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SHORTCUT di Alessio Liguori

Shortcut, lungometraggio prodotto da Play Entertainment con Camaleo e Sternenberg Films, in collaborazione con Mad Rocket Entertainment, è un teen movie che ha come antagonista un mostro ancestrale.

Nolan, Bess, Reggie, Queenie e Karl sono a bordo di un pullman di ritorno da scuola. Jo [Terence Anderson], l’autista dell’autobus, è costretto a cambiare direzione a causa di un grosso albero che ostruisce il passaggio. Lungo il tragitto, Pedro Minghella [David Keyes] un serial killer evaso di galera, prende in ostaggio i ragazzi. Giunto in una galleria, il pulmino si arresta a causa di un guasto tecnico, e i passeggeri vengono aggrediti da una creatura notturna. Dopo essere rimasti intrappolati all’interno del mezzo, fuggono in un labirintico sistema di gallerie che nascondono un’oscura storia.

Il pulmino vintage di colore rosso corre lungo le strade di un’isolata campagna. Proprio come la fiaba di Cappuccetto Rosso il pulmino si dirige verso una zona boschiva fino a incontrare il lupo cattivo. Un mostro ancestrale realizzato da Leonardo Cruciano, il “mostro” degli effetti speciali italiano. La bestia è realizzata con il tradizionale effetto speciale analogico, rendendo plastico il suo corpo all’interno dello spazio portando la creatura a essere credibile agli occhi dello spettatore.

L’illuminazione, come accaduto per la precedente pellicola di Liguori [In the Trap, 2019], si conferma essere un tratto distintivo della sua filmografia. La luce modella e scolpisce l’oscurità, in particolare le fughe prospettiche del labirinto in cui si rifugiano i ragazzi, rendendo lo spazio infinito con un’unica via d’uscita possibile. Una trappola nella trappola. La galleria, il pulmino e infine il labirinto. Tre luoghi concentrici che portano l’uno dentro l’altro, conducendo i giovani inevitabilmente nella tana del mostro.

Tra gli attori scelti per interpretare i personaggi secondari il regista pesca all’interno del mondo dei doppiatori per sfruttare non solo la sua voce, ma anche il volto di Mino Caprio che interpreta Giulio Sarpi, lo studioso italiano che ha dedicato la propria vita a cercare il modo di uccidere la bestia. Un volto caratteristico, come quello di molti altri suoi colleghi, ideale per il cinema di genere come l’horror o la fantascienza.

Presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, il film è chiaramente indirizzato a un giovanissimo pubblico e forse è proprio per questo che un pubblico adulto avverte maggiormente l’assenza di violenza, di sangue e di morte in determinati punti della pellicola.

Sembra essere un cambio rotta rispetto alla profondità della prima opera di Liguori, che pur mantenendone forma e spirito risente della mancanza di un dramma profondo dietro la storia del film.

In Italia la sua uscita in sala non è ancora prevista [una perdita per l’atmosfera creata da Liguori e il suo team, attento all’uso della luce e dello spazio] ma è possibile noleggiarlo sulle piattaforme On Demand Chili, Sky e Infinity.

Giulio Golfieri [RATS]

SHORTCUT

Regia: Alessio Liguori

Con: Terence Anderson, David Keyes, Matteo De Gregori, Mino Caprio

Uscita in sala in Italia: Solo su piattaforme On Demand Chili – Infinity – Sky

Sceneggiatura: Daniele Cosci

Produzione: Play Entertainment con Camaleo e Sternenberg Films, in collaborazione con Mad Rocket Entertainment

Distribuzione: Minerva Pictures

Anno: 2020

Durata: 80’

InGenere Cinema

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