Due giovani filmmakers italiani vengono inviati a Monte Carlo da un produttore davvero poco raccomandabile.
Sono Dario [Davide Paganini] e Livio [Jacopo Maria Bicocchi], decisi a percorre un cammino professionale all’interno dell’industria del cinema nei ruoli di produttore esecutivo, il primo, e di regista, l’altro.
Il loro compito è quello di sbarcare a Monaco per preparare il terreno prima dell’arrivo del resto della troupe, dopo una settimana. A dar loro man forte, l’avvenente assistente di produzione di nazionalità francese Joelle Bernard [Gwendolyn Gourvenec] che sin dall’inizio si dimostra molto utile a risolvere i piccoli e grandi problemi in cui il produttore italiano sembra aver volutamente scaricato sugli altri due; oltre ad trasformarsi immediatamente in calamita ormonale che attira su di sé le attenzioni dei due giovani.
Livio e Dario, abituati da anni di gavetta nel settore a lavori mai o mal pagati, cercano di far la cresta sulle spese per trattenere qualcosa del piccolo tesoretto che il produttore consegna loro cash prima della partenza [per le prime spese…]. Lei non riesce a capacitarsi di come i giovani italiani siano così a loro agio nell’accettare di subire passivamente arroganza e soprusi.
Nonostante tutto la macchina produttiva inizia, arrancando a muoversi: location e attori dello spot si incastrano tra una disavventura e l’altra dei tre, ma è chiaro sin da subito che il produttore, ancora in Italia, stia giocando qualche tiro mancino ai filmmakers.
Con la sua opera prima, Lorenzo Corvino mira a raccontare la cosiddetta “X Generation”, quella fetta di popolazione che comprende gli attuali trentenni, definiti dagli econonomisti come “sacrificabili”: persone dal presente incerto e dal futuro ancora più indefinito.
Il progetto di Corvino mira in alto: confezionare un prodotto generazionale che possa fare da megafono ai tanti che questa situazione di precarietà la vivono quotidianamente sulla propria pelle.
Proposito eccellente questo di WAX – We Are the X, che pare, però, tradito già nel momento in cui, fotografando questo piccolo gruppo di potenziali perdenti, li si ritrovi sempre in situazioni tutt’altro che lamentevoli e, comunque, custodi di un budget di qualche decina di migliaia di euro che permette loro di non essere mai del tutto gabbati dalla società che li vuole vittime sacrificali.
Nonostante la buona struttura tecnica che si incarna in una sorta di video-diario costruito mescolando le riprese di backstage del maniacale Livio con quelle di altri videocamera improvvisate, anticipando anche delle migliorie tecniche in materia di smartphone inesistenti al momento delle riprese e poi realmente inserite su modelli più moderni, WAX risulta un film troppo edulcorato, un po’ falso. Così come falsati risultano i rapporti tra i protagonista: vedi la ragazza che prima si picca per essere stata oggetto di attenzioni verbali troppo audaci e poi si concede ad una notte di sesso a tre solo per aver fatto uso di droga leggera.
Male appiccicata, poi, la cornice da film d’inchiesta con Andrea Sartoretti e la special guest star Rutger Hauer.
Non cattivo, ma troppo smarrito nell’orientarsi all’interno delle sue stesse intenzioni.
Luca Ruocco
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WAX – We Are the X
Regia: Lorenzo Corvino
Con: Davide Paganini, Jacopo Maria Bicocchi, Gwendolyn Gourvenec, Rutger Hauer, Andrea Sartoretti
Uscita in sala in Italia: giovedì 31 marzo 2016
Sceneggiatura: Lorenzo Corvino
Produzione: Vegeance in collaborazione con Rai Cinema
Distribuzione: Distribuzione Indipendente
Anno: 2015
Durata: 103′