Timo Vuorensola si presenta sul palco del Trieste Science Fiction brandendo in mano una bottiglia di vino e con il microfono alla mano canta tutto il suo amore per il Metal. Il regista finlandese presenta il sequel del già cult Iron Sky [2012], commedia fantascientifica distribuita in più di sessanta paesi.
Sono passati trent’anni dalla guerra nucleare tra nazisti lunari e i terrestri che ha devastato il pianeta Terra.
I pochi sopravvissuti si sono trasferiti sulla Luna cercando in tutti i modi di sopravvivere. Una nave di superstiti terrestri approda all’improvviso sulla base lunare portando con sé la salvezza per la razza umana. Un misterioso individuo [Udo Kier] svela alla nostra protagonista [Lara Rossi], figlia di Renate Richter [Julia Dietze], il segreto per riuscire a salvare l’umanità. Un potere custodito nelle cavità della Terra dai Vril, una razza di rettili mutaforma arrivati al centro della Terra sessantacinque milioni di anni fa che ha governato incoscientemente l’uomo sin dai tempi lontani di Adamo ed Eva.
Sette lunghi anni per realizzare il primo film, prodotto grazie a un folle crowfunding sul web che ha raccolto l’esorbitante cifra di un milione di euro. Ce ne sono voluti sei per produrre il secondo capitolo, realizzato anch’esso con un crowfunding, stavolta da due milioni e mezzo di euro.
Caratterizzato da una dissacrante ironia, simile a quella portata sullo schermo dal regista americano James Gunn [I Guardiani della Galassia, Slither], il film ci appare come una commedia demenziale fantascientifica. Fortunatamente non è così.
Vuorensola scrive una sceneggiatura folle e ricca di argomenti rendendola credibile e facendo filare ogni micro tassello che la compone.
Ecco che la setta di fondamentalisti lunari devoti al verbo della tecnologia e del suo Martire, Steve Jobs, non ci appare solo come una semplice metafora della società contemporanea, ma si spinge su tematiche più insidiose, come l’islamismo integralista.
Il tema del film sembra provenire da una teoria del mondo dell’esoterismo e un po’ dal complottismo: il “Vrill”, ipotetica forma di energia che nasce dal romanzo Vril, The Power of Coming Race, scritto nel 1871 dal britannico Edward Bulwer-Lytton. Si tratta di un fluido energetico in grado di conferire poteri magici a una misteriosa civiltà residente al centro della Terra, la cosiddetta Terra Cava, che li rende una sorta di divinità extra-terrestre.
In campo cinematografico, invece, troviamo molte somiglianze con il film Centro della Terra: continente sconosciuto, del 1976. Diretto da Kevin Connor, basato a sua volta su un terzo libro, vede protagonisti uno scienziato e il suo finanziatore a bordo di una trivella con l’obbiettivo di perforare una montagna gallese, l’Iron Mole.
Purtroppo per loro finiscono al centro della Terra, circondati da mostri preistorici e dinosauri governati dai Mahar, una specie di rettili telepatici in grado di controllare la mente degli esseri umani.
Questa cosa caratterizza, più che la storia del film in sé, l’aspetto dei Vrill, notevolmente somiglianti a quelli del film di Connor, e la scenografia della Terra Cava grazie all’estrema accuratezza degli effetti speciali.
Vedere questo film su piattaforma streaming [Amazon Prime Video] non è certamente come vederlo sul grande schermo di un cinema, dove proprio l’effetto speciale incanta gli occhi dello spettatore senza distrarlo dalla storia del film.
Giulio Golfieri [RATS]
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IRON SKY – LA BATTAGLIA CONTINUA
Regia: Timo Vuorensola
Con: Lara Rossi, Vladimir Burklakov, Kit Dale, Udo Kier, Tom Green
Uscita in Italia su Amazon Prime Video: lunedì 6 aprile 2020
Sceneggiatura: Dalan Musson
Produzione: Iron Sky Universe, 27 Films Production, Potemkino
Distribuzone: Myriad Pictures
Anno: 2019
Durata: 93’