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LONG PIG + ASIAGO KILLS!

LONG PIG di Riccardo Suriano

In una roulotte sperduta nella notte, un uomo anziano [Fernando Ferrari], legato ad ossigeno e catetere, guarda in televisione un capolavoro immortale, Sciuscià di Vittorio De Sica. La moglie [Evelina Meghnagi] – o figlia – è ai fornelli intenta a preparare uno stufato, canticchiando con molta allegria.

Si direbbe una situazione abbastanza nella norma, sennonché il piatto appena preparato non risulti talmente irresistibile alla donna, che quasi non riesce ad attendere di poterlo servire in tavola. Così rapita da quanto cucinato da prenderlo voracemente con le mani e strafogarsi insaziabilmente, leccandosi le dita ed emettendo versi senza ritegno. Le strazianti urla dei piccoli Rinaldo Smordoni e Franco Interlenghi nel finale di Sciuscià, in sottofondo, preannunciano in qualche modo l’oscura verità su quella irresistibile pietanza.

Long Pig è un inquietante cortometraggio scritto e diretto con grande professionalità da Riccardo Suriano, regista italiano diviso fra Italia e Stati Uniti.

A fine visione, tutto sembra risultare ben orchestrato e gli indizi sparsi formano il quadro completo: l’amorevole cura della donna nel cucinare la carne, espressa attraverso i suoi canti [I’ te vurria vasà] e perfino il suo parlargli, così come i brani tratti da Sciuscià – che in un primo momento possono sembrare messi lì a caso – sono sapientemente utilizzati e suggeriscono cosa stia realmente “bollendo in pentola”. Grazie a questi ultimi, per esempio, le lievi reazioni e gli sguardi dell’anziano [dai suoi silenzi e dall’aspetto ricorda l’Hector Salamanca della serie Breaking Bad] assumono un enorme significato e ci suggeriscono la sua ipotetica e totale estraneità ai fatti.

L’inserimento inziale di tre ragazze in un’auto a tutta velocità, prese dalla musica e dal divertimento, sembrerebbe in un primo momento senza senso, poco riuscito, ma l’intento era quello di servirsene per depistare lo spettatore sul tipo di situazione a cui sta per assistere e ad introdurre la malandata roulotte, attraverso una sigaretta gettata via dal finestrino.

Ripensando a ciò a cui si è realmente assistito, alle reazioni e al godimento della signora affamata, lo spettatore potrebbe ritrovarsi con lo stomaco in subbuglio.

Un’opera grottesca e suggestiva, egregiamente realizzata.

LONG PIG

Regia: Riccardo Suriano

Con: Fernando Ferrari, Evelina Meghnagi, Dalila Cantagallo, Camryn Suriano, Maria Antonietta Monacelli

Sceneggiatura: Riccardo Suriano

Produzione: Shoe & Slipper Film

Anno: 2020

Durata: 8’

ASIAGO KILLS! di Cristian Tomassini

Il 1978 è stato un anno particolare, come spiegato dalla voce di Radio Libera 97.3: un presidente si è dimesso, tre papi si sono succeduti… e un assassino di donne circola a piede libero nell’altopiano di Asiago. La radio è ascoltata in auto da un militare di mezza età [Angelo Zampieri], che percorre nella notte le strade montuose del luogo. Il suo viaggio viene bruscamente interrotto da due figure comparse dal nulla e, quasi senza neanche avere il tempo di frenare e fermarsi, si ritrova un uomo corpulento [Ivan Di Noia] e una donna [Maria Todesco] completamente avvolta da una coperta, a bordo della sua auto.

Si direbbe due tossici, stando alle condizioni della ragazza, ma l’uomo – vista la divisa da militare del guidatore – sostiene che sia semplicemente sotto sbornia e che gli basta fermarsi al primo posto abitato per trovare un affittacamere.

L’atteggiamento scontroso e intimidatorio del passeggero, inclusi i continui lamenti della cosiddetta ubriaca, spinge inevitabilmente a pensare che il maniaco sia a bordo con la sua potenziale nuova vittima, ma dei colpi improvvisi provenienti dal bagagliaio deviano questo sospetto.

L’ambiguità la fa da padrone in Asiago Kills!, scritto e diretto da Cristian Tomassini. I pezzi del puzzle sono sparsi ovunque: indumenti e canovacci macchiati di sangue, atteggiamenti provocatori e affermazioni contraddittorie. Il nome della donna, per esempio, viene [volutamente] ripetuto in maniera errata: si passa da “Mirella” a “Marinella”, mentre nei titoli di coda viene addirittura riportato come “Mariella”. Insomma, un riuscito gioco di intrecci, depistaggi e malintesi portati avanti fino all’ultimo, fino a quando i pezzi non vengono messi tutti insieme.

Nel complesso, Tomassini ha portato a casa un ottimo lavoro, girato professionalmente e ben recitato da attori perfettamente in parte.

ASIAGO KILLS!

Regia: Cristian Tomassini

Con: Angelo Zampieri, Ivan Di Noia, Maria Todesco e la voce di Diego De Francesco

Sceneggiatura: Cristian Tomassini

Produzione: Anima Film

Anno: 2020

Durata: 10’

 

Luca Pernisco

 

InGenere Cinema

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