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SPIDER-MAN: FAR FROM HOME di Jon Watts

Spider-Man: Far from Home chiude la fase 3 dell’universo cinematografico Marvel.

Lo fa dopo un epico Avengers: Endgame, e dopo la perdita e l’allontanamento di alcuni dei più importanti protagonisti di questo mondo. Fra tutte, fondamentale per l’evolversi del plot del Peter Parker [Tom Holland] tornato ufficialmente a casa Marvel, è la morte di Tony Stark/Iron Man, che rappresenta l’evento scatenante per il forzato ingresso nell’età adulta dell’ancora giovane e immaturo Uomo Ragno.

Tornato in vita dopo il “blip” e scampato all’ultimo combattimento con Thanos, Peter è in procinto di partire per una gita scolastica. Meta è l’Europa, con varie tappe che da Venezia a Berlino, e culmine per il supereroe con la dichiarazione del suo amore per MJ sulla cima della Tour Eiffell.

Ma i piani dell’arrampicamuri, però, sono subito messi in discussione dall’apparizione di un enorme mostro fatto d’acqua che, spuntato fuori dai canali della città italiana, inizia a far danni.

Nick Fury [Samuel L. Jackson] e un nuovo eroe non di questo mondo, Mysterio [Jake Gyllenhaal], rintracciano Spider-Man per richiamarlo all’ordine: creature come quella apparsa a Venezia sono del tutto simili a quelle che distrussero il pianeta da cui proviene il super sconosciuto, e stanno apparendo in varie città d’Europa… stranamente percorrendo tappe similari a quelle previste dalla gita scolastica.

Far from Home non è assolutamente un capitolo da buttar via. Di cose interessanti ce ne sono, a partire dal villain, che è ben trasposto dai comics e come da tradizione Marvel, riesce ad equiparare in personalità il protagonista: una carattere e una faccia doppie, anche palesemente e fin dalla sua prima apparizione, ma che comunque funzionano e portano a casa il risultato previsto.

Anche Tom Holland continua a funzionare nel ruolo di Spider-Man, assecondando nel migliore dei modi una riproposizione del personaggio che punta molto sul portare a galla i problemi di un adolescente che si trova a dover diventare, anche contro le sue ambizioni, un supereroe. In questo caso addirittura a sostituire il martire corazzato Iron Man.

Quello che fa risultare il film poco riuscito è proprio il pensare a questo Far from Home come al capitolo conclusivo di quella che è la “Fase 3″, dell’Universo Cinematografico Marvel, una fase assai drammatica e pesa che avrebbe trovato una chiusa molto più appropriata nel precedente Endgame, e che invece sembra voler a tutti i costi trovare un ultimo momento per sdrammatizzare, per modificare l’atmosfera creata con le scelte drammaturgiche fatte fino a questo momento.

L’eredità di Tony Stark per il giovane Spider-Man non paiono volersi fermare ad un armamentario tecnologicamente all’avanguardia o alla maturazione e all’accettazione dei doveri di un eroe [verso cui ancora si proietta il giovane Uomo Ragno]. Questo lascito sembra voler includere anche la grande carica d’ironia di cui era pregno il cuore di Stark [e che è pian piano lievitato in tutte le produzioni Marvel]. Ma se lì vi era un’ironia caustica e impertinente, qui il senso del comico è più insistito e infantile e spesso non centra l’obiettivo risata. L’esempio più calzante è probabilmente il viaggio a tappe dell’eroe statunitense in Europa, che mostra nella prima stazione un’Italia negativamente sopra le righe, come da tradizione nei grossi film USA, eccessiva e troppo caratterizzata, per poi veder affievolire sempre più questo strano senso di satira da viaggio nella descrizione delle altre capitali europee, che una dopo l’altra diventano fredde scenografie poco utilizzate.

Solo un esempio, ma il racconto e il film sono costruiti del tutto così. Non c’è equilibrio. Ma forse è qualcosa a cui si potrà arrivare crescendo assieme a Spider-Man.

Luca Ruocco

SPIDER-MAN: FAR FROM HOME

Regia: John Watts

Con Tom Holland, Samuel L. Jackson, Zendaya,  Jon Favreau, Marisa Tomei, Jake Gyllenhaal

Uscita in sala in Italia: mercoledì 10 luglio 2019

Sceneggiatura: Chris McKenna, Erik Sommers

Produzione: Columbia Pictures, Marvel Studios

Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Italia

Anno: 2019

Durata: 119’

InGenere Cinema

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