Amici dell’Horror, negli ultimi tempi abbiamo avuto il piacere di immergerci nella lettura di due splendide opera a fumetti legate alla biografia [più o meno romanzata] di uno dei nostri intramontabili numi tutelari: Howard Phillips Lovecraft. Due graphic novel che, partendo da fatti concreti e testimoniati della vita e della carriera del solitario di Providence, si estendono ovviamente alle sue opere letterarie, mescolando i piani di realtà e finzione per sprofondare nell’incubo.
Il primo dei due titoli è Lovecraft – Memorie dell’abisso, edito da Rizzoli Lizard. Ne parliamo in testa perché, in un’ipotetica linea temporale unica, è quello che racconta infanzia, giovinezza e primi passi della carriera dello scrittore, mentre il successivo si focalizza sull’ultimissimo momento della sua vita.
Pubblicato per la prima volta negli USA nel 2004 per la linea Vertigo di DC Comics, Lovecraft – Memorie dell’abisso arriva in Italia nel 2012, edito da Magic Press in un’edizione ormai fuori catalogo.
Il romanzo grafico, tornato in libreria con Rizzoli Lizard in una raffinata edizione con cover cartonata e introduzione del maestro John Carpenter, parte da un’ipotesi narrativa semplice quanto affascinante: come cambierebbe la concezione dell’opera e del vissuto di Lovecraft se si venisse a sapere che le creature dei suoi racconti e lo stesso Necronomicon non sono delle invenzioni letterarie, ma qualcosa di concreto e pericoloso?
A porsi per tutti noi questa domanda è Hans Rodionoff, sceneggiatore cinematografico che a inizio millennio ha lavorato per la per Troma, ma anche per un Man-Thing prima dell’avvento del Marvel Cinematic Universe, un film tv prodotto da Clive Barker e ha firmato lo script per un lavoro di Guillermo del Toro mai realizzato. Anche questo suo progetto su Lovecraft sarebbe dovuta diventare una serie tv, nel 2019, ma si risolse in un nulla di fatto. Ma l’adattamento a fumetti del lavoro di Rodionoff, coadiuvato dal veterano DC Comics Keith Giffen, non è affatto una scelta di ripiego, perché conserva la forza della struttura narrativa pensata per la serie, che invece di muoversi su due binari – quello del reale e quello dell’immaginario – riesce a mescolarle, creando una realtà “altra” in cui Lovecraft si rifugia per allontanarsi da una realtà che non riesce a gestire. In più riesce a gestirla in maniera più agile senza dipendere da nessun limite tecnico o di budget.
Ai disegni troviamo Enrique Breccia, uno dei più importanti artisti del fumetto spagnolo del secolo scorso, che attraverso il suo tratto al tempo stesso realistico e fiabesco riesce a elevare ancora di più il livello autoriale del progetto. Le sue tavole sono caratterizzate da una forza espressiva innegabile e la fervida immaginazione dell’autore non può che aiutare il lettore a raggiungere il livello di irragionevole visionarietà per attraversare il passaggio che da Providence conduce all’inesistente Arkham.
Oscillando tra biografia e orrore, Lovecraft – Memorie dall’abisso delinea la vita di un autore sempre sospeso sulla linea di confine tra genialità e follia.
Il piccolo Howard, figlio unico di Winfield Scott Lovecraft, rappresentante di argenteria completamente impazzito senza un motivo apparente, e di Sarah Susan Phillips, erede di una famiglia della piccola borghesia fondiaria, aveva fin dall’infanzia vissuto situazioni liminali. Sua madre amava vestirlo da bambina, visto che avrebbe preferito una figlia femmina, e il nonno materno [trovandosi d’un tratto a dover sostituire la figura del padre ricoverato in manicomio e poi deceduto] ne stimolava la già fervida fantasia, colorando le sue notti di oscurità e creature macabre, come i Magri Notturni.
