Filippo Meneghetti, regista veneto trasferitosi per amore e per amore del proprio lavoro, il cinema, in Francia, è al Cinema Edera di Treviso per presentare il suo primo film. Dopo due fortunati cortometraggi in lingua italiana impiega ben sette anni di scrittura per realizzare il lungometraggio Due [2021].
Scelto dalla Francia per concorrere agli oscar come miglior film straniero e vincitore del premio César; Due è l’opera prima di Meneghetti che ha come protagoniste le attrici Martine Chevallier, nota attrice teatrale, e Barbara Sukowa, musa del regista Rainer Werner Fassbinder.
Nina [Barbara Sukowa] e Madeleine [Martine Chevallier], due anziane signore, sognano di trasferirsi a Roma per poter vivere la loro relazione alla luce del sole. Madeleine mente ai propri figli da più di vent’anni e quando Nina, stanca delle sue paure minaccia di lasciarla, Madeleine viene colpita da un ictus costringendo Nina a superare una serie di ostacoli per poter riavere la sua Madeleine.
Le due donne vivono in segreto nell’appartamento di Madeleine. Ogni volta che un intruso s’intromette nel loro amore, Nina si trasferisce nel suo appartamento posto di fronte a quello di Madeleine svestendo i panni dell’amante e indossando quelli della cara vicina.
L’architettura del film, infatti, gioca un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera. I due appartamenti sono lo specchio dell’animo delle due protagoniste. Nina lascia il suo appartamento vuoto, disabitato, come se avesse chiuso con il suo passato. Madeleine non riesce a lasciarsi indietro la sua vita precedente, ha paura dei pregiudizi delle persone e soprattutto dei propri figli.
Il suo passato scandisce la sua vita giorno dopo giorno attraverso i rintocchi del pendolo in salotto appartenuto al suo defunto marito. Il pianerottolo, terra inizialmente neutrale, diventa un campo di battaglia quando s’interpone la badante di Madeleine, Muriel [Muriel Bénazéraf]. Un volto rapace, a cui il regista dedica numerosi primi piani che osserva preoccupato la relazione ambigua tra le due donne.
Gli oggetti, le ombre e lo spazio collimano alla perfezione con la partitura sonora che Filippo compone amplificando i rumori e i suoni della vita quotidiana. In questo modo lo spettatore riesce ad avvicinarsi alle emozioni che vive il personaggio sullo schermo, entrando appieno nell’atmosfera del film.
Un aspetto tecnico utilizzato anche dai Fratelli D’Innocenzo in Favolacce [202] e da Pietro Castellitto in I Predatori [2020] che pare creare una nuova corrente nel panorama cinematografico italiano.
Meneghetti incanta lo spettatore con una storia coraggiosa e angosciante che difficilmente se fosse stata prodotta da una casa di produzione italiana sarebbe stata realizzata in questa maniera.
Giulio Golfieri [RATS]
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DUE
Regia: Filippo Meneghetti
Con: Barbara Sukowa, Martine Chevallier, Léa Drucker
Uscita sala in Italia: giovedì 6 maggio 2021
Sceneggiatura: Filippo Meneghetti, Malysone Bovorasmy, Florence Vignon
Produzione: Paprika Films, Tarantula Luxembourg, Artemis Films
Distribuzione: Teodora Film
Anno: 2019
Durata: 95’