il carattere burrascoso e isterico del dott. Kurokawa, il direttore dell’azienda di produzione aeronautica Mitsubishi, ma Jiro, prendendo a modello la forma delle spine di sgombro, per realizzare modellini si aeroplani, riesce ad attirare l’attenzione del suo superiore, che apprezza subito le sue capacità.

Si alza il vento è un film che commuove e fa riflettere, anche per via della profonda storia d’amore tra Jiro e Nahoko, una ragazzina che Jiro conosce proprio durante il primo viaggio in treno per Tokyo, un viaggio che ha segnato “il ragazzo giapponese”, come lo chiama Caproni, sia positivamente che negativamente, a causa della tragedia provocata dal terremoto. Jiro si impegnerà, in tuta la sua carriera, per dare forma alle sue forze, come gli ripete con ossessione Caproni.

Si alza il vento foto 4Miyazaki realizza un film molto poetico, elegante e visivamente attrattivo. Meraviglia il realismo con il quale il regista descrive il terremoto, mostrandoci la sua furia in ogni dettaglio, perfino rivolge l’attenzione verso i sassolini che si agitano lungo il percorso attraversato dai binari del treno, e alla loro immobilità alla fine del sisma, fino a far udire tutti i suoni provocati dalla furia del sisma:il boato, lo scoppio delle centrali elettriche, il rumore flebile dei roghi. E come non pensare alle immense e luminose pianure, al movimento delle nuvole del cielo, spesso attraversate da modellini di aeroplani che volteggiano, e, talvolta, precipitano giù. Non potevano essere migliori le musiche, curate dal celebre compositore Joe Hisaishi.

C’è una particolare sensibilità in questo film, ed è difficile non emozionarsi, soprattutto nel finale.

Gilda Signoretti

SI ALZA IL VENTO

4 Teschi

Regia: Hayao Miyazaki

Con:Emiliano Coltorti, Rossa caputo, Massimo De Ambrosis, Ambrogio Colombo, Edwin Francis, angelo Maggi, Giulia Tarquini

Uscita in sala in Italia: 13, 14, 15, 15 settembre 2014

Sceneggiatura: Hayao Miyazaki

Produzione: Studio Ghibli, KDDI Corporation

Distribuzione: Lucky Red

Anno: 2013

Durata: 126′

 

Gilda Signoretti

x

Check Also

ALTA TENSIONE di Alexandre Aja

Con questo titolo si apre la breve stagione cinematografica del cosiddetto new ...