L’insostenibile leggerezza delle star. Potremmo licenziare così questo Ticket to Paradise, parafrasando il titolo del celebre romanzo di Milan Kundera. L’ultima fatica di Ol Parker, infatti, riesce a certificare quanto ancora a Hollywood si faccia affidamento sullo star system insistendo su un format ingenuo e logoro che credevamo superato. Vale a dire, quello nel quale l’attore celebre e di grande talento possa bastare a giustificare la visione di una pellicola con una trama senile e spenta, un contesto inverosimile e farsesco e un contenuto talmente esile – o leggero, se preferite – da rivelarsi assolutamente insostenibile per qualsiasi spettatore.
Tickets to Paradise, ambientato nella splendida isola di Bali, racconta la storia di David e Georgia [interpretati rispettivamente da George Clooney e Julia Roberts] una coppia divorziata e litigiosa che ha intenzione di mandare all’aria in tutti i modi l’imminente matrimonio della figlia, impedendole così di commettere lo stesso errore che fecero loro sposandosi venticinque anni prima. Da qui, una serie di improbabili accadimenti, a volte crudeli e irresponsabile, a volte semplicemente stupidi e puerili che condurranno i due a ritrovarsi come coppia e a recuperare l’amor perduto.
È davvero con imbarazzo che si prova a operare un’analisi critica di Ticket to Paradase, un film – viste le premesse – nato morto e che se non avesse avuto due fuori classe come Clooney e Roberts a volerlo e a difenderlo, non avrebbe mai visto il buio della sala. Di questo siamo certi, cari Amici di InGenereCinema.com.
Tutto nell’opera di Parker appare forzato, assurdo, incomprensibile a tal punto da non riuscire nemmeno per un minuto a sospendere l’incredulità e a entrare nella storia che si sta dipanando sul grande schermo.
Soprattutto, quando il film confonde la comicità con la crudeltà procedendo nella costruzione di avvenimenti da nuorodeliri – ad essere buoni – che coinvolgono i due protagonisti, i quali goffamente si sforzano per renderli sostenibili e sensati senza, è inutile dirlo, mai riuscirci.
Ancora una volta, Hollywood si affida a un concept da anni ’50 con l’ingenua convinzione che basterà cospargere tutto con un po’ di polvere di stelle – quella di Clooney e della Roberts, s’intende – per salvare un’operazione completamente sbagliata, incapace di reggersi in piedi e di proporre intrattenimento di qualità degno dei suoi interpreti. Con una scrittura superficiale e naif, un’ambientazione da cartolina e un messaggio impalpabile, Ticket to Paradise si candita a essere tra le esperienze cinematografiche più trascurabili dall’intera stagione.
Paolo Gaudio
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TICKET TO PARADISE
Regia: Ol Parker
Uscita sala in Italia: giovedì 6 ottobre 2022
Con: George Clooney, Julia Roberts, Sean Lynch, Arielle Carver-O’Neill, Maxime Bouttier, Billie Lourd, Kaitlyn Dever, Lucas Bravo
Sceneggiatura: Daniel Pipski, Ol Parker
Produzione: Red Om Films, Smokehouse Pictures, Universal Pictures, Working Title Films
Distribuzione: Universal Pictures
Anno: 2022
Durata: 104’