Rodionoff suggerisce la possibilità che la chiave verso il mondo popolato da creature da incubo che infestarono gli scritti di Lovecraft e la fantasia de suoi lettori, quel Necronomicon che poi divenne feticcio di una cultura horror-pop che gli regalò vita propria anche al di fuori del mondo lovecraftiano, fosse qualcosa di reale. Un oggetto addirittura tramandato di padre in figlio. Una maledizione su carta che, anche se attribuita nel suo corpus letterario all’“arabo pazzo” Abdul Alhazred, sarebbe in verità passata di mano in mano da un Lovecraft all’altro, con il suo carico di ossessioni e paure che avrebbero allontanato Howard dalla realtà [portandolo verso Arkham] e dal poter vivere una vita normale. Rodionoff, Giffen e Breccia, infatti, raccontano anche le personali difficoltà dello scrittore nel portare avanti la carriera, nonostante la conoscenza di autorevoli colleghi, l’ingresso nello staff di Weird Tales, e la partenza di un’esistenza autoriale parallela come ghostwriter di Houdini. Ancora più triste è assistere all’incapacità di Lovecraft nel gestire relazioni affettive e personali: in questo caso ci viene raccontato l’incontro, il matrimonio e il naufragio della vita con la sua Sonia.
Lovecraft – Memorie dall’abisso è un’affascinante biografia, ma anche un’avventura spaventosa: due tipi di orrore in un colpo solo. Quello di una vita reale difficile da gestire che ne partorisce una apparentemente più abominevole negli incubi.
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Come anticipavamo a inizio pezzo, il secondo fumetto che vogliamo consigliare agli Amici dell’Horror racconta un momento specifico della triste chiusa della vita di Lovecraft. Per l’esattezza, come pienamente spiegato nel titolo, L’ultimo giorno di H.P. Lovecraft.
Edito in Italia da saldaPress, anche in questo volume fatti biografici si mescolano con creazioni e personaggi letterari, formando un racconto profondo e spaventoso, che poggia solidamente su un lavoro grafico graffiante e moderno.
Scritta da Romuald Giulivo, la storia si sviluppa all’interno di una stanza di ospedale, dove Lovecraft è ricoverato senza alcuna speranza di guarigione. L’atmosfera d’attesa è colorata per la maggior parte del tempo da un rosso dominante, che si accende anche negli occhi del protagonista, quando si perde nelle sue visioni e i protagonisti della sua vita passata si mescolano a quelli inventati nei suoi scritti.
Attraverso le apparizioni di questi “fantasmi”, Lovecraft ha modo di fare i conti, in punto di morte, con gli aspetti più oscuri del suo carattere: i visitatori non si fanno scrupoli nel sottolineare le sue tendenze xenofobe, la sua incapacità a donarsi all’interno di una relazione amorosa e ancora l’ossessione per la scrittura e la mancata realizzazione, la poca cura verso sé stesso che lo portò a sottovalutare i problemi digestivi che lo condussero alla morte.
Jacub Rebelka, che firma tavole, colori e le illustrazioni contenute fra gli extra finali, hanno una componente visiva davvero forte e d’impatto, che ricerca il realismo senza però legarsi forzatamente al vero, tantomeno a un appeal scontato o standardizzato, che lascia traspirare in ogni vignetta l’orrore psicologico di un autore da tempo smarrito all’interno della sua stessa fantasia.
Un viaggio rosso sangue tra i fallimenti di un uomo spaventato da sé stesso, dall’amore, dall’“altro”, tanto da abbandonarsi alla solitudine e a una progressiva caduta nell’alienazione, che probabilmente fu la leva che gli permise di attraversare i piani di realtà e trovarsi davanti a una serie di orrori terrificanti e ancora attuali.
Fra allucinazioni, incubi, ricordi e alcune delle lettere della sua sterminata produzione epistolare, fra le pagine de L’ultimo giorno di H.P. Lovecraft trovano spazio molti degli elementi della cosmologia lovecraftiana: il risultato finale è un ritratto critico che non cerca consensi e non prevede celebrazioni, perché vuole scavare nell’intimità di un uomo e di un artista, per provare a ragionare su quale dei due abbia influenzato la deriva dell’altro.
A chiudere il volume, oltre allo sketchbook di Rebelka, un’interessante riflessione di François Bon, traduttore delle opere di Lovecraft in Francia.
Luca Ruocco
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LOVECRAFT – MEMORIE DELL’ABISSO
Autori: Hans Rodionoff, Enrique Breccia, Keith Giffen
Editore: Rizzoli Lizard [www.rizzolilibri.it]
Pagine: 170
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: 19,00 euro
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L’ULTIMO GIORNO DI HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT
Autori: Romuald Giulivo, Jakub Rebelka
Editore: saldaPress [www.saldapress.com]
Pagine: 146
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: 24,00 euro