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WONDER WOMAN + SPIDER-MAN: HOMECOMING

wonder womanSi comincia con un incipit da fotoromanzo: Batman ha inviato a Wonder Woman una copia della foto che la ritraeva insieme ai suoi compagni, durante la prima guerra mondiale. Una foto che avevamo visto nel precedente capitolo filmico del DC Universe, BatmanVSuperman. “Spero che un giorno mi racconterai la tua storia”, recita il biglietto d’accompagno… e quale stratagemma più prevedibile può introdurre meglio un flashback lungo un paio d’ore? E se l’Uomo Pipistrello vuole la storia, la storia avrà: inizialmente quella mitologica, realizzata in animazione, che vede le Amazzoni create da Zeus come risposta alla troppa violenza che un mondo popolato da soli uomini era riuscito ad originare. Inizialmente conquistati dalle presenza femminili, gli uomini vivono un momento di inebriamento d’amore, poi però le Amazzoni decidono di non voler essere solo un gioco tra le loro mani e si ribellano, causando una bagarre che coinvolge uomini e dei… Ne gode Ares, dio della guerra da sempre geloso del rapporto del padre con le sue creature mortali, che inizia a far fuori tutti, anche le divinità. Prima di morire, Zeus si unisce ad un’Amazzone per dare vita a Diana, l’unica in grado di fermare [in futuro] Ares. Ma le Amazzoni si sono ritirate a vivere su un’isola protetta dal mondo esterno e hanno deciso di non raccontare proprio tutto alla povera figlia di Zeus che, però, sente in qualche modo sulle sue spalle il peso di una grande responsabilità.

Pur potendo contare su una prima attrice davvero di alto livello, Wonder Woman dimostra come, ancora una volta, l’universo filmico ispirato ai DC Comics soffra di incongruenze e fatichi a spiccare il volo. Qui si comincia già con il periodo storico che, pur volendo essere preciso, risulta pasticciato e dipinto maldestramente. L’isola delle Amazzoni è divisa dal mondo per migliaia di anni da una coltre di nebbia, che però i soldati tedeschi riescono a attraversare solo sporgendosi un po’ con la testa fuori dal ponte della nave.  E andiamo avanti: il protagonista maschile è una spia inglese che sembra avere l’importantissimo compito di recuperare informazioni riguardo gli esperimenti segreti di una chimica tedesca, il dottor Maru… peccato che poi quando il soldato riesce a recuperare un taccuino pieno di appunti questi siano immotivatamente vergati in una lingua ibrida tra il sumero e il turco e, una volta tradotti con nonchalance dall’eroina diano come unica indicazione utile ai buoni con i tedeschi stiano architettando qualcosa di brutto e pericoloso per l’intera umanità!

Ma non possiamo smettere senza parlare prima del gruppo di sodali che si allea al soldato belloccio e all’Amazzone, una sorta di armata Brancaleone di personaggi caratterizzati tutti in modo caricaturale; della banalità bambinesca con cui sono dipinti i due cattivoni tedeschi; e del cattivo gusto estetico con cui si presenterà ai vostri occhi il dio Ares…

Niente sembra funzionare e nulla può fare lo sguardo magnetico della Godot per salvare un film che si auto-infligge momento per momento dialoghi sbagliati e immaturi [problema di adattamento? Non crediamo… o almeno non solo] che riescono a far crollare anche le poche scene riuscite e volontariamente ironiche, o le orchestrate coreografie di combattimento, che non son tante.

Ora: nel DC Extended Universe c’è qualche grosso problema con gli sceneggiatori. Trame scontate e banali e dialoghi inascoltabili. Proviamo a risolvere?

Nel Blu-Ray distribuito da Warner, più di due ore di contenuti extra, tra  cui una scena inedita.

Esiste una formula adottata, ormai, come ottimale per sfornare dei titoli sempre assai dignitosi e di alto livello di intrattenimento che, sacrificando nella maggior parte dei casi la personalità del regista, diventano i tasselli di un enorme progetto ludico che si va componendo titolo dopo titolo?

Tante domande e l’illusione di avere tra le mani la risposta affermativa proprio dopo Spider-Man: Homecoming.

