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LILO & STITCH di Dean Fleischer Camp

Walt Disney Pictures e i suoi adattamenti live action più moderni sono ormai croce e delizia di siti di critica cinematografica, appassionati e curiosi, che amano sbrodolarsi su scelte poco convincenti, rinnovamenti appariscenti ed errori grossolani. Ogni volta che viene annunciato uno di questi rifacimenti iniziano letteralmente a tremare le ginocchia ai fan del titolo scelto, convinti che sia giunta l’ora di capitolare anche per la propria eroina o il proprio personaggio del cuore. La conferma di questa sorta di maledizione sembra averla data Biancaneve, idealmente messo in lavorazione come un instant cult, ma che poi si è rivelato un fragoroso insuccesso. Sembra, però, sia arrivato il momento dell’eccezione che conferma la regola.

Salto temporale all’indietro: era il 2002, quando Dean DeBlois e Chris Sanders, già sceneggiatori in casa Disney e che poi avrebbero curato in coppia la regia di Dragon Trainer, debuttano con la loro opera prima: Lilo & Stitch. Fu uno dei successi commerciali disneyani d’inizio del nuovo millennio, soprattutto perché riuscì facilmente a trasformarsi in una sorta di brand che nel tempo ha visto mettere in produzione merchandising di ogni tipo, sequel, serie animate, libri e fumetti. Con la regia di Dean Fleischer Camp [Marcel the Shell, 2021], ora Lilo & Stitch tornano in sala in versione live action e sì, si tratta dell’eccezione a cui facevamo riferimento.

La trama, rispettosa del suo predecessore animato, vede la Federazione Galattica completamente formata da extraterrestri di specie e forme differenti, intenzionata a distruggere il pericoloso Esperimento-626: una creatura, realizzata in laboratorio dal professor Jumba Jookiba, dal potenziale distruttivo estremamente alto e dalla resistenza e dalla furbizia altrettanto elevate.

La creatura è esteticamente molto gradevole, simile a una sorta di mogwai blu con le antenne e quattro braccia, ma ha dei comportamenti imprevedibili e burrascosi che lo apparentano al Taz della Warner Bros. In men che non si dica riesce a fuggire ai suoi carcerieri e, guidando alla meglio una navicella spaziale, a piombare sul pianeta Terra, alle Hawaii, dove viene scambiato per uno strano cane e adottato da Lilo, una bambina che ha da poco perso entrambi i genitori e vive con la sorella maggiore Nani.

La vita di Lilo e Nani non è semplice, la più grande ha rinunciato a ogni sua ambizione personale per provare a dare protezione e affetto alla più piccola che, nonostante la sua dolcezza, ha un rapporto assai problematico con le sue coetanee. Come se non bastasse, le due sono al centro di continui controlli della signora Kekoa, un’assistente sociale preoccupata della loro situazione, che vorrebbe far affidare la piccola a un’altra famiglia.

Mentre Nani e Lilo vedono la loro vita andare ancora più in pezzi a causa dell’esuberanza e la propensione al danno della creatura aliena battezzata dalla piccola con il nome di Stitch, il professor Jookiba e l’esperto di vita e tradizioni terrestri Pleakley vengono inviati sulla Terra per recuperare il fuggitivo e rimettere tutto in ordine. La parola “ordine”, però, sembra non poter essere inserita all’interno di una storia che parli di Stitch

Il nuovo Lilo & Stitch è un film ben realizzate, una versione live action rispettosa ma che con intelligenza sa come prendersi piccoli ma importanti respiri di originalità, approfondendo personaggi, elementi e momenti, andando a sacrificare qualcos’altro per riportare la bilancia in un buon equilibrio.

Il film è una bella sintesi di mood da film per famiglia con atmosfere sospese tra il fantasy e lo sci-fi [con tanto di agenti CIA che cercano prove dell’esistenza aliena sulla Terra ed extra-terrestri che prendono sembianze umane, tecnologie futuristiche e strambi adattamenti alle usanze a loro sconosciute, e anche qualche strizzata d’occhio alla fantascienza doc da E.T. – L’extraterrestre a La vendetta del ragno].

Ci sono molti momenti toccanti, ricerca di sicurezze e voglia di crescita e di riscatto, ma soprattutto c’è la volontà di costruire [anche contro i desideri del destino] una famiglia che, per quanto decisamente non tradizionale, sarà la sola cosa che potrà regalare a Lilo, Nani e Stitch un futuro sereno.

Dal punto di vista attoriale, le scelte sono tutte ben fatte: una Lilo affidata a Maia Kealoha che funziona sempre, nei momenti di commedia e anche in quelli drammatici, e lo stesso di può dire della più grande Sydney Elizabeth Agudong. Ben realizzati sono anche gli effetti grafici in CGI che danno vita all’incontrollabile alieno blu [che ben si sposa con il piano di reale in cui è calato] e agli altri personaggi extra-terrestri [un po’ più cartooneschi, ma comunque soddisfacenti], che riescono a non sembrare mai posticci o poco presenti.

Lilo & Stitch potrà piacere a grandi e piccini… e anche a chi ha amato la sua versione animata!

Luca Ruocco

LILO & STITCH

Regia: Dean Fleischer Camp

Con: Maia Kealoha, Sydney Elizabeth Agudong, Tia Carrere, Courtney B. Vance, Kaipo Dudoit, Amy Hill, Jason Scott Lee, Blake La Benz

Uscita in sala in Italia: mercoledì 21 maggio 2025

Sceneggiatura: Chris Kenaniokalani Bright, Mike van Waes

Produzione: Walt Disney Pictures, Rideback

Distribuzione: The Walt Disney Company Italia

Anno: 2025

Durata: 108’

InGenere Cinema

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