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FLOW – UN MONDO DA SALVARE di Gints Zilbalodis

In un mondo rumoroso, confuso e in gravi difficoltà sociali e ambientali, in cui anche il tempo deve essere ottimizzato, c’è un film che va controcorrente, che si contrappone e non “si piega” alle regole imposte dalla società odierna, e che parla a tutti, perché non si rivolge a un pubblico specifico.

L’autore è Gints Zibalodis che, dopo il precedente Away [2019] con cui ha iniziato a farsi conoscere, è balzato agli occhi di pubblico e critica con Flow – Un mondo da salvare, un prezioso film d’animazione di cui firma anche la fotografia, le musiche, il montaggio e la sceneggiatura [insieme Matiss Kaza] e che dal momento della sua uscita al cinema, lo scorso 7 novembre, è ancora presente nella programmazione di alcune sale cinematografiche, meritandosi [e tifiamo per lui] la candidatura come Miglior Film di Animazione e di Miglior Film Straniero agli Oscar 2025, oltre ad aver già vinto un Golden Globe.

Se Away raccontava le conseguenze di un disastro aereo e aveva come protagonista un ragazzino in lotta per la sopravvivenza, dopo un atterraggio di fortuna in un’area indecifrata, qui siamo di fronte ad una spaventosa inondazione che ha devastato ogni cosa. Tutto è sommerso, non si vedono più esseri umani e segni civiltà. Tutto sembra morte, ma non è così.

Dopo essere stato travolto da un’onda, un gatto – il protagonista della storia – riesce ad aggrapparsi ad una barca. Nell’imbarcazione, in un crescendo di situazioni ed emozioni, entrerà in contatto con altri animali, tra cui un lemure, un labrador giocherellone, un capibara, un uccello.

Partiamo dal fatto che il film è privo di dialoghi, immerso in un silenzio in cui la comunicazione tra gli animali avviene tramite i versi di ciascuno di essi e attraverso i gesti. Gli animali non sono quindi antropomorfizzati, e si muovono e comunicano come in natura, nel rispetto dell’etologia: li vediamo provare paura o gioire quando dopo una forte pioggia spunta il sole, e li vediamo, soprattutto, fare gruppo.

Ognuno dei nostri protagonisti è nettamente diverso dagli altri, eppure il dolore che condividono e lo spirito di adattamento li unisce. Ciascuno di essi rimarrà legato alle proprie caratteristiche di specie, ma tutti riusciranno a mettere in mostra la parte migliore di sé.

Flow – Un mondo da salvare è una storia di resistenza in cui non si avverte mai la fretta e dove il tempo scorre lentamente. Sentiamo il rumore del mare, della barca quando uno degli animali si muove al suo interno. Tutto è affidato alla natura, nel bene e nel male.  Non sappiamo cosa succederà al

nostro gruppo, ma una cosa è certa: gli animali saranno sempre grati alla vita e capiranno l’importanza di aiutarsi e spalleggiarsi a vicenda, perché è grazie alla tenacia e alla generosità mostrata in momenti diversi da ciascuno di essi, se sono riusciti a trovare del cibo, se non hanno patito il freddo e se non caduti in depressione.

Non esageriamo se affermiamo che Flow – Un mondo da salvare è un film con un effetto dirompente sullo spettatore, un film giunto in sala con toni sommessi che pian piano ha letteralmente invaso le i cuori degli spettatori, assolutamente originale e emozionante. Un lavoro che non si dimentica, che fa riflettere e incantare, e, perché no, sognare.

Gilda Signoretti

THE FLOW – UN MONDO DA SALVARE

Regia: Gints Zilbalodis

Uscita in sala in Italia: giovedì 7 novembre 2024

Sceneggiatura:  Gints Zilbalodis, Matiss Kaza

Produzione: Dream Well Studio, Sacrebleu Productions, Take Five

Distribuzione: Teodora Film

Anno: 2024

Durata: 84′

InGenere Cinema

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