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T.O.F. – Two Old Friends di Massimiliano Buzzanca e Stefano Scaramuzzino

Si è svolta presso la Sala Cinema ANICA di Roma la presentazione di T.O.F. – Two Old Friends, cortometraggio scritto, diretto e interpretato da Massimiliano Buzzanca Stefano Scaramuzzino.

Produzione DreamWorldMovies, circa quattordici minuti di commedia dal sapore dolce-amaro che, rendendo anche omaggio all’universo dei cinecomic, includono nel cast Lucia BatassaFrancesca NunziLaura Monaco Greta Caretta.

In una casa di riposo fuori dal tempo, due uomini anziani – uno poco convinto di essere Batman, l’altro certo di essere “il Joker” – danno vita a un confronto surreale che oscilla tra memoria perduta, follia lucida e nostalgie eroiche. Uno indossa un vestito giallo ocra e balla con un bastone come una majorette; l’altro legge con stupore di essere stato un tempo il Cavaliere Oscuro. Ma niente è come sembra. Con battute taglienti, momenti assurdi e una realtà che si frantuma come una prima edizione di Moby Dick, l’incontro degenera in una tragicommedia esplosiva. Sono davvero i nemici leggendari che hanno incendiato Gotham o solo due attori dimenticati che hanno perso la parte… e forse anche il senno?

T.O.F. – Two Old Friends affronta il tema dell’identità e della memoria con una profondità: cosa resta di noi quando i ricordi svaniscono? E se il mito, il ruolo di eroe o di nemico, fosse solo una maschera per affrontare la paura del tempo? Il corto interroga il senso stesso dell’essere, mescolando cultura pop e riflessione esistenziale, e ci ricorda che il vero superpotere – quello che ci tiene vivi – è forse la capacità di sognare ancora, anche quando il sipario sembra calato…

Accompagnano T.O.F. – Two Old Friends le musiche di Michele Mele, che, con un intervento speciale di Martufello, formano un’ironia sonora che si intreccia alla malinconia. La fotografia che gioca con luci calde e tagli di ombra netti, evocando un’atmosfera sospesa tra sogno e ricordo, è a cura di Matteo De Angelis, mentre il montaggio è di Ginevra Iuorio, il trucco di Clara Hopf, i costumi di Antonella Balsamo e le scenografie di Salvatore Fucilla, che ha trasformato una vera RSA in un set di un teatro onirico.

InGenere Cinema

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