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GREENLAND di Ric Roman Waugh

Il mondo si sta preparando ad un evento unico: il passaggio della cometa di Clarke nell’atmosfera terreste promette uno spettacolo senza precedenti, con la rassicurazione da parte delle autorità che non costituirà alcun pericolo per il nostro pianeta. Tuttavia, l’ingegnere edile John Garrity [Gerard Butler] – padre affettuoso in piena crisi matrimoniale – inizia a ricevere una serie di messaggi di allerta presidenziale che lo informano di essere stato selezionato, insieme alla moglie Allison [Morena Baccarin] e al figlio Nathan [Roger Dale Floyd], per raggiungere la più vicina base aerea militare. Nel giro di poco tempo, ciò che era stato annunciato come qualcosa di innocuo, si rivelerà essere l’opposto: l’arrivo di Clarke provoca una scia di detriti che colpiscono i più importanti centri abitati, provocando inevitabilmente morte e distruzione. La famiglia Garrity inizia così il viaggio per raggiungere il luogo stabilito, mentre il panico e l’isteria di massa iniziano a dilagare nel giro di poco tempo. Una volta giunti alla base, dovranno salire su uno degli aerei governativi diretti verso alcuni rifugi antiatomici situati in Groenlandia [Greenland, appunto], limitati a persone in grado di poter garantire un’utilità per il futuro. Per una serie di sfortunati eventi, i Garrity vengono divisi prima della partenza e John farà tutto ciò che è umanamente possibile per ritrovare i suoi cari e proteggerli dalla catastrofe.

E così, ci risiamo: una cometa minaccia di provocare l’estinzione del genere umano. Domanda: cosa si può fare per impedirlo? Risposta: chiamare Bruce Willis! Scherzi a parte, è ovvio che tutto ciò possa solo ricordare qualche altro film catastrofico, come Armageddon – Giudizio finale [1998], e pertanto risultare poco originale.

Si potrebbe pensare che Gerard Butler – qui anche in veste di produttore – e il regista Ric Roman Waugh abbiano voluto riportarci cinematograficamente indietro di circa vent’anni [ma anche più di quaranta, se vogliamo ricordare il pessimo Meteor con Sean Connery], quando la Terra stava per soccombere ad un simile dramma e dove il buon Willis, appunto, era pronto a trivellare un asteroide e a farlo esplodere con una testata nucleare. Oppure con i cari Robert Duvall e Morgan Freeman intenti anche loro a salvare il mondo in Deep Impact, uscito a pochi mesi di distanza dal film di Michael Bay. In Greenland, però, c’è poco da fare: se quella volta l’uomo era riuscito a limitare i danni viaggiando nello spazio e tentando di far letteralmente saltare la minaccia, ora l’unica cosa da fare è cercare di trovare un posto sicuro per restare al riparo e sopravvivere.

La sceneggiatura firmata da Chris Sparling si focalizza di più sull’aspetto umano, sul dramma familiare e sui sentimenti, dando meno risalto alla spettacolarizzazione dell’evento e maggiore spessore ai Garrity, alle loro tribolazioni rappresentate per di più da una popolazione di sciacalli pronta a commettere qualsiasi tipo di scorrettezza e brutalità pur di restare in vita. Nonostante l’inferno che stanno vivendo, non mancano però dei brevi attimi di luce, di unione e di compassione, rappresentati da uno sconosciuto pronto ad aiutare e consigliare il nostro protagonista, o da un’infermiera diligente nel curare il piccolo Nathan, sebbene per loro non sia previsto un posto “nell’arca”.

Waugh dirige un buon cast, capeggiato da un Butler pronto ad abbandonare l’abito del classico eroe d’azione – come eravamo abituati a vedere nei vari Attacco al potere, per esempio – pur di vestire quelli dell’uomo comune, totalmente impreparato a un simile dramma, proprio come potrebbe esserlo lo spettatore in sala, che per di più assiste in un momento in cui la salvaguardia di sé stesso e del prossimo dovrebbero stargli molto a cuore.

Infatti, in questo inconcepibile periodo di pandemia globale che stiamo vivendo, dove tante pellicole ad alto budget vengono continuamente rimandate, un film colmo di intensità come Greenland – anche se da fuori può dare l’impressione di essere scontato e mediocre – potrebbe riempire il vuoto che gli spettatori e le sale stanno letteralmente subendo, in un modo del tutto dignitoso e gradevole.

Luca Pernisco

GREENLAND

Regia: Ric Roman Waugh

Con: Gerard Butler, Morena Baccarin, Roger Dale Floyd, Scott Glenn, David Denman, Hope Davis

Uscita in Italia: giovedì 8 ottobre 2020

Sceneggiatura: Chris Sparling

Produzione: Anton, Thunder Road, G-Base

Distribuzione: Universal Pictures, Lucky Red, 3 Marys

Anno: 2020

Durata: 119’

InGenere Cinema

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