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RIO 2096 – UNA STORIA D’AMORE E FURIA di Luiz Bolognesi

Locandina Rio“Vivere senza conoscere il passato è come camminare nell’oscurità”.

È questa la frase di apertura dell’affascinante e profondo film d’animazione del regista e documentarista brasiliano Luiz Bolognesi: Rio 2096 – Una storia d’amore e furia.

Se nell’ultimo mese si è sentito parlare molto del Brasile, a proposito dei Mondiali di Calcio 2014 , ci auguriamo che si continui a parlare dello stato sudamericano a proposito dell’uscita di Rio 2096 – Una storia d’amore e furia, da giovedì 3 luglio nelle nostre sale.

Bolognesi firma anche la sceneggiatura del film, e scrive quattro storie che hanno come protagonista Abeguar [voce di Massimo Lodolo nella versione italiana, di Selton Melton in quella originale], e ambientate in Brasile.

1566, Guanabara. Abeguar è un indios immortale al quale gli dei hanno affidato un compito molto importante:condurre la tribù alla quale appartiene, i Tupinambás, nelle terre libere, lontano dal male.

Rio 2096 foto 1La missione inorgoglisce Abeguar, che non verrà risparmiato da sofferenze che gli segneranno la vita. Abeguar dovrà combattere, insieme con la sua gente, contro il signore del Male, Anhangá. A condurlo in questo arduo compito c’è Janina [voce di Barbara De Bortoli nella versione italiana, di Camila Pitanga in quella originale], alla quale lo lega un amore indissolubile, così forte da essere infinito, e viaggiare nei secoli con la stessa intensità di sempre. Il male avrà la meglio, e Abeguar sarà destinato, nel corso dei secoli, ad assumere le sembianze di un uccello e a reincarnarsi poi in un essere umano.

1800. La guerra tra portoghesi e francesi per la conquista delle terre sta decimando la popolazione. I bambini indios sono ridotti in schiavitù, così come i loro genitori, costretti a lavorare nelle piantagioni. Abeguar è sposato con Janina [entrambi reincarnati in un altro corpo], e hanno due figlie. Per vivere realizzano ceste di vimini, da vendere al mercato, al quale si reca Abeguar con il suo carretto. Il destino, però, ha riservato per lui e per la sua famiglia una sorte crudele, che li vuole schiavi e totalmente soggiogati ai loro padroni…non a lungo, però, perché, per citare una frase del film “Chi è nato libero, non riesce a sopravvivere come schiavo”.

Rio 2096 foto 2Altro salto temporale. Siamo a Rio De Janeiro, ed è il 1968. In Brasile vige la dittatura, e per contrastarla è stato creato il movimento di resistenza degli studenti, ai quali appartengono Abeguar e Janina. Per difendere i diritti civili della popolazione, il valore della libertà e, di conseguenza, promuovere un governo democratico, gli studenti sono disposti a perdere la vita. E, mentre la battaglia incombe, Janina, fidanzata di Julian, si scopre attratta da Abeguar. Il loro amore, infatti, è secolare, e non ha fine., e Janina crede di conoscere Abeguar da sempre….

2096. Rio De Janeiro è occupata dalle milizie private. L’acqua del mare è contaminata dai rifiuti industriali, e per questo motivo solo i più ricchi possono permettersi di acquistare e bere l’acqua non inquinata. La guerra per il capitalismo e per il possesso dell’acqua incombe, e Abeguar si prepara, anche stavolta, a difendere i diritti del suo popolo accanto a Janina, in una società tecnologicamente avanzata.

In questo episodio Janina è una ragazza molto più disinibita che nei precedenti, tanto da accettare che Abeguar la paghi per avere prestazioni sessuali. Eppure il romanticismo non scema, ma anzi è costante, poiché Abeguar è disposto a tutto pur di stare con lei [paradossalmente, anche di pagarla], mentre Janina scoprirà di essere totalmente infatuata da lui. Non avranno il tempo, però, di vivere il loro amore…

Rio 2096 foto 3Rio 2096 – Una storia d’amore e furia è un film d’animazione veramente singolare, fantastico e leggendario. È proprio sulle leggende degli indiani Tupi-Guarani che si è ispirato Bolognesi, tranne che nell’ultimo episodio, frutto della sua inventiva.

Particolarmente affascinante i disegni e i colori,cupi e assolutamente naturali, che li rivestono. Si ha come la sensazione che ogni episodio prenda corpo e vita da un dipinto. Pensiamo ad esempio al secondo episodio, che inizia con la veduta dall’alto della capanna nella quale Abeguar vive con la sua famiglia, poi vediamo gli alberi e le foglie muoversi a causa del vento leggero, e poi vediamo i personaggi muoversi.

Ad introdurre lo spettatore nella storia è la voce di Abeguar, ovvero l’immortalità, che erra nei secoli attraversando cieli e tempeste.

Il film di Bolognesi è pregno di saggezza, e il regista dimostra la sua sensibilità nella delicatezza con la quale ha raccontato le storie del film, supportato da disegni a volte molto cruenti, ma necessari, per sfogare la drammaticità della narrazione. Un ottimo esperimento, dunque, che, ci auguriamo, possa ricevere le giuste considerazioni e riconoscimenti.

Gilda Signoretti

RIO 2096 – UNA STORIA D’AMORE E FURIA

4 Teschi

Regia: Luiz Bolognesi

Con: Massimo Lodolo, Barbara De Bortoli, Dario Oppido

Uscita in sala in Italia: giovedì 3 luglio 2014

Sceneggiatura: Luiz Bolognesi

Produzione: Buriti Filmes & Gullane

Distribuzione:  G&A Productions s.r.l.

Anno: 2013

Durata: 74′

Gilda Signoretti

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