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Luca Ruocco – Teatro


 Luca Ruocco – Teatro


12552988_955310301190837_5605378406384644292_nNiente di nuovo sotto il suolo

Dal 12 al 17 gennaio torna al Teatro dell’Orologio il duo DoppioSenso Unico, compagnia tra le più apprezzate e innovative del panorama teatrale romano contemporaneo.

Nell’ambito dei percorsi monografici dedicati alle più interessanti compagnie emergenti italiane, DoppioSenso Unico e Teatro dell’Orologio propongono la trilogia Niente di nuovo sotto il suolo, composta dagli ultimi tre lavori scritti, diretti e interpretati da Luca Ruocco e Ivan Talarico. La Trilogia comprende i tre spettacoli cult della compagnia: La variante E.K. (12 e 15 gennaio), gU.F.O (13 e 16 gennaio) e infine Operamolla (14 e 17 gennaio), che ha debuttato nella scorsa stagione 2014 – 2015 proprio al Teatro dell’Orologio.

I tre spettacoli rappresentano al meglio lo stile originale del duo DoppioSenso Unico, in particolare l’abilità di trarre ironia e umorismo disarmanti da situazioni surreali, di far ridere trattando con spiazzante leggerezza tematiche particolarmente cupe, di sconvolgere con disinvoltura argomenti spinosi. Tutto ciò è realizzato attraverso un continuo e audace esperimento sulle possibilità del linguaggio, giocando con paradosso, doppi sensi e freddure, e coinvolgendo in modo radicale il pubblico, che diventa parte integrante e insostituibile della costruzione drammaturgica.

di e con: Luca Ruocco e Ivan Talarico

scene e maschere: Stefania Onofrio, Fiammetta Mandich, Antonio Guarino

produzione: DoppioSenso Unico, Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio

anno: 2016

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operamollaOperamolla

Tre fratelli chiusi in casa. Due vivi, uno vegeto. Il divertimento non è molto, l’unico svago sono le malattie. La speranza è quella di morire, perché la certezza è che la carne risorgerà subito.

Ma il fratello che vegeta, sarà morto? Sarà risorto senza dir niente agli altri due?
Il Guaritore, mistico figuro che manda all’aria ogni malanno, ha le risposte.
Ma dimentica le domande.

di e con: Luca Ruocco e Ivan Talarico

scene e maschere: Stefania Onofrio, Antonio Guarino

produzione: DoppioSenso Unico, Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio

anno: 2015

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gufo flyer lunggU.F.O. 

Continuando a giocare con gli stili e le variazioni DoppioSenso Unico fa incontrare Gufi e Alieni: chiusi nel loro piccolo spazio vitale i primi, dominatori dell’universo i secondi. I Gufi nicchiano, non essendo predisposti al dialogo. Gli Alieni incalzano, con atteggiamento gerarchico. Riusciranno nel contempo Hitler, Marx e Darwin a sviluppare idee autonome? L’attesa è snervante. E se i gufi non esistessero? E se gli alieni fossero dio? E se noi fossimo alienati?

di e con: Luca Ruocco e Ivan Talarico

scene e maschere: Stefania Onofrio, Fiammetta Mandich

produzione: DoppioSenso Unico

anno: 2014

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pieghevoleLa variante E.K.

Un uomo alle corde aspira alla corda, ma necessita metodo. Si sottopone a un duro allenamento ma nel momento cruciale non coglie il nodo. Ricondotto sulla diritta via si dà la fine. Strani figuri ne portano le spoglie. La sua vita è dibattuta in giusta causa, ripercorsa nei punti salienti, nei consigli di chi non disse giusta parola. La sua passione per il west apre lo spettacolo sull’inquietante e straordinario mondo dei cavalli. Tramutato anch’esso in cavallo troverà all’inferno la giusta pena.

di e con: Luca Ruocco e Ivan Talarico

maschere e oggetti: Stefania Onofrio

produzione: DoppioSenso Unico

anno: 2013

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imgpappicepapocchioLe clamorose avventure di Mario Pappice e Pepé Papocchio

Mario Pappice e Pepé Papocchio non vivono una storia, ma sono artefici di un teatrino allucinato e perverso. La scena trabocca di presenze inanimate che vivranno nel riflesso dei due manipolatori, in un susseguirsi di microcosmi sconnessi e fittizi. L’equilibrio dei ruoli viene rispettato in un crescendo che culmina nel crollo della nuova Babele, confondendo figure, sensi e personaggi. Non c’è realismo e non c’è dramma: è una lampante impostura!

di e con: Luca Ruocco e Ivan Talarico

regia: Lorenzo Vecchio

maschere: Tiziana Tassinari

produzione: DoppioSenso Unico

anno: 2008

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Isacco deve morire. Ma suo padre, Abramo, non è capace di ucciderlo. Per questo motivo Abramo perde la stima di suo figlio e quella di dio. Per questo motivo lo stesso pugnale che non offese il figlio perisce il padre.Bavalacchio si droga. Cucurullo no. Killer di professione, non riesce a uccidere un infante a causa della discendenza da Abramo. Ma la caina stirpe di Isacco lo costringe a uccidere il suo tossico amico. Scannapieco, amico frustrato, guarda impotente la sua vita sfaldarsi a causa di Pancrazio, divinità assente.
Don Agiorre Giona, curato nella parrocchia, malato di cuore, assolve il crimine di Cucurullo condannando sè stesso per bigamia e per offesa alla religione di stato. Puntellata da mute didascalie e illustri personaggi uguali che d’intrasatto scoprono la luna, l’epopea finisce celebrando, nella Chançon de Pancrace, le gesta dell’eroica stirpe che partorisce mostri.

di e con: Luca Ruocco, Ivan Talarico e Lorenzo Vecchio

produzione: DoppioSenso Unico

anno: 2005

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