BIAGIO di Pasquale Scimeca

Biagio locandinaPresentato alla nona edizione del Festival internazionale del Film di Roma, nella sezione Cine d’Oggi, Biagio, ultima fatica di Pasquale Scimeca, è un film che racconta il percorso spirituale di un geometra siciliano, Biagio Conte.

 Insofferente e sempre più distante da quella che è la vita condotta dagli uomini, Biagio decide di rompere i ponti con il suo presente, così vuoto, monotono e materiale, e di ascoltare quella parte di sé che sembra invitarlo a intraprendere un nuovo percorso, intimista, spontaneo, senza dubbio faticoso.

Biagio comincia con le notizie del tg regionale della Sicilia e i collegamenti in diretta tv, dedicati proprio alla fuga del geometra, e all’ansia della sua famiglia, che aveva ricevuto senz’altro il sentore di un cambiamento nel ragazzo, ma non aveva dato troppo pese alle sue stranezze.

Biagio non sa bene cosa stia cercando, e prima di abbracciare la strada della fede, decide di vivere all’interno di una piccola casa di montagna, poi di vivere come un eremita tra le montagne, dove entrerà in contatto con una famiglia di pastori ai quali darà una mano, senza volere nulla in cambio. È solo un periodo di transizione, e questo Biagio lo sa bene, dopo il quale capirà quale è la strada che vuole scegliere di seguire.

Biagio foto 1Infatti, con un cane al seguito, che chiamerà Libero, che ha salvato dalla morte, si metterà in cammino, con l’obiettivo di effettuare alcune tappe importanti, come la visita alla Basilica di assisi, o all’eremo francescano di Corleone,  dove stringerà amicizia con i frati.

Biagio abbraccerà la fede cristiana, e diventerà frate.

Scimeca dirige un film genuino, nel quale viene fuori lo stile personale del regista, che predilige tempi lunghi e attenzione ai dettagli e alle vedute d’insieme. Le musiche, firmata da Marco Biscarini e Luca Leprotti [con Emilio Pugliese alla batteria e Tommaso Ermolli alla chitarra], attingono a più generi, e si adattano alle varie fasi di vita di Biagio.

Biagio non è un intellettuale, e Scimeca non si sforza dunque di farcelo apparire come un uomo colto, e non affida a lui neanche pensieri complessi, ma anzi molto semplici e profondi.

Biagio foto 3 I difetti che si possono riscontrare, però, sono due, in particolare:l’eccessiva enfasi, che sembra appropriarsi di Biagio, ad esempio quando fa il suo ingresso nella basilica di Assisi. Poco convincenti, dal punto di vista interpretativo, alcune scene con attori secondari.

Biagio con convince pienamente, ma è un film caratteristico, un racconto di un’esperienza unica, affrontata  da un uomo che ha deciso con coraggio di vivere un’esperienza estrema ma ricchissima.

Gilda Signoretti

BIAGIO

2.5 Teschi

Regia: Pasquale Scimeca

Con: Marcello Mazzarella, Vincenzo Albanese, Renato Lenzi, Omar Noto, Doriana La Fauci, Silvia Francese

Uscita in sala in Italia: 6 novembre 2014

Sceneggiatura: Pasquale Scimeca

Produzione: Arbash

Distribuzione: Arbash, Acec

Anno: 2014

Durata: 90′

Gilda Signoretti

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