Un film piacevolissimo che decide di raccontare la vita del giovane Spider-Man di quartiere non dai suoi esordi [lo aveva fatto già il primo della trilogia di Raimi e quello del dittico “Amazing”], ma da subito dopo il suo incontro/scontro con gli Avengers, già visto in Captain America: Civil War.

John Watts lo fa in modo estremamente moderno e sornione, affidandosi all’attualissima moda dei più giovani di raccontarsi attraverso dei video-diari affidati al web.

Può sembrar poco, ma in questo la chiave di volta del ritorno in casa Marvel dell’Uomo Ragno cinematografico. Proprio in questo suo rivolgersi alle generazioni più giovani. Una regressione del target d’età di riferimento che era andato via via ringiovanendosi da Raimi in poi, e che ora con Watts si focalizza proprio sul preciso target pre-adolescenziale. Personaggi, tipo di racconto, ammiccamenti… tutto è dedicato a questa  fascia di pubblico, pur rimanendo fruibile per gli altri.

Ma non finisce qui: la ricetta Marvel, se una ricetta c’è, prevede che ad ogni supereroe affidato ad un giovane dalla promettente carriera venga contrapposto un villain interpretato da grande interprete degli anni ’80. E’ matematica e c’è poco da scherzare: l’eroe per i più giovani, il villain tosto per le generazioni più stagionate e per i cinefili d’un tempo che, in questo caso, avranno da assaporare un ottimo Michael Keaton che darà filo da torcere a un Tom Holland che, a sua volta, fa un gran bel lavoro nel dar fisicità ed emozionalità ad un Peter Parker pieno di energia e d’entusiasmo ma assai impreciso e immaturo, come deve essere ogni adolescente.

Il resto lo fanno scene di combattimento acrobatico ben orchestrate e realizzate, che però finiscono sempre un po’ per assomigliarsi: in ogni film ne risaltano due su tutte le altre, e quasi mai è quella finale!

E poi c’è l’ironia che prende sempre più spazio, all’interno dei vari capitoli dell’universo filmico Marvel, soprattutto quando c’è in giro mister Robert Iron Man Downey Jr., e che in questo ultimo film fa davvero la differenza sull’intera riuscita.

Nel Blu-Ray distribuito da Universal oltre 60 minuti di contenuti extra!

Luca Ruocco

WONDER WOMAN

Voto film: 

Voto Blu-Ray: 

Regia: Patty Jenkins

Con: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, Connie Nielsen, Lisa Loven Kongsli, David Thewlis, Danny Huston, Elena Anaya, Lucy Devis

Formato: 1080p HD 16×9 2.4:1

Audio: DTS-HD Master Audio: Italiano 5.1. Dolby Atmos-TrueHD: Inglese. Dolby Digita: Inglese 5.1, Francese 5.1

Distribuzione: Warner Home Video [www.warnerbros.it]

Extra: Epilogo: “La missione di Etta”; Esplora il viaggio cinematografico che ha portato alla creazione dell’avventura della più grande guerriera della DC Comics; Fatti guidare dalla regista Patty Jenkins per rivivere i momenti più emozionanti di Wonder Woman; Gag sul set; e molto altro…

SPIDER-MAN: Homecoming

Voto film: 

Voto Blu- Ray: 

Regia: Jon Watts

Con: Tom Holland, Michael Keaton, Jon Favreau, Zendaya, Marisa Tomei, Robert Downey Jr.

Formato: 1920x1080p HD 2.39:1

Audio: Italiano, Inglese DTS-HD MA; Inglese per non vedenti, Hindi, Tamil, Telugu 5.1 Dolby Digital

Distribuzione: Universal Pictures [www.universalpictures.it]

Extra: 10 scene eliminate e integrali; I blooper del cast; Guida all’Uomo Ragno: un insieme di nozioni clou; Versioni inedite della pubblicità pubblica di Captain America; I postumi: gli autori colmano il vuoto dopo la battaglia di New York; Una tela intricata: l’integrazione di Spider-Man nell’universo cinematografico Marvel; e molto di più!

InGenere Cinema

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