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THE ZERO THEOREM di Terry Gilliam

the-zero-theorem1Meglio tardi che mai! E’ proprio il caso di dirlo. Con ben tre anni di ritardo, arriva nelle nostre sale, grazie a Minerva Pictures, la dodicesima fatica del maestro Terry Gilliam, già passata in concorso alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia. Stiamo parlando di The Zero Theorem, naturalmente, progetto fortemente sostenuto dall’ex Monty Python con il quale torna al suo vecchio amore: la fantascienza distopica di orwelliana memoria, già presente in alcune sue opere precedenti come l’indimenticabile Brazil o l’hollywoodiano L’Esercito delle dodici Scimmie.

In un mondo futuristico e spersonalizzante, l’umanità è controllata dal potere delle corporazioni e da “uomini videocamera” che rispondono alla losca figura nota solo con il nome di Management. Qohen Leth, genio informatico, vive recluso all’interno di una ex cappella distrutta dalle fiamme. Eccentrico, solitario e afflitto da angoscia esistenziale, Qohen da tempo lavora su un misterioso progetto – il Teorema Zero – volto a scoprire lo scopo della vita, qualora ne esista uno. Il suo lavoro e il suo isolamento sono a volte interrotti dalle visite della sensuale e vistosa Bainsley e dell’adolescente prodigio Bob. Sarà grazie a una delle invenzioni di quest’ultimo che Qohen affronterà un viaggio all’interno delle dimensioni nascoste della sua anima, dove si nascondono le risposte che sia lui che Management stanno ricercando per provare o confutare il Teorema Zero.

the-zero-theorem2Chi ama il cinema non può non amare Terry Gilliam, ergo, ogni volta che una sala programma un suo nuovo film, è assolutamente una gioia per ogni cinefilo degno di questo nome. Lo sguardo unico di questo cineasta, la sua calligrafia visionaria, grandangolare e barocca, testimoniano quanto ancora sia necessario il lavoro di questo autore, affinché la settima arte rimanga tale. Anche una pellicola come The Zero Theorem, imperfetta, autolesionista e criptica, rappresenta una buona notizia per chi si augura che il cinema possa spingersi verso direzioni che non contemplino esclusivamente l’intrattenimento. L’universo oscuro, grottesco e paradossale nel quale questa storia si svolge è un futuro tanto lontano da noi, quanto drammaticamente verosimile.

the-zero-theorem4Ogni personaggio che ci appare sopra le righe, eccentrico o lunatico, in realtà, rappresenta un aspetto di noi stessi. Del nostro io più profondo, che si annida tra centinaia di pieghe del nostro animo. L’ordinario che anela allo straordinario, un numero tra miliardi di numeri che fa di tutto per poter essere diverso, ma che in realtà alimenta il più desolante conformismo. La tecnologia in The Zero Theorem è descritta come la risposta a qualsiasi domanda – persino al senso ultimo della vita -, tuttavia tale certezza ci rende strumento di un congegno totalmente inutile, teso solo a garantire l’immobilismo di una società convinta di procedere verso un cambiamento drammaticamente irraggiungibile. La visione più cupa mai descritta prima dal cinema di Gilliam, che si fa impenetrabile nel finale, mostrando la ribellione del protagonista – un inedito Christophe Waltz, mai così lontano dai ruoli di villan che lo hanno reso celebre – poetica ed estetica, ma anche delirante e troppo poco appagante.

the-zero-theorem3È un film stanco, The Zero Theorem, che dietro la baraonda delle immagini nasconde quasi un volto rassegnato e cupo. Come se anche l’inesauribile Gilliam nasconda dietro il suo eterno sorriso un cuore amaro e amareggiato. Forse, la difficoltà di doversi confrontare con un cinema sempre meno desideroso di personalità e di visione, l’abbia condotto a mostrare un futuro piatto in cui tutto è vuoto e ogni ribellione non è altro che il gesto di massima obbedienza.

Per fortuna, qualcosa sembra muoversi nell’orizzonte de The Man Who Killed Don Quixote, progetto amatissimo dal regista e che ha rappresentato per troppo tempo il simbolo del fallimento della sua idea di cinema. Forse il cerchio si sta per chiudere e i cinefili di tutto il mondo gioiranno ancora una volta.

Paolo Gaudio

THE ZERO THEOREM

3 Teschi

Regia: Terry Gilliam

Con: Christoph Waltz, Melanie Thierry, David Thewlis, Lucas Hedges, Matt Damon, Tilda Swinton, Sanjeev Bhaskar, Peter Stormare, Ben Whishaw

Uscita sala in Italia: giovedì 7 luglio 2016

Sceneggiatura: Pat Rushin

Produzione: MediaPro Studios, Voltage Pictures, The Zanuck Company, Zanuck Independent

Distribuzione: Minerva Pictures

Anno: 2016

Durata: 107’

InGenere Cinema

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