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CATACOMBA: Intervista a Lorenzo Lepori

AB_Photographer_BN_015Lorenzo Lepori è il regista del film a episodi Catacomba, scritto con Antonio Tentori e realizzato in collaborazione con Roberto Albanesi. Il film sarà proiettato al Fantafestival 2016 giovedì 14 luglio ore 18.10, al Mulisala Savoy [sala1].

[Luca Ruocco]: Ci racconti i tuoi primi passi all’interno del cinema indipendente di Genere?

[Lorenzo Lepori]: Ho cominciato [e continuato] in maniera piuttosto selvaggia. Senza alcuna preparazione né esperienza, nel 2005 mi sono messo a lavorare nei fine settimana al lungometraggio Il vangelo secondo Taddeo, che ho poi fatto stampare e distribuito in assoluta autarchia nel 2006. Lo stesso ho fatto con il secondo lungometraggio Resurrezione di cuori – Resurrection in Blood, esperienza fra le più disgraziate, nonostante avessi cercato di realizzare un prodotto curato e, ahimè, ambizioso.  La terza fatica è stata, più saggiamente, un mediometraggio con giusto due interni e quattro personaggi, e ad oggi lo ritengo fra le mie cose più riuscite. Nel 2011/2012 invece sono ricascato nell’errore di voler realizzare un “kolossal no budget” e il risultato è stato I Love You Like a Twist. Qui ho avuto la fortuna di collaborare con l’amico Gianni Dei, grande fonte d’ispirazione per opere chimeriche che probabilmente [per fortuna?] non realizzerò mai, e a cui devo anche la fortuita conoscenza del grande Pascal Persiano.

[LR]: “Catacomba” è un lungo a episodi formato da quattro cortometraggi e una cornice. Hai avuto sin dall’inizio l’idea di realizzare un film o inizialmente lavoravi a dei cortometraggi staccati l’uno dall’altro?

[LL]: Catacomba è un progetto che ha subito molti cambiamenti. Inizialmente mi ero deciso a concentrarmi nel realizzare dei cortometraggi, in cui poter sperimentare personalmente a livello di regia e scrittura e “testare” i collaboratori che avrei trovato lungo la via. Dopo aver girato Alien Lover ed Evil Tree e averli fatti girare per vari festival, ho deciso di realizzare altri due o tre episodi e farne un unico film con una cornice. In una fase intermedia, il film avrebbe dovuto contenere due episodi miei e due realizzati da Federico Tadolini, ma il progetto non è andato in porto. Contemporaneamente ero stato contattato da Scovazzo per Sangue Misto e da Cristopharo per Poern. Da qui nascono Gu, che è finito nello progetto di Scovazzo, e La maschera della morte rossa, che non ha incontrato i gusti del committente. Avevo scritto altri tre soggetti per episodi che sarebbero dovuti finire in Catacomba, ma quest’ultimo già compiuto mi sembrava il più adatto a rientrare in un’estetica sexy horror fumettistica, e così mi sono limitato a realizzare Una messa nera per Paganini. A questo punto, inoltre, il “budget” che avevo raggranellato era prosciugato, così ho prodotto e co-scritto con Albanesi la cornice da lui diretta, e ho concluso.

[LR]: “Catacomba” si ricollega alla tradizione dei fumetti horror-erotici… Come nasce questa idea? Sei un conoscitore di qualche particolare testata di questo genere di fumetto?

[LL]: Conoscevo e collezionavo già molti di questi fumetti, soprattutto quelli più macabri come “Oltretomba”, “Sukia”, “Storie Blu” e “Wallestein”, ma la spinta definitiva è arrivata con la scoperta del mio omonimo, Lorenzo Lepori da Dolianova. Mi divertiva l’idea di lavorare assieme a un omonimo di una generazione così diversa, a cui mi sentivo accomunato, oltre che dal nome, dal gusto per la mistura grottesca di sesso e orrore. Sono rimasto molto contento del lavoro svolto assieme, senza peraltro esserci mai incontrati. Ritengo si tratti di un artista geniale e sensibile, a cui bastano veramente poche parole per andare nella direzione giusta. Ogni volta che realizzavo un episodio, gli mandavo il DVD, ci facevo quattro chiacchiere al telefono, e dopo un paio di settimane sarebbero arrivate per posta le sue bellissime illustrazioni, che potrete vedere all’interno del film stesso, e in formato cartaceo assieme al DVD del film.

locandinaITALIANOweb[LR]: Il tuo film può vantare importanti collaborazioni… Ce ne vuoi parlare?

[LL]: Il protagonista del primo episodio è Antonio Tentori, che gli appassionati conoscono bene come sceneggiatore, saggista e interprete. Su Evil Tree si è fatto malmenare con grande disponibilità, in scene tutt’altro che comode da realizzare. Ci eravamo conosciuti a Roma, e insieme avevamo realizzato due sceneggiature, una delle quali, Patrick Needs Flesh, era il seguito ideale di Patrick vive ancora, ma per adesso nessuno è stato abbastanza malato di mente da finanziarla. Nello stesso episodio compare Giovanni Pianigiani, altro nome noto dell’underground e del porno nazionale. La testa del povero Tentori è stata realizzata egregiamente da Sergio Stivaletti, poi ci ho pensato io a renderla più cheap incollandoci sopra una parrucca da carnevale, ma come sapete, i peli sono quelli che costano di più e io quelli mi potevo permettere.

Alcune protesi per La maschera della morte rossa sono state realizzate da David Bracci, che poi non ha potuto raggiungere il set, lasciandomi così nelle mani dell’ottimo Alessandro Catalano, che ha superato se stesso anche su “Paganini”, dove ha creato un make-up formidabile per Alessandro Mollo, che si è sottoposto a una posa di trucco lunga almeno cinque ore.

Proprio su “Paganini” ho avuto l’onore di lavorare con Pascal Persiano, attore in alcuni “guilty pleasures” di cui sono grande fan come, appunto, Paganini Horror di Cozzi, La donna lupo di Grimaldi e Voci dal profondo di Lucio Fulci. Con Pascal ci siamo fortuitamente conosciuti durante una serata mostruosa a Roma, durante un concorso di bellezza tenuto in una discoteca: cercando di contrastare l’atmosfera in cui eravamo intrappolati si è creata un’amicizia e una collaborazione che porterà ad altri lavori da realizzare assieme.

[LR]: Parlaci di una scena che è stata particolarmente difficile da realizzare…

[LL]: “Morte Rossa” è stato sicuramente il set più complesso per quanto riguarda gli effetti speciali, e due scene rimarranno sempre una sorta di incubo. L’iniziale suicidio di Simona Vannelli nella vasca da bagno soprattutto. L’acqua era gelida, perché la proprietaria della casa si era scordata di accendere lo scaldabagno ed era inverno, in aperta campagna, in una casa semi disabitata a cui si accedeva tramite una stradina sterrata e sottile, con accanto uno strapiombo. La povera attrice è entrata e uscita una decina di volte dall’acqua completamente nuda rischiando di entrare praticamente in coma. Anche il finale, con Luigi Fedele da dividere a metà su di un letto, non è stato facile. Dopo aver praticato un buco nel materasso di gommapiuma, Luigi è rimasto inginocchiato per tre ore, mentre le protesi gli venivano messe e tolte dalla schiena, stando attenti che gli schizzi di sangue non colpissero la costosa mobilia sacra di cui tutta la casa era arredata.

paganinidvd[LR]: Di cosa parlano i quattro cortometraggi e quale pensi sia quello particolarmente riuscito?

[LL]: Evil Tree narra di uno sceneggiatore che decide di scrivere sotto un albero maledetto, e lì viene massacrato e abusato da due sataniste. Alien Lover mostra una donna dal misterioso amante, forse extraterrestre, tormentata dal marito alcolizzato e gli amici perversi di lui. Una messa nera per Paganini narra di due amanti maledetti che non conoscono il terribile segreto della loro vittima. La maschera della morte rossa parla di vendetta ultraterrena, sesso e morte, ed è un frullato poco narrativo di gotico ed erotico.  La mia personalissima preferenza va ad Alien Lover, forse solo perché lo sento più vicino alle mie corde, frutto di ambienti e personaggi che ho conosciuto direttamente.  Spero che gli episodi, pur nella loro diversità, si possano tutti dire riusciti.

[LR]: A firmare la cornice narrativa del film, un altro regista indie: Roberto Albanesi. Come è nata questa collaborazione?

[LL]: Ho conosciuto Roberto a Milano, e da lì è nata una simpatia che è evoluta fino a questa nostra collaborazione. Ho pensato che il suo umorismo fosse quello che ci voleva per differenziare la cornice dai miei episodi e per dare un po’ di tregua allo spettatore. Sono contento del suo lavoro e di quello dei suoi amici e collaboratori, tutti molto entusiasti e diligenti

[LR]: Hai già avuto proposte di distribuzione per il tuo film?

[LL]: Il film sarà distribuito dalla 30 Holding in dvd: a settembre uscirà a noleggio, e verso ottobre una versione speciale per la vendita che conterrà anche il fumetto cartaceo. Siamo in trattative per delle distribuzioni estere, possibilmente in Blu-Ray, e in un formato più grande per il fumetto.

[LR]: Hai già un nuovo film nel cassetto?  

[LL]: Ho concluso la sceneggiatura di un film d’azione molto duro, e siamo già in trattative per la produzione. Se tutto andrà come spero, il film potrà vantare un bel cast internazionale.

 

Luca Ruocco

Roma, luglio 2016

InGenere Cinema

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