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UNA BATTAGLIA DOPO L’ALTRA di Paul Thomas Anderson

Paul Thomas Anderson torna con un film monumentale e allo stesso tempo intimo, un’opera che attraversa sedici anni di storia e di vita personale senza mai perdere tensione o spessore. Una battaglia dopo l’altra è un racconto politico, umano e corrosivo, capace di intrecciare dramma e ironia con una naturalezza che sorprende.

Tratto dal romanzo Vineland di Thomas Pynchon, la storia segue un gruppo di ex rivoluzionari americani costretti a riunirsi quando il passato torna sotto forma di una minaccia terribile.

Sono trascorsi sedici anni da quando Bob Ferguson, un tempo figura carismatica e idealista del collettivo libertario French 75, ha abbandonato la lotta armata per rifugiarsi in una vita marginale e solitaria. Oggi Bob è un uomo stanco, con i capelli lunghi, i baffi a manubrio, un’anima segnata dai rimpianti e un’esistenza offuscata dalle dipendenze. Al suo fianco c’è sua figlia adolescente, Wilma, nata dall’amore con Perfidia, compagna tenace, attivista per i diritti civili, che ha sfidato convenzioni e pregiudizi. Unione che appariva indivisibile, finché l’attivismo e la vita familiare non sono andati in conflitto, costringendo Perfidia ad andare via. Ma la fragile pace conquistata a fatica da Bob viene infranta quando ricompare un volto familiare e terrificante. È il colonnello Steven J. Lockjaw, un fanatico nazionalista e suprematista bianco, un tempo nemico giurato della French 75, ora a capo di una violenta milizia armata. Per Lockjaw, l’unione interrazziale di Bob e Perfidia rappresenta una minaccia ideologica, e la giovane Wilma diventa un bersaglio da eliminare.
Quando Wilma viene rapita, Bob è costretto a fare ciò che aveva giurato di non fare mai più: tornare in battaglia. Un viaggio emotivo e politico attraverso le contraddizioni dell’America contemporanea, un’esplorazione profonda di ciò che resta degli ideali quando la realtà si fa crudele.

Al centro della battaglia, dunque, troviamo Bob, interpretato da un Leonardo DiCaprio che offre una delle prove più complesse e stratificate della sua carriera. Ex rivoluzionario, padre imperfetto e uomo costantemente in bilico tra scelte sbagliate e desiderio di riscatto, Bob incarna tutte le contraddizioni di un’America lacerata. Il film non lo mostra come eroe, ma come figura fragile e disarmata, capace di errori goffi e di intuizioni disperate. È qui che P.T. trova la sua forza: nel mescolare il destino personale a quello collettivo, in un continuo specchio tra tragedia intima e disastro politico. Tantissimo proviene dalla penna di Pynchon, non c’è dubbio, ma la visione di Anderson aggiunge al racconto la capacità lampante di intercettare l’attualità. Suprematismo, controllo dello Stato, conflitti ideologici, tensioni razziali: temi che potrebbero appartenere a qualsiasi prima pagina di oggi. Il regista de Il Petroliere li affronta senza trasformarli in manifesto, lasciando che emergano dalla narrazione, dai personaggi, dalla loro quotidiana battaglia. È un cinema che non predica, ma che ti costringe a guardare. Dunque, vero cinema.

Se ciò non bastasse, sul piano tecnico Una battaglia dopo l’altra è un’impresa formidabile: girato in VistaVision, regala immagini di straordinaria ampiezza e luminosità, restituendo allo spettatore un respiro epico e potente. Non è una scelta estetica gratuita: la grandezza del formato amplifica la sensazione di assistere a una vicenda che riguarda non solo i protagonisti, ma un’intera comunità, un Paese. La fotografia di Michael Bauman, affiancato dallo stesso P.T., lavora con luce e spazio in modo magistrale, mentre la colonna sonora di Jonny Greenwood accompagna senza mai invadere, modulando tensione, malinconia e improvvise aperture liriche.

Nonostante la durata imponente, oltre le due ore e mezza, il film non cede mai al peso della prolissità. Ogni salto temporale porta con sé conseguenze tangibili, ogni momento apre un nuovo varco di senso. L’alternanza di toni — dramma politico, commedia grottesca, azione — non disorienta, ma dona vitalità, come se Anderson avesse trovato il modo di tradurre la complessità della vita in cinema puro.

Una battaglia dopo l’altra non è un film facile, né conciliante. È un’opera che pretende attenzione, che può risultare eccessiva, a tratti debordante. Ma è proprio in questa ambizione che risiede la sua forza: Paul Thomas Anderson firma un film necessario, che parla del presente con la lingua del grande cinema, ricordando a tutti che raccontare una storia significa sempre, inevitabilmente, raccontare un’epoca.

Paolo Gaudio

UNA BATTAGLIA DOPO L’ALTRA 

Regia: Paul Thomas Anderson

Con: Leonardo DiCaprio, Benicio Del Toro, Sean Penn, Regina Hall, Teyana Taylor, Wood Harris, Alana Haim, D.W. Moffett, Chase Infiniti, John Hoogenakker

Uscita sala in Italia: giovedì 25 settembre 2025

Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson

Produzione: Ghoulardi Film Company, Warner Bros

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Anno: 2025

Durata: 170′

InGenere Cinema

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