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PACIFIC RIM – LA RIVOLTA di Steven S. DeKnight

pacific-rim-la-rivoltaIn principio, Guillermo del Toro avrebbe voluto dedicarsi alla saga tutta Robot-contro-Mostri che aveva contribuito a creare. Sfortunatamente, la Warner non era di questo avviso e mollò l’idea di un sequel, lasciando la sola Legendary al timone del progetto. A quel punto, l’entusiasmo di del Toro è scemato e tutta la sua attenzione e creatività si sono concentrate verso il pluripremiato La Forma dell’Acqua – e noi di InGenere gli siamo estremamente grati per questo. Tale abbandono avrebbe dovuto rappresentare l’epilogo per il franchise di Pacific Rim, ma a Hollywood, com’è noto, sono testardi e infatti, a distanza di cinque anni, ecco arrivare nelle sale di tutto il mondo, Pacific Rim – La Rivolta. Seguito modesto, decisamente forzato e con pochi momenti degni dell’originale.

Dieci anni dopo la battaglia della breccia, il programma Jeager è diventato l’organo di difesa globale più efficace della storia. Quando i Kaiju attaccano nuovamente la Terra, ancor più evoluti di prima, l’unica speranza di salvezza risiede in Jake Pentecost, figlio del deceduto comandante Stacker, che insieme alla sorella adottiva Mako Mori e ad un nuovo gruppo di piloti dovranno pilotare i nuovi Jeager di seconda generazione e impedire l’estinzione del genere umano.

Esaurita la spinta autoriale di del Toro e incassati le defezioni della Warner e di star come Charlie Hunnam e Idris Elba [quest’ultimo per ovvii motivi di narrazione], Pacific Rim– La Rivolta si mostra come una sorta di side B del precedente. Tutto è ridimensionato, funzione meno, appare già visto e l’assenza di una visione creativa forte lo riduce, inevitabilmente, a un film di cassetta e niente più. È uno di quei sequel di cui non si sentiva assolutamente la necessità. Ricorda terribilmente quelle iniziative prese in scia a un grande successo: gli Studios realizzano un campione d’incassi con i Robot giganti, allora tante piccole realtà produttive sfornano filmetti sul tema che hanno solo l’aspetto, la confezione della pellicola originale. Il risultato è un prodotto scadente, terribilmente chip, a volte ridicolo e che fa rimpiangere di aver acquistato il biglietto.

Ma non vogliamo essere così severi con Pacific Rim – La Rivolta che pur restando un film non riuscito ha il merito di costruire scontri altamente distruttivi tra i nostri amati robottoni e i mostri d’origine nipponica. Si risparmia su tutto – storia, ritmo, tensione, empatia e coinvolgimento – ma sulle botte e sulla distruzione, proprio no.

Vera novità di questo seguito è rappresentata dall’ibridazione dei Kaiju con la tecnologia Jeager. Avete capito bene: i mostri giganteschi sono in parte Robot e si mostrano più arrabbiati e tosti che mai. Bisognerà colpirli con qualsiasi arma a disposizione per vederli andare K.O. e non basteranno cazzotti e spade rotanti. Dunque, il film è riassumibile così: Robot giganti che fanno a botte con Robot giganti che si azzuffano con Mostri terrificanti che distruggono l’intera città di Tokio per fermare l’invasione di Mostri ibridati con tecnologia Robot. Cosa volete di più? È raro vedere al cinema momenti di puro intratenimento di Genere con palazzi che crollano al passaggio di creature titaniche addomesticate a botte da colossi tecnologici.

Certo, se ci fosse stato anche un film a sostegno di tale iniziativa, ne avremmo goduti tutti. Ma a quanto pare, non si può chiedere di più a questa Hollywood.

Paolo Gaudio

PACIFIC RIM – LA RIVOLTA

Regia: Steven S. DeKnight

Con: John Boyega, Scott Eastwood, Adria Arjona, Rinko Kikuchi, Tian Jing, Charlie Day, Burn Gorman, Dustin Clare, Cailee Spaeny, Karan Brar, Daniel Feuerriegel, Rahart Adams, Bridger Zadina, Levi Meaden, Shyrley Rodriguez, Nick Tarabay, Ivanna Sakhno, Jaime Slater

Uscita sala in Italia: giovedì 22 marzo 2018

Sceneggiatura: Emily Carmichael, Steven S. DeKnight, Thomas Scott Nowlin, Kira Snyder

Produzione: Legendary Entertainment, Perfect World Pictures (Beijing)

Distribuzione: Universal Pictures

Anno: 2018

Durata: 111’

InGenere Cinema